Qualcosa è cambiato da allora, nonostante l’immutabile, sincero disprezzo di Lidia Ravera (“balle, anche uno di destra che non sia lobotomizzato se ne accorge”, è stato il suo commento al comizio di Berlusconi): i manifestanti, i simpatizzanti, gli elettori berlusconiani si sono guadagnati la dignità di essere umano, il rispetto estetico e morale da parte degli avversari, a volte anche la simpatia. “Ho perfino applaudito una volta, quando La Russa ha detto che se applaudivamo aiutavamo la Gelmini a partorire oggi; se serve per aiutare, ho pensato”, ha scritto Francesco Piccolo. E’ un successo storico da incassare con orgoglio. Berlusconi era il mostro e il suo popolo coincideva mostruosamente con lui. Adesso Berlusconi è ancora mostruoso, ma il suo popolo è meglio, e soffiarglielo non sarebbe male.
«Il Foglio» del 23 marzo 2010
Editoriali & altro …: Che fine ha fatto la superiorità antropologica della sinistra?
