Pensare la politica: il volo dell'aquila e gli entomologi della sinistra

Questa mattina mi è capitato di reagire come ad un riflesso condizionato ad un post.
Poichè quel flusso flusso di pensieri
 corrisponde fedelmente al mio attuale livello di coscienza salvo quelle parole in questo diario.

Car* *
poco fa sentivo la rassegna stampa di Rai3.
L’economista Deaglio spiegava che l’Asia contribuisce per i 2/3 alle nuove nascite e che l’Europa è già oggi una piccolissima minoranza demografica su quella parte di terre emerse che sta al di qui dell’oceano.
Dentro questa minoranza l’Italia conta poco più che una macchiolina.
E dentro questa macchiolina da nulla  i vecchi (che sono maggioranza dentro questa Italia) contano meno che zero davanti allo tsunami asiatico e a quello delle culture (molto poco elaborative dei diritti civili: la metto così per non bestemmiare!) di matrice islamica.
Mi spiegano i signori della sinistra come si potrà tutelare il diritto di minoranza alla vita fisica nel prossimi 10 anni davanti a questi processi? Lo sanno che il conflitto sociale non potrà essere incanalato in quello dei cortei geronto-sindacali di questi anni e che invece assomiglierà di più a quanto avviene oggi nel Congo?
Se non lo diranno, sarà meglio che la destra (alleata con la Lega) prevalga ancora nei prossimi 10-15 anni. Anche se come un coglione ancora annientato dalla mia ideologia dei 20/30 anni continuerò a votare per quella parte politica che non sta intercettando nulla di nulla di quanto a livello geopolitico sta avvenendo e  che, quindi, non ha alcun progetto per la sopravvivenza esistenziale ed intersoggettiva di chi ha la sorte di vivere su questo sputo di terra.
Il complesso di colpa di essere stati gramscianamente egemoni nei secoli precedenti sta facendo perdere di vista che i veri padroni del futuro saranno i cinesi, gli indiani, gli arabi, gli irakeni, gli iraniani. E agli afgani (dopo quello di coltivare l’oppio per colonizzare negli anni ’70 con l’eroina il “ricco” occidente) sarà affidato il compito di distruggere fisicamente i segni della civiltà europea (chiese, musei, pinacoteche, piazze) come hanno già fatto con quelli della civiltà buddista, quando la loro teocrazia aveva il potere.
Sono molto lontano – purtroppo – dalla cultura della Lega Nord (che fra l’altro proprio oggi è riuscita a difendere le mucche italiane ed il loro latte), tuttavia questi qui sono l’infima minoranza che tutela infinitamente di più l’elementare diritto alla sopravvivenza di tante parole che si riferiscono a scale di valori appartenenti al passato.
Certe volte occorre provare a fare il volo dell’aquila invece che esercitare lo strafottuto “spirito critico” degli entomologi e provare a vedere quanto sta effettivamante succedendo.

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