Diciannovesimo disco per i The Necks, leggendaria assemble australiana che, attraverso una produzione ampia e articolata, hanno unito jazz, free jazz, elettronica, ambient, avantgarde e minimalismo. Quasi trent’anni di carriera per la band composta da Lloyd Swanton, Tony Buck e Chris Abrahams e che con “Unfold” provano a cambiare le loro regole.
…
“Unfold” ha tutte le caratteristiche dei The Necks, con al centro di tutto la batteria sincopata di Tony Buck che si espande, si contrae sferraglia e tintinna. Il piano o l’organo di Abrahams e il basso di Swanton seguo le direttive delle percussioni e si passa spesso da una tempesta sonora ad una calma meditativa. Gli strumenti si intrecciano, disorientando chi ascolta. Il loro swing anche in questa occasione è nebuloso e rievoca post-rock, soul, gospel e gli insegnamenti minimalisti di Karlheinz Stockhausen.
…
un disco coraggioso che ci svela il lato più grezzo dei The Necks e conserva una certa originalità che, anche a distanza di quasi tre lustri, il trio ha mantenuto.
tutto l’articolo qui:
Sorgente: The Necks – Unfold | IndieForBunnies