Hans Christian Andersen: La bambina dei fiammiferi (- 3)

Faceva un freddo tremendo; nevicava, e saliva la buia notte; era anche l’ultima sera dell’anno, la vigilia di Capodanno. In quell’oscurità e con quel freddo, una bambina povera camminava per la strada, col capo scoperto e i piedi nudi; a dire il vero, aveva le pantofole quando era uscita di casa; ma a che servivano! 

Erano pantofole enormi, che fino a poco tempo prima usava sua madre, erano larghissime, e la piccola .le aveva perdute attraversando in fretta la strada, mentre due carri passavano a corsa pazza; una non si trovò più, e un ragazzo era scappato via con l’altra, dicendo che ne avrebbe fatto una culla per quando gli fossero nati dei bambini.
La bambina camminava ora coi piedini nudi, che eran rossi e bluastri dal freddo; nel vecchio grembiulino portava una quantità di fiammiferi, e un mazzetto ne teneva in mano, andando; nessuno, però, quel giorno, aveva comprato niente da lei, nessuno le aveva dato un soldino; e camminava infreddolita e affamata, con un’aria così avvilita, poverina!
I fiocchi di neve le cadevano sui lunghi capelli biondi, che s’inanellavano sulla nuca in un modo molto grazioso; ma davvero, lei non pensava a questa sua leggiadria. 
Le finestre erano tutte illuminate e per la strada si sentiva un odore squisito di oca arrosto: infatti era la vigilia dell’anno nuovo, e lei proprio a questo pensava.
Andò a sedersi in dn angolo tra due case, di cui una sporgeva sulla strada piu dell’altra; teneva le gambette rannicchiate, ma sentiva ancor piu il freddo, e a casa non osava tornare, perché non aveva venduto neppure un fiammifero, non aveva guadagnato un soldo; suo padre l’avrebbe battuta, e del resto anche a casa faceva freddo; non avevano che un tetto sulla testa e ci fischiava il vento, benché avessero infilato paglia e stracci nelle fessure piu larghe.

…. segue qui:

Racconto di Hans Christian Andersen: La bambina dei fiammiferi | Racconti di Natale.

2 pensieri riguardo “Hans Christian Andersen: La bambina dei fiammiferi (- 3)

  1. ….da piccola,dunque fino a poco tempo fa,non riuscivo a leggere questa fiaba,restavo sempre a metà! ora,dopo averla letta tutta,decido anche di farne dono di Natale! con un fiammifero bruciacchierò il contorno del foglio,sa così tanto di messaggio vissuto!ilaria che vi segue anche qui.

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    1. è una fiaba davvero tristissima
      si vorrebbe aprire almeno una porta alla fiammiferaia e farla riscaldare un po’
      poichè ogni cosa (e persona) è eterna anche la fiammiferaia lo è
      soprattutto con il messaggio che dice: guarda fuori dalla finestra: dentro c’è il caldo, ma la fuori c’è il freddo
      e c’è la fiammiferaia

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