letto in edizione cartacea
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https://ordine.laprovinciadicomo.it/archivio/ricerca/autore/Clemente_Tajana/
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IL 21 NOVEMBRE SERA ALLE ORE 21 A VILLA IMBONATI, CAVALLASCA
Da ICO PARISI ALL’ARTE AMBIENTALE,
relatore CLEMENTE TAJANA
ICO PARISI (Biografia 1916-1996) fa parte dell’avanguardia artistica che nell’immediato dopoguerra ritiene che non si possa fare più distinzione tra architettura, scultura e pittura e che l’arte debba coinvolgere contemporaneamente le tre discipline. Dopo aver preso parte al Razionalismo comasco prima della seconda guerra mondiale, si dedica dagli anni ‘40 al design, alle installazioni (spesso provocatorie), sino ad essere un protagonista della ”arte ambientale”. Essa comprende le manifestazioni artistiche che dialogano sia col territorio urbano che col territorio naturale ed in essa si inseriscono la pop-art ambientale, la land-art, il campo urbano, la fotografia territoriale e tutte le sperimentazioni artistiche nell’ ambiente, che Ico Parisi aveva già intuito tra i primi nel mondo occidentale
a cura di Quartodecimo Pittura Scultura Fotografia
Audio della relazione di Clemente Tajana:
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CLEMENTE TAJANA
Nato a Como nel 1941.
Laurea in Ingegneria edile al Politecnico di Milano nel 1966
ed in Architettura al Politecnico di Milano nel 1974.
Assistente alle esercitazioni di Architettura Tecnica al Politecnico di Milano negli anni ‘60/’70.
Dirigente Settore Urbanistica del Comune di Como dal 1972 al 1988
Ingegnere Capo del Comune di Como dal 1988 al 2001.
Cura restauri monumentali a Como: Cattedrale, Chiostro di S.Abbondio, Palazzo Natta, ex-Convento di Santa Teresa, Sala Nobel, Asilo Sant’Elia.
Progetta l’Asilo “Lina e Riccardo Mantero”e il giardino pubblico con percorso urbano da via V.Emanuele a p.za S. Fedele.
Docente di Storia dell’architettura alla Accademia di Belle Arti “A. Galli” di Como.
Autore di pubblicazioni di architettura, urbanistica, restauro.
Presidente del Comitato scientifico dell’Archivio Cesare Cattaneo Cernobbio-Como.
In politica
il MEGLIO
è nemico
del BENE
Avv. Sala, della Acli, anni ’70
da una lettera inviata a Lucia.
cara Lucia
non ho letto l’articolo di Tino Tajana, ma immagino le argomentazioni. il suo sarebbe un ruolo tecnico e gli hanno garantito libertà di azione (penso nel solco dell’ottimo programma della lista patto per como) .
secondo me , però si sbaglia: non è la situazione di quel capolavoro politico di Giorgio Napolitano che è il Governo Monti , che si basa sulla desistenza delle DUE forze di opposizione (entrambe incapaci dei essere coalizioni di GOVERNO).
In una giunta Bordoli (clone del distruttore ridens Bruni) sarà ben presto (tempo un anno) preda delle faide interne, dei “no”, degli “occorre ridare voce alla politica” e dovrà (ovviamente nel caso la Bordoli – del PDL , partito delle LORO libertà – vincesse) dimettersi. Posso sottoscrivere che le sue dimissioni arriveranno fra un anno, cioè quando verificherà l’impossibilità di realizzare i progetti di urbanistica che gli stanno a cuore (e che, indubbiamante, sarebbero nell’ INTERESSE DELLA CITTA’)
Tino NON è uomo di destra, lo so, ma sarà in pessima compagnia.
Però non voglio giudicare la sua PERSONA, anche perchè non come sia stato maltrattato dallo schieramento delle sinistre. Li ho conosciuti e frequentati per 30 anni e so quanto siano carogne. quindi se sta da quella parte avrà le sue ragioni personali.
Confermo del tutto la mia antica (lo conosco dal 1968) e presente stima. E sono convinto della mia buona scelta di etica politica nell’averlo votato al primo turno.
Tuttavia, in trasparenza voterò Mario Lucini sulla base delle motivazioni che ho argomentato nella
E che confermo parola per parola.
Un tutta questa storia di politica locale c’è un paradosso che avvicina due situazioni: una persona di competenza sicura come Tino Tajana e una persona di valore personale che Mario Lucini entrambi ostaggio di gruppi (opposti) che si riveleranno dei nidi di vipere.
Paolo Ferrario
cara …