Categoria: Patrizia
Lettera della amica C. P., conosciuta in occasione dei suoi eccezionali corsi di SCRITTURA ARGOMENTATIVA, 2 feb 2023
Caro Paolo,
grazie a lei, mi trovo su internet !
Che bellezza. Sa, il mio sito blog pennavaja.com pare finito (Nei Collegamenti finali c’è il suo nome con link al blog). E sto creando una pagina Facebook, con l’aiuto del professor G da N..
Per me è stato (è tuttora) un grande stress (infatti vado per la … e temo di dover essere operata).
Il signor A. B. calabro è stato bravo, con tutto che non ha PC ma solo un tablet e lavora quando c’è il sole (ha l’energia elettrica di un piccolo pannello solare, a parte l’acqua che è sempre fredda e il cibo che deve rimediare in modi sgradevoli. Una volta era abile e ben pagato informatico a Berlino. Chissà cosa gli è capitato. … Sono stata invasa da notizie tristi, che mi fanno male soprattutto perché non posso aiutare più di tanto. Ulteriore stress mi è venuto dal fatto di aver pubblicato con Youcanprint, che da un lato è democratico e semplice (non vogliono i diritti d’autore, non fregano come fanno purtroppo noti editori), però è costituito da lavoranti parcellizzati, che nulla sanno del testo sul quale lavorano. Dunque email su email, e cambia sinossi e poi cambia copertina e poi l’estratto e quindi i Ringraziamenti…
Ora il saggio si chiama “Biografia e autobiografia nella narrativa. Consigli sullo stile”, ed è molto più lungo. Volevo darle questa bella notizia.
Ho letto con viva partecipazione e dispiacere quello che le è successo nel 2014. Non lo sapevo. Spero che adesso stia almeno benino.
Forse gliel’ho già detto: nel sito la nomino con parole di stima e affetto, parlando degli allievi della “Casa della scrittura”. Incontro una volta a settimana Patrizia; andiamo nella parrocchia di S. Maria del Suffragio a fare il doposcuola.
Sa, io non ho gioia dai miei cari. Sono stata parecchio sfortunata. Così aiutare i ragazzi mi dà molta allegria (ho in pratica tre doposcuola).
Caro Paolo, la saluto con rinnovati ringraziamenti e auguri per la sua vita!
Cristina
Biografia di CRISTINA PENNAVAJA
vai al Blog:
un estratto:
“Feci amicizie per la vita: … con la psicologa e saggista Patrizia Taccani, donna di impareggiabile generosità; … ; con il pluriesperto e geniale Paolo Ferrario, formatore nell’area del sociale”
FOLIAGE per gli anni che passano. Da P. T., 26 novembre 2022

Il libraio di Venezia di Giovanni Montanaro, Feltrinelli, 2021
Ciao Paolo, per te che ami i libri, le piccole librerie e Venezia.
Stai bene!
P.

da Patrizia, per il 26 novembre 2020

Caminar es atraversar la noche con esperanza (segnalato da P.T.)
“Caminar es atraversar la noche con esperanza”
(Scritta su un ostello per pellegrini del cammino di Santiago de Compostela)
MARIO BENEDETTI, “Come farti capire che c’è sempre tempo? Che uno deve solo cercarlo e darselo, Che non è proibito amare, Che le ferite si rimarginano …
Mi hanno “regalato” questi versi, e io te li regalo.
Patrizia
COME FARTI CAPIRE
Come farti capire che c’è sempre tempo?
Che uno deve solo cercarlo e darselo,
Che non è proibito amare,
Che le ferite si rimarginano,
Che le porte non devono chiudersi,
Che la maggiore porta è l’affetto,
Che gli affetti ci definiscono,
Che cercare un equilibrio non implica essere tiepido,
Che trovarsi è molto bello,
Che non c’è nulla di meglio che ringraziare,
Che nessuno vuole essere solo,
Che per non essere solo devi dare,
Che aiutare è poter incoraggiare ed appoggiare,
Che adulare non è aiutare,
Che quando non c’è piacere nelle cose non si sta vivendo,
Che si sente col corpo e la mente,
Che si ascolta con le orecchie,
Che costa essere sensibile e non ferirsi,
Che ferirsi non è dissanguarsi,
Che chi semina muri non raccoglie niente,
Che sarebbe meglio costruire ponti,
Che su di essi si va all’altro lato e si torna anche,
Che ritornare non implica retrocedere,
Che retrocedere può essere anche avanzare,
Come farti sapere che nessuno stabilisce norme salvo la vita?
Come farti sapere che c’è sempre tempo?
Parte della poesia “COME FARTI CAPIRE”
[Mario Benedetti, scrittore uruguayano 1920-2009]
nel centro storico di Como nella notte del 24 Dicembre 2015: e se le vetrine volessero scambiarsi i doni non donati?
E se, scomparso l’ultimo nottambulo dalle vie della città, le vetrine avessero iniziato a strizzarsi l’occhio e qualcuna, più ardita, avesse gettato là l’idea di scambiarsi i propri inquilini, i doni – non – donati?
