Era già stato. Una poesia che ricorda il TEMPO

Avatar di Tartalùlescritteriate

Ti ho perso quando

il giorno rideva insieme a te,

i sogni appesi sui rami

erano germogli di primavera.

Ti ho perso quando

cercavi appartenenze nuove:

l’aquilone ala dell’albatro,

la bolla di sapone sorella della nuvola,

la scatola di cartone casetta di fate e gnomi,

il caleidoscopio l’universo in mano,

il futuro un avvenire remoto.

Sei svanito quando

tenevi il domani

stretto nel pugno,

per non vederlo volare via.

Sei diventato ombra quando,

nel tempo che appare,

il palmo della mano,

allentato e vuoto,

svela una sorprendente verità:

era già stato.

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