Mi ricordo della cena dialogica nella casa di GF G, sabato 6 dicembre 2014 dalle 19 e 30 alle 23 e 30

Mi ricordo della cena dialogica nella casa di GF G, sabato 6 dicembre 2014 dalle 19 e 30 alle 23 e 30

Abbiamo parlato di:

  • linguaggio e cultura dei dialetti locali
  • apprendimento della lingua francese nei licei comaschi (negli anni ’50) che ha portato un abitatore di piccolo paese di lago a diventare un traduttore colto di quella letteratura
  • amministrazione locale lungo le rive del lago (e della differenza fra Unioni e Fusioni). L’esigenza di piani territoriali che tengano conto di tutti i problemi e di politici capaci di accompagnare i cambiamenti
  • quando il lago non era separazione: la mobilità che passava via acqua (lago come “autostrada”) e il paradosso delle strade che hanno diviso le due rive (come un “muro di Berlino”)
  • la produzione dei libri nell’esperienza dell’editore Bompiani e dell’editore Feltrinelli. E dello scrivere poesia per chi, lungo tutto il ciclo della vita, ha affinato i criteri di scelta degli autori
  • trasformazioni della militanza politica, con particolare riferimento al Pci (evocando anche lo schema marxiano della “struttura e sovrastruttura”)
  • percorsi dell’integrazione intersoggettiva nella diaspora armena
  • come i modi francesi di costruire i gruppi hanno saputo influire, lungo il tempo storico dell’ultimo trentennio del ‘900) sulle strategie un gruppo di consulenza che dura ancora oggi.
  • “legami deboli” che potenzialmente possono costruire legami forti
  • utilità massima per chi fa “polis” della lezione di Massimo Cacciari sull’Errore e l’Errare (vai a Monza il 22 febbraio 2012)
  • come uno scultore della Val d’Intelvi andò a lavorare nel Siam, dove molti anni dopo un suo collaboratore incontrò uno scrittore e critico letterario che, a sua volta, contribuì a ricordarne l’opera a un poeta/traduttore/attore di lago. Uniti su due opposte rive del Lago di Como da un viaggio nel Siam
  • e come il poeta/traduttore/attore scrive una dedica che farà commuovere e piangere (e non solo loro) le due sorelle di 70 e 80 anni che sono anche le nipoti di quello scultore.
  • come una ex farmacia, nella quale si mescolavano le sostanze terapeutiche, potrebbe diventare un luogo dove si mescoleranno sostanze culturali generatrici di relazioni
  • il conflitto uomini/animali: gli aspiranti contadini di oggi che si contendono la possibilità di piantare patate e granturco con i cinghiali e i caprioli
  • come si sta riorganizzando il “terzo settore” nel territorio comasco
  • una industria delle vernici a gestione multistorica e multiculturale fra filiera del ferro e crisi del settore chimico
  • come il modello imprenditoriale innovativo della Olivetti è stato distrutto dalla politica e dall’economia italiana

Manca una fotografia del gruppo che stava attorno al tavolo imbandito da A, cuoca straordinaria

Ma questo rimarrà nel ricordo di ciascuno.

Perchè “ricordare è importante