E se questa idea fosse stata ben accolta?
E se molti tra questi si fossero allora accomodati al bar più disponibile, quello con i lumi sui tavolini all’aperto, per scambiare quattro chiacchiere? In fondo, che noia, stare sempre borsette con borsette e al massimo dare una toccatina a una pochette o essere forzatamente appesi a una cintura di coccodrillo (sarà vero? sarà finto?); e che noia essere abiti firmati accanto ad altri di colore diverso ma con la stessa firma, appoggiati a golfini di cachemire che con la temperatura anomala di questi giorni danno quasi fastidio; non è divertente neppure essere bottiglie di vino tutte in fila come soldatini, tutte pregiate certo, ma in fondo…
View original post 230 altre parole
P sul mio libro
Caro Paolo,
ricevere il tuo libro mi ha emozionato tantissimo! Un impegno ben grande hai sostenuto e non puoi che essere orgoglioso del risultato.
Grazie di cuore della bellissima dedica nella quale ripercorri i sentieri; come nelle “tue/nostre” mappe conducono a una meta precisa… ricordandole tutte ho punte di nostalgia, ma senza rimpianto, anzi.
Ho solo sfogliato il libro sentendo come sempre il piacere della carta sotto le dita ma anche cogliendo – pur in superficie – la densità del lavoro.
A cominciare dalla citazione di Altan (1) che fa da guida al lettore perché non dimentichi, lungo le pagine, la tensione etica che sta alla loro base.
Un grande abbraccio, carissimo Paolo!
P
(1)
Un popolo non vive solo di memoria storica trasfigurata in epos, ma anche e soprattutto di concreti comportamenti individuali e collettivi, conformi a determinare regole e principi, che ne stabiliscono le modalità di convivenza e di solidarietà.
Questo tema è particolarmente importante, se si vogliono comprendere meglio molti aspetti della storia d’Italia.
Carlo Tullio – Altan, 1999
(1)
Pensiero per il 2013 di Patrizia
UN PENSIERO PER IL 2013
L’essenza dell’ottimismo non è soltanto
guardare al di là della situazione presente,
ma è una forza vitale,
la forza di sperare quando gli altri si rassegnano,
la forza di tenere alta la testa quando
sembra che tutto fallisca,
la forza di sopportare gli insuccessi,
una forza che non lascia mai il futuro agli avversari,
il futuro lo rivendica per sé.
(Dietrich Bonhoeffer)
l’augurio di “saper stare” dentro alla possibilità, Paolo e Luciana, 31 dicembre 2012
L’ERRORE E LA POSSIBILITA’
Chi non spera l’insperabile non lo scoprirà,
poiché è chiuso alla ricerca
Eraclito
Dove eravamo rimasti?
Esattamente un anno fa eravamo qui: “Continua il tempo della crisi e, proprio per questo, il 2012 sarà più che mai centrato sulle risorse della Polis, ossia sul vincolo del “tenersi assieme”, perché nessuno può farcela da solo” (31 dicembre 2011 )
Qualcuno ha tenuto la barra del timone e, nonostante una ciurma tutt’altro che responsabile, ha evitato che la nave affondasse.
Una crisi sociale, culturale, personale come quella in cui ancora siamo, mostra l’evidenza dei fatti: abbiamo attraversato decenni di ERRORI.
Il significato letterale di errare è: vagare e sbagliare.Ancora più precisamente è: mancare il bersaglio.
La storia insegna, solo dopo gli eventi, che sempre si cade in errore perchè le nostre menti seguono lo schema idea-realizzazione-esito.
Tuttavia, nel nostro tempo più che mai, dovremmo prendere atto che l’esito non dipende mai unicamente dagli ideali che hanno mosso il progetto iniziale (sempre che la storia del “secolo breve” abbia insegnato qualcosa).
Ogni risultato da ciascuno di noi auspicato dipende dalle infinite altre volontà che sono in gioco a livello planetario.
Prendiamone coscienza: non sappiamo e non possiamo più fare previsioni.
Ma, proprio per questo, ogni persona diventa protagonista della POSSIBILITA’.
Possibile deriva da posse, cioè da potis esse, nel senso di “essere padrone di”. Il primo significato è “ciò che posso fare” o “ottenere”. In senso più ampio, possibile è “ciò che può accadere”, verificarsi, entrare nella nostra esperienza.
E’ proprio la situazione di incertezza che incrementa la responsabilità dell’agire di ciascuno.
