Ma mi prendo questo ultimo scorcio di anno anche per una celebrazione. Mezzo secolo fa – la data esatta si è commemorata il 9 dicembre – McCoy Tyner, Jimmy Garrison e Elvin Jones entravano negli studi di registrazione di Rudy Van Gelder a Englewood Cliffs nel New Jersey per accompagnare John Coltrane nella scalata alla cima di una grande vetta della storia dell’umanità: A love supreme. L’anniversario si celebrerà in febbraio (perché l’album ricavato da quella irripetibile occasione è stato poi pubblicato due mesi dopo, nel 1965). Non è jazz, musicalmente non è nient’altro, è lo spirito di quattro persone che viaggia in alto, con il sassofono di coltrane a dettare gli acuti di un grande poema sonoro. Ecco, il mio piccolo regalo per chiudere quest’anno è in codesto capolavoro acconcio:

Ci si rilegge quest’altr’anno, ovvero tra poche ore, con un ringraziamento a chi mi ha già rivolto gli auguri in anticipo e a chi li farà (e un grazie speciale a Paolo Ferrario che in un momento di incredibile generosità mi ha fatto dono – tra altre perle – di una copia in vinile originale del succitato album)…
