Passaggi
Domenica 27 febbraio 2005
Ieri notte, attorno a mezzanotte, è morto il padre di Luciana.
Il percorso verso E. è stato accompagnato dal canto talvolta dolente di Nina Simone. Grandissima anche in questo evento.
Nelle istituzioni la “morte privata” si intreccia alla “morte pubblica”. E c’è da essere grati a quel direttore della Residenza sanitaria assistenziale che , con amore organizzativo, ha curato perfino i quadri che arredano la stanza mortuaria.
Ma un momento di vera filosofia congruente alla situazione è avvenuto quando una assistente socio-sanitaria di origine africana, per consolare Luciana, le dice: “La nostra casa è là”. Difficilmente potrei immaginare una sintesi più vera: un haiku perfetto. In quelle parole era presente la sua nostalgia per le sue terre e la verità sulla traiettoria della vita.
Vita
filo sottile
che tiene legati
al mondo.
Filo
che cede
e fa vedere
il limite
Questa mattina sono poi tornato a Como: più bella che mai nel freddo e nelle luminose vie vuote, alla mattina di domenica, molto presto.