quest’anno Matana Roberts col suo jazz che si riveste di folk droneggiante,Mount Eerie che è il songwriter più dotato degli ultimi 15 anni edEgyptrixx con la sua elettronica quasi dal sapore wave, hanno già regalato discrete perle. A questi si aggiunge questa collaborazione a nome O’Rourke/Ambarchi, intitolata “Behold”, in uscita tra una settimana su eMego. Spiegare chi siano Jim O’Rourke e Oren Ambarchi mi parrebbe di fare quasi un torto ad entrambi. Quindi, in breve: testa pensante tra le più agili negli ultimi vent’anni la prima (se Gastr Del Sol o Red Krayola non vi dicono nulla mi dispiace per voi), genialità al servizio di chitarra e macchine varie il secondo.
Insomma, due pezzi da novanta che gravitano e hanno suonato assieme a mostri tipo Phil Niblock, David Grubbs, Sunn O))), Sonic Youth, Fennesz, Tony Conrad e aggiungeteci a caso i più illuminati del lotto. Quattro anni dopo “Indeed”, disco che sancì la loro collaborazione, ci riprovano e il centro è di quelli clamorosi. Due pezzi, poco più di quaranta minuti di musica. Da che parti siamo? Sperimentazioni elettroniche, krautismi, Jon Hassel e il suo “Fourth World”, le patinature e le frustate sulla batteria non così distanti dai The Necks.
da L’album della settimana, cioè musica bella post-Sanremo – Il Fatto Quotidiano.