tornato in liberta’ ****, il pidiessino arrestato in maggio perche’ accusato dai magistrati di Mani pulite di concorso in concussione.
La scarcerazione e’ stata decisa dal giudice per le indagini preliminari, Italo Ghitti, su parere conforme del pubblico ministero Elio Ramondini, che questa settimana ha interrogato *** per la seconda volta dal giorno del suo arresto. L’ ex segretario amministrativo del Pci regionale continua a negare di aver incassato le due tangenti (40 milioni in tutto) che il commercialista milanese Gianfranco Sattin dice di avergli portato nella sede milanese del partito, in via Volturno, per conto di Ottavio Pisante, l’ ex azionista del Gruppo Acqua che nell’ 88 si aggiudico’ i lavori per il teleriscaldamento di Como.
La scarcerazione sarebbe quindi da mettere in relazione al venire meno delle esigenze di custodia preventiva. ***, che subito dopo il suo arresto si e’ dimesso dal consiglio regionale e si e’ autosospeso dal partito, in una lettera ai suoi colleghi del Pirellone aveva polemizzato con i giudici per la mancata concessione della liberta’ provvisoria, negata dal Tribunale del riesame “per il sussistente pericolo di reiterazione del reato”.
“La mia carcerazione . aveva scritto ai colleghi della Regione chiedendo contemporaneamente di accettare le sue dimissioni . e’ giustificata soltanto dalla pretesa della confessione. Ma questa e’ una tortura psicologica contraria ai principi del diritto“.
da: Como, in liberta’ il pidiessino *** , scarcerati gli imprenditori Nidoli.
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