“«Mi sono preso un lungo momento sabbatico perché avevo bisogno di fare chiarezza in me stesso. Poi lo scorso aprile sono andato ad Auschwitz col Treno della Memoria e durante il viaggio la domanda è stata se avrei avuto la forza di tornare a suonare dopo aver visto i campi. La risposta è stata sì, per celebrare la vita, la libertà e la possibilità di avere ancora davanti una strada da percorrere. Ne è seguita un’estate di concerti e in autunno sono tornato in teatro per vestire le canzoni di nuovo».”
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Van De Sfroos: “La mia musica da riscoprire” – Spettacoli – ilgiorno.it