Natale
Nebbia grigia che ricopre campi
di insaziabile caducità,
passo lento che respira
attimi di sospensione verso il nulla,
in quel non esserci
che ci distanza dalla presenza attiva.
Tintinnio augurale che apre
a visioni giovanili,
crepitii di braci in camini obsoleti
mentre un piccolo soffio di luce
apre lo spiraglio verso comete azzurrognole.
Ci sarà il tempo della rovina
e quello dell’ armonia,
ci sarà il tempo dell’idiozia
e quello della comunanza divina,
ci sarà l’uomo che saprà avvicinarsi
con un sorriso tenue
e quello della quiete natalizia
dove rintocchi fievoli di tempo scandito
saranno il tepore a nostre intime appartenenze.
Sorgente: {la cura di se}
