“I Put a Spell on You”Oggi Prisma mi ributta addosso Nina, con un reperto che lei (curiosa ricercatrice di oggetti da solaio che fa risplendere dopo una spolverata) ha trovato.
Nina chiama.
Nina è, resta, resterà la mia prima. La nostra prima.
Ecco cosa fa Nina in rapporto con il pubblico. Ne abbiamo già conversato, certo.
Ma quale piacere tornare sulle tracce già percorse sui nostri sentieri!
Qui Nina stava meglio, intendo di giovinezza e di salute:
Nina chiama.
Nina è, resta, resterà la mia prima. La nostra prima.
Ecco cosa fa Nina in rapporto con il pubblico. Ne abbiamo già conversato, certo.
Ma quale piacere tornare sulle tracce già percorse sui nostri sentieri!
Qui Nina stava meglio, intendo di giovinezza e di salute:
Qui Nina cominciava ad essere oltraggiata dal tempo e dalle consolazioni artificiali. E’ visibilmente sofferente. Una delle sue sere dure. Quelle in cui lei doveva esserci, ma avrebbe preferito di no. Abbandonata nelle sue recriminazioni, con la bottiglia in mano.
Eppure ecco come si trasforma sulla scena. Ecco che l’energia della musica la lenisce. E poi … chi saprebbe tenere così quel beat … e dilatarlo in quel modo?
Nina si cura.
Nina cura
Eppure ecco come si trasforma sulla scena. Ecco che l’energia della musica la lenisce. E poi … chi saprebbe tenere così quel beat … e dilatarlo in quel modo?
Nina si cura.
Nina cura
Infine la più bella chiave interpretativa del suo rapporto con il pubblico nel film Prima del tramonto di Richard Linklater, conEthan Hawke e Julie Delphi:
Grazie Prisma per l’occasione di portare fiori.
Fiori, fiori per Nina, Nina Simone
Fiori, fiori per Nina, Nina Simone