un estratto da Blue Mountains
Carteggio
caro roberto
in questi giorni sto ascoltando l’ultimo disco dei the necks, che tu molto gentilmente mi hai inviato
straordinari
ma ancor più straordinaria è la continuità della loro ispirazione e del loro solidalizio musicale
unfold è in 4 pezzi. ma lo si ascolta come pezzo unico. come tutte le loro opere
tutte belle le tracce, ma blue mountains mi incatena
ti invio in questo post una recensione che ho ritagliato da uno degli utimi numeri di buscadero
lino brunetti ha compreso la loro arte
https://traccesent.com/2017/02/10/the-necks-unfold-2016/
grazie ancora per il tuo pensiero
saluti cari
Caro Paolo
anch’io ho ascoltato più volte l’album e condivido il giudizio positivo tuo e del recensore. Mi rimane misterioso il motivo della loro apparente scarsa popolarità, perfino tra i miei amici jazzofili è un nome a stento conosciuto.
Non parliamo poi dei festival jazz italiani dove, quando non ci sono pop star decotte, trionfano i soliti nomi. Pazienza, per fortuna la rete ci sa dare quello che i direttori artistici presumibilmente nemmeno conoscono.
Un caro saluto
Roberto
Categorie:The Necks: Abraham, Buck, Swanton