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Nella casa è un film sulla scrittura. La strategia tensiva risponde precisamente al principio de Le mille una notte esposto da Germain a Claude: «Il lettore è come il sultano di Sheherazade: annoiami e ti taglierò la testa».
Ma non solo. Con una trama del genere, molto classica («un personaggio desidera qualcosa ma incontra degli ostacoli sul suo cammino»: nella fattispecie, Claude desidera entrare nella vita di una famiglia “normale”, e Germain desidera che il racconto continui), il film poteva essere «nient’altro che un bel romanzetto d’appendice».
E invece finisce per diventare un continuo esercizio di stile, sulla scia dei temi di Claude, con cambiamenti di punti di vista e differenti “dosaggi” d’ironia, e perfino un bell’esempio di satira borghese, implicita nella mole di riferimenti a Flaubert (la cui ultima opera, Bouvard e Pécuchet, accompagnata da un esilarante Dizionario dei luoghi comuni, è esempio fulgido del genere).
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Sorgente: Nella casa di François Ozon | Il Giornale di Letterefilosofia.it