Soldati Mario, America primo amore
1991, p.
In questo momento, mentre scrivo, New York esiste.
Lontano, lontanissimo.
Non sembra possibile: ma esiste. Il nostro passato, una cara persona morta, esistono soltanto quando ci pensiamo.
E quale sia lo strazio di averli perduti, abbiamo almeno la certezza che perduti sono, e che nessuno sforzo ce li potrebbe ridare.
Ma un luogo amato e lontano è come una salma che dipenda da noi risuscitare, e che chieda continuamente di essere risuscitata:
tormenta, distrae, divide la nostra vita; ed assale talvolta in pieno giorno, nell’attenzione delle opere, col suo fresco, reclamante fantasma».
MARIO SOLDATI
“America primo amore”
IN “RACCONTI AUTOBIOGRAFICI”
RIZZOL11991
