Sedici aprile Genius Loci
Lei fu solo l’annuncio
Improvvisa la decisione
di vedere l’Angelo del luogo
Necessità di nuovo sguardo
necessità di nuovi percorsi
nuovi spazi nello Spazio
Fu l’amore a condurmi
Fu l’amore a guidarmi
Qualcosa in me chiedeva
di vedere
Si vede sempre la seconda volta
Antonia
tu mi hai indotta all’incontro
con il tuo con il suo cielo
Tu hai cercato l’abbraccio di luce
il tuo adorato lago
Sulla Valsassina
verso Pasturo
la montagna innevata
abbracciata dai manti verdi
di colline e monti
si spalancò nel sole mattutino
Paesaggio campestre
sogno della tua infanzia
che mi ha guidato alla tua casa
al luogo della vita
al luogo della morte
Al luogo d’amore
Fu il tuo amore a condurmi
e le parole tue mi parlavano
di perdute tenerezze
E tu Amico
eri ad ogni mio passo
presente
con il tuo sguardo dolce
di poeta
mi hai aperto all’amore del luogo
al Genius Loci
al ritrovamento di un nuovo spazio
nello spazio
Per questo stamattina
la tua mano mi ha destata
ne ho percepito il tocco soave
ho udito ancor più forte
il tuo pensiero:
“Quando non ci sarò più…”
Sei tu in me
oggi “l’angelo che qui
vicino a me sorride”
Grazia Apisa Gloria
(Dedicata a Paolo Ferrario e ad Antonia Pozzi)
Genova, 20 aprile 2010
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da un carteggio con Grazia Apisa:
è bellissima
già la poesia lo era. con quel tuo essere fra le mie montagne di lago sulle sue tracce
e poi il sogno del mattino …
ma qui la tua voce ne rafforza la potenza empatica
sono contento di esistere se ho saputo suscitare, con la mia ricerca di senso, di luogo, di comunicazione questa tua ispirazione
e poi c’è l’altra poetessa , quella antonia pozzi così desiderosa di amore, così sfortunata di padre e di tempo storico in cui è vissuta
già la poesia lo era. con quel tuo essere fra le mie montagne di lago sulle sue tracce
e poi il sogno del mattino …
ma qui la tua voce ne rafforza la potenza empatica
sono contento di esistere se ho saputo suscitare, con la mia ricerca di senso, di luogo, di comunicazione questa tua ispirazione
e poi c’è l’altra poetessa , quella antonia pozzi così desiderosa di amore, così sfortunata di padre e di tempo storico in cui è vissuta