Crisi e scelta di modificare in profondità consumi e stili di vita, 31 dicembre 2010

Nei momenti di passaggio di anno i pensieri stanno sul confine tra la memoria del passato e l’imprevedibilità del futuro.

Sentiamo di essere in tempi di crisi. Qualche decennio fa si aggiungevano gli aggettivi “economica e morale”. Oggi si dovrebbe dire: di epoca e di sistema.

La parola “crisi”, nelle sue radici, rimanda ad alcuni precisi concetti, che possono anche fare da filo riparatore delle lacerazioni: “Giudizio”, “Separazione e Scelta”, “Decisione”.

Il film Home, la nostra terra di Yann Arthus – Bertrand sorvola sul pianeta per avvertire della rottura di equilibri che si sono manifestati su cicli temporali lunghissimi:

Home-Terra-auguri2011

Home-Terra-auguri2011

Perché è avvenuto questo?

Occorre una analisi forte e difficilmente confutabile per prenderne coscienza: Emanuele Severino ci parla di un “delirio della volontà” che lungo tutto lo sviluppo dell’occidente (e dunque di tutto il mondo attuale) ha agito in questa direzione. Ed è la sua voce sapiente, che giunge come una proposta di rimedio, a farci comprendere che “noi non siamo i mortali … noi siamo il luogo eterno in cui sopraggiunge la terra …:

Che fare allora?

Sul piano collettivo c’è la radicale scelta di modificare in profondità consumi e stili di vita. Non siamo ancora preparati a farlo, ma occorrerà imparare.

E allora qualche esercizio di silenzio (da compiere non necessariamente in eremi e monasteri) aiuterà ad esercitarci:

da: Il grande silenzio, Die Große Stille

E c’è anche il gesto semplice (anche questo tutto da apprendere) di amare la terra attraverso un singolo luogo ed i suoi viventi, come ci insegna la voce di Enzo Bianchi

Il nostro affettuoso augurio per il 2011 è di attraversarlo

dando qualche spazio a questi orizzonti di senso

Buoni giorni

Paolo e Luciana

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