
PAROLA E MISTERO immagini dell’uomo nelle interpretazioni di Carlo Rivolta |
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Locandina:
La serata è un grande omaggio e ringraziamento a Carlo Rivolta,
attore e regista che ha avuto una parte rilevante nella storia dell’intera Rassegna
sia per la proposta di testi biblici che per l’interpretazione.
Lo spettacolo di questa sera
“La notte è chiara”
riprende parole, canzoni e musica che l’hanno visto interprete in lavori come Giobbe, Qohelet, Salmi,Cantico dei Cantici e Apologia di Socrate, Fedone, Critone.
Il testo è stato selezionato dalla moglie Nuvola De Capua che,in armonia con Marzia Bonfanti, ha curato pure la regia.
La lettura scenica è di Davide Grioni, allievo di Rivolta,
mentre la parte di vocalist è sostenuta da Elena Festini.
Il tutto sarà accompagnato da un’orchestra diretta da Alessandro Lupo Pasini.
Con questo lavoro, che riprende nel titolo parole di Socrate e Galileo,
si celebra il passaggio da questa vita che attraversiamo all’altra che non conosciamo, in un contesto di speranza e di fiducia che qualcosa di noi
continui a vivere … di là.
A questa serena conclusione si arriva attaraverso una vita fatta di ricerca,
dubbio creativo, pensiero e soprattutto amore.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21
nella Chiesa dello Sciarè,
in via Carlo Cattaneo
Chiesa che l’ha visto interprete pochi giorni prima del trapasso,
di un “Cantico dei Cantici” memorabile, e con un pubblico da grandi occasioni
che gremiva la Chiesa in ogni angolo.
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Mia memoria della serata
Ho partecipato alla rappresentazione come ad un rituale.
Per raggiungere Gallarate da Como si può attraversare un bosco: la pineta dell’Abetina. Già questo preparava al rito.
La Chiesa di S. Paolo Apostolo del quartire Sciarè è di architettura moderna. Un edificio basso e tondeggiante, molto ispiratore per un atteggiamento introiettivo.
Sulla soglia, colui che credo fosse don Alberto parla di Carlo Rivolta e di quel suo gesto che ho ben conosciuto. Quello di inchinarsi davanti al testo che aveva appena letto e di indicarlo al pubblico. Lo fece anche con la Bibbia, due giorni prima di morire, proprio in quella chiesa.
Per raggiungere Gallarate da Como si può attraversare un bosco: la pineta dell’Abetina. Già questo preparava al rito.
La Chiesa di S. Paolo Apostolo del quartire Sciarè è di architettura moderna. Un edificio basso e tondeggiante, molto ispiratore per un atteggiamento introiettivo.
Sulla soglia, colui che credo fosse don Alberto parla di Carlo Rivolta e di quel suo gesto che ho ben conosciuto. Quello di inchinarsi davanti al testo che aveva appena letto e di indicarlo al pubblico. Lo fece anche con la Bibbia, due giorni prima di morire, proprio in quella chiesa.

La sala è di forma ovale, con il soffitto basso. Il crocefisso è disposto in modo laterale. Nella penombra la figura nuda tende a risaltare contro il colore del legno. E’ un simbolo che ha sempre prodotto una grande emozione nella mia personalità.
Dall’altra parte un grande schermo proietta le fotografie di Carlo Rivolta e la sua immensa presenza corporea sulla scena teatrale. Riesco a riprenderne alcune:

Il testo curato dalla moglie Nuvola de Capua è un sapiente montaggio di letture: Cantico dei cantici, Qothelet, Apologia di Socrate, Memorie di Adriano.
I temi sono la persona nel progetto del vivente (come direbbe Silvia Montefoschi): l’eros e l’amore per il corpo, la ricerca di senso, la responsabilità, il tempo fuggevole, la presenza soggettiva in un mondo che ci sopravviverà …
Il giovane