sono appena tornata a casa e vedo le sue email.
I suoi blog sono molto ricchi e belli. GRAZIE GRAZIE GRAZIE! Lei davvero mi dà coraggio, mi aiuta e mi onora.
Peccato aver interrotto le lezioni della Casa della scrittura, per me molto faticose, che però mi davano grande gioia e la speranza di poter dare una mano a tante persone.
La vecchiaia dona un poco di saggezza, ma isola e mette in contatto con il vuoto. Però, a seguire la fisica quantistica, l’atomo è quasi interamente fatto di vuoto. La massa è illusione. Tutto è energia.
Allora dobbiamo trarne fiducia per il futuro, sia nostro che quello dell’universo intero.
I nostri tempi sono molto difficili, ma ce ne sono stati di facili?
E d’altro canto: siamo gocce nel mare, ma il mare è dentro di noi.
Con questa riflessione, per stasera la saluto con tanto affetto.
Stia bene, si riguardi, legga ma pure scriva.
Non credo che per lei sia difficile farlo. Un abbraccio!
in precedenza mi aveva scritto:
temo che la mia email le farà rizzare i capelli. In meno di due anni ho pubblicato con Youcanprint tre testi diversi:
il primo si chiamava “Danzare nel buio Sciuri sciuri Ogni stagione un amante” con seguente saggio.
Il secondo si chiamava “Danzare nel buio” con saggio su biografia e autobiografia.
Il terzo – le prometto: sarà l’ultimo – si intitola Danzare fra il buio e la luce Una cura dell’anima – I segreti della narrativa Il racconto e il romanzo.
Il primo testo era di circa 230 pagine; l’ultimo ne ha 284. Ci ho lavorato accanitamente perchè sentivo che non andava del tutto bene. Lei mi conosce abbastanza per sapere che nel carattere sono accettante, però molto esigente con le mie creature. (Fui dura, credo, anche nelle mie lezioni. Patrizia me ne ne ha fatto qualche cenno, in maniera amichevole).
Vorrei dirle che ora nel libro ci sta anche lei, ringraziato spero quanto merita, compatibilmente con il poco spazio. E lei si trova pure nel mio sito pennavaja.com; che dovrò cambiare perché il mio libro veste ora altri panni ed è cresciuto. …. . Nelle faccende tecnologiche sono un disastro; farmi la promozione, poi, è cosa ardua. ….
Mi piacerebbe tanto darle il libro, spedendoglielo se lei mi dà un indirizzo postale, oppure portandoglielo di persona (questo mi scalderebbe il cuore).
Nel testo c’è una lunga parte (pp. 219-235) che dedico all’esordio del racconto-capolavoro di Kafka “La metamorfosi”. Tutti i traduttori (specie il poeta Fortini, che ha perfino commesso un errore sintattico) l’hanno svisato.
Non c’è scarafaggio nell’opera. Non c’è il disgusto, l’immondo che è stato messo in evidenza.
E non c’è il kafkiano.
Però il libro si deve vendere; dunque – in questi tempi di rifiuto, violenza, guerre – che cosa è utile fare per venderlo?
Spero tanto di trovarla in salute. Io mi sono rotta una vertebra lombare; ora la schiena mi duole un poco. Pazienza.
Con i miei auguri pieni di riconoscenza, stima e affetto, la saluto!
al precedente messaggio ho risposto:
