Régis Debray, Elogio delle frontiere.
“Che sia utile mettere in rete il mondo non significa che si possa abitare questa rete come un mondo. Impossibile, in mancanza di dirimpettai, fare di un luogo di passaggio un luogo di soggiorno. Nessuno di fronte – come porsi senza opporsi? Una comunità senza esterno che la riconosca o l’affronti non avrebbe più luogo d’essere, così come una nazione unica vedrebbe svanire il suo inno nazionale, la sua squadra di calcio o di cricket e perfino la sua lingua. Un individuo morale ha un perimetro, altrimenti non è”.
