Mi piacciono i The Necks.
Ho già provato a raccontare (per quanto possibile) Drive By, Sex e Aquatic
Mi piace la loro musica sapiente, che mette assieme il minimalismo iterativo e l’improvvisazione jazz.
Difficile vederli suonare in Europa.
Però ora c’è un documento visivo che li mostra all’opera.
Musica d’arte.
Così fanno: cesellano un lungo pezzo direttamente sulla scena.
Attenzione: sembrano immobili, ma la loro musica si muove. Eccome se si muove. Si danno il tempo per farla muovere.
Il tempo perfetto per costruire la loro scultura musicale. In quel qui ed ora di una irripetibile ora.
Mentre scrivo mi accorgo che i The Necks sono una variante del mio “starei fermo … molto, molto fermo …”
The Necks, Chris Abrahams (tastiere), Tony Buck (batteria), Lloyd Swanton (basso)
“Kilt Maker”