Sostiene Massimo Cacciari:
“anche laddove tu non riesca a definire un senso, puoi cercare di agire come se in quel momento ne andasse della tua vita nella sua interezza. Noi siamo chiamati comunque a decidere, a risolverci. L’interrogarci è una risoluzione”
BUON FUTURO
con l’augurio di “saper stare” dentro alla possibilità
Paolo e Luciana, 31 dicembre 2012
Fonti:
Eraclito, Fr CXIX, nella traduzione di Giorgio Colli
voce Possibilità di V. Mathieu in: Enciclopedia filosofica Bompiani, pag 8821
Massimo Cacciari, lezione su Storie ed errore, Monza 23 febbraio 2012
da Patrizia, per i miei 64 anni
cara …, sull’articolo di Barbara Spinelli sull’essere vecchi nei prossimi decenni
cara …
questa mutazione antropologica non mi piace per nulla. è ineluttabile, ma non mi piace per nulla.
ho davanti a me tre scenari: 10 anni di vita se la genetica sarà quella di mio padre; 20 se quella di mia madre, 30 se quella di mio nonno. se fosse per gli zii sarei già morto
e tutte e tre le profezie sono infauste.
i vecchi attuali (intendo quelli che vanno dai 70 ai 100 anni) sono coloro che hanno goduto il meglio delle politiche di welfare del 900: famiglie curanti e servizi professionali. la somma di due risorse.
nè io nè luciana fra 10, 20, 30 anni avremo nulla di tutto questo. saremo ciascuno solo o sola alla morte dell’altro
in questo articolo la spinelli ha dato struttura e respiro culturale ad un mio racconto di ritorno di notte da milano (articolo che tu in parte avevi criticato. ma forse lo avrai capito: non trovo niente di positivo, ma proprio niente, nelle migrazioni irregolate e microscoscpicamente disgregatrici di duemila anni di “civiltà europea” – e uso “civiltà” in modo esplicito)
http://paolodel1948.com/2011/03/11/fra-autobiografia-e-politica-la-pericolosa-notte-metropolitana/
fintanto che il cammino è ancora in salute si può ancora sperare in ogni giorno che passa.
ma se la prospettiva sarà la banalità del gesto banalmente violento dell’immigrato di seconda o terza generazione, allora spero – un attimo prima – di chiudere io il ciclo del mio vivente (e , naturalmente sono del tutto contrario – ma che conta il mio parere dentro a questo flusso ineluttabile ? – all’elogio politically correct che la spinelli fa della cittadinanza non condizionata per il solo ius soli dei figli immigrati)
leggo che italia solo giovanni sartori dice queste cose senza esitazione.
ma giovanni sartori ha sempre politicamente ragionato per la “buona società”
quella che lucidamente disegna la spinelli è la “pessima società”
quella che con severiniano dolore dovrò attraversare
un caro saluto e grazie per il tuo sereno commento
26 novembre 2010: 62 anni
Valore
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca
Al mio amico Paolo, un buon nuovo anno da portare a compimento insieme alle persone,agli angeli, ai luoghi del suo cuore
e un piccolo dono:
una poesia che mi sorprende e mi com-muove ogni volta che la leggo.
Patrizia Milanese
Lettera ad una amica che conosco da 35 anni, 15 ottobre 2009
ciao …
grazie per la tua lettera.
mi fa molto piacere sentire qualche racconto sulla tua attuale biografia, sempre nell’intreccio lavoro e famiglia
sì , abbiamo ricevuto la partecipazione del matrimonio di …. Ho una citazione augurale che ti invierò per farla avere ai due amanti che saranno sposi. Il vostro romanzo familiare chiude un ciclo. Ma continua con le generazioni dei nipoti.
Ho indietro tutta l’annata di Prospettive sociali e sanitarie da leggere. Devo metterci mano: comincerò con il tuo articolo.
Noi due stiamo psicologicamente bene, ma … ha (da un anno!) una esofagite da reflusso che non l’abbandona ed è resistente alle cure. Ieri ha fatto la visita gastroenterologica. Dovrà fare una seconda gastroscopia. Siamo , come tutti nella modernità, dipendenti dalle tecniche biomediche. Esiti accurati, che talvolta diventano sentenze
Vorrei vivere ancora un periodo quasi equivalente a quello della nostra unione (stiamo assieme dal 1982), perchè questi sono gli anni in cui si tirano le reti in barca.
Come ti dicevo la mia pre-vecchiaia è estremamente ricca di personalità e cultura. Voglio dire che le possibilità di studio, il contatto con le tecnologie internettiane e quello con la concretezza della terra (casa Amaltea di Coatesa) mi fanno persona produttiva e realizzata.
E’ un equlibrio dovuto al rapporto intersoggettivo con …
Non so come ne uscirei in una vita a Uno, dopo avere vissuto la compiutezza della vita a Due.
Da qualche tempo ho sottotitolato così il mio Blog Tracce e sentieri: Spazio Tempo Polis Destino
Mi ritrovo nella contemplazione di quei crinali, che sono al centro della filosofia.
Domani inizio un ciclo seminariale per la Bicocca/Provincia di Milano: sono sempre in fibrillazione quando inizio un corso di aggiornamento. E questa è la Polis
Il filosofo che mi accompagna in questo periodo è Emanuele Severino: e questo è il Destino
Lo Spazio è Coatesa
E il Tempo è …
Cara … , grazie ancora
Ti saluto caramente con un abbraccio
e ti auguro buone ore nei giorni
Paolo
Patrizia
1 aprile 1942
Ariete