Alice Munro è una scrittrice canadese del 1931. Si sposa a 20 anni e dopo la nascita di tre figli a 41 anni si separa per ristabilire una nuova relazione affettiva 4 anni più tardi. Le più importanti opere sono di questa seconda fase della vita e ad esse vengono tributati rilevanti premi letterari.
In Italia l’editore che la pubblica è Einaudi e il talento della traduzione del testo “Il percorso dell’amore” è di Susanna Basso e Silvia Pareschi.
Affidarsi ai racconti dell’autrice è come rannicchiarsi in una coperta avvolgente, poiché lo stile della sua scrittura ti consente di scoprire diversi livelli di immedesimazione:
1) la capacità superlativa di tramutare in immagini ciò che le parole descrivono. Nulla è lasciato in sospeso, dai vividi colori degli esterni delle stagioni canadesi, alle architetture e suppellettili degli ambienti interni, al dettaglio dei tratti fisici dei personaggi, alla minuziosa analisi delle singole personalità dei protagonisti. Un vero e proprio continuo sprone alla visualizzazione e identificazione in altre storie …
2) altre storie … In realtà in ogni racconto scopri con sorpresa che almeno un tratto appartiene anche a te. Talmente intensi i passaggi dei moti dell’animo che diventa difficile non ripescare nella propria memoria, fin dove te lo consente, analoghe esperienze di stupori, illusioni, scoperte, disinganni, vittorie, cedimenti, mutamenti
3) ….attraverso le quali ti appropri di una acutarappresentazione delle svolte più importanti della vita e di ciò che esse comportano nel trasferimento da un ciclo dell’esistenza all’altro. E il racconto diventa solo un pretesto per offrirti una trama, una serie di aggettivi evocatori di condizioni cui non sempre avresti voluto sottostare, o che ti è spiaciuto abbandonare, o che avresti voluto riscrivere con parole diverse;
4) e, infine, in ogni accadimento descritto dalla Munro, c’è sempre un interstizio di mistero che irrompe, sospende e riprende lasciando solo a te, lettore, la possibilità di intuire che quel mistero null’altro è che la forza dell’incontro con l’altro.
Profondamente femminile, Alice Munro riesce a maneggiare i multipli volti dell’amore con sobrietà, senza scadere nel sentimentalismo, senza screditare od offuscare l’effimera durata della passione o la banalità dell’ingrigire di un rapporto.
Una scrittrice-amica con cui senti di condividere ciò che a volte fatichi a confessare a te stessa, sorpresa di specchiarti in storie di vita che sono e saranno eterne.
Buona lettura.
Questo post di avvio al gruppo di lettura è di Tartarugosa