E’ semplice la tua giornata:
ogni mattina ti s-cervelli per trascrivere i sogni,
ti radi innanzi allo specchio facendo le smorfie,
dai da mangiare ai gatti e ti allacci le scarpe,
poi ti guardi allo specchio e non ti piaci.
Subito dopo, bevendo un caffé al bar sotto casa,
osservi gli impiegati del vicino catasto
e ti rallegri, stolto, di non essere uno di loro.
Lo sai bene che non sei nulla di speciale
eppure ti esalti, regolarmente.
Alla solita ora, apri infine l’ufficio
sempre con la solita chiave
e ti siedi davanti al computer
pronto per un altro viaggio …
da: LI PUMA, Come pietre lucenti, Lieto Colle, Faloppio (Co), 2012
LA VITA NON DOVREBBE ESSERE COSI’ SERIA
Gli ho dato appena un’occhiata
e l’ho sposato
siamo stati caotici
non abbiamo avuto figli
quando mi andava preparavo una minestra
abbiamo vissuto un po’ a caso
abbiamo avuto degli amici casuali
il tempo è trascorso così
e così siamo invecchiati
con un piede nella fossa
per caso siamo diventati un modello
“erano fatti l’uno per l’altra”
… una vita armoniosa
con semplicità abbiamo esalato l’ultimo respiro
il sole ha dato appena un’occhiata
al balcone deserto.
Yin Lichuan
dal Blog non sequitur
CHE BELLA QUESTA POESIA E QUELLA CHE CI HAI LETTO TU NEL VOSTRO NIDO
CON IL BEL VOLTO DI lUCIANA!
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SI’, NE SONO CONVINTA, LA VITA NON DOVREBBE ESSERE COSI’ SERIA!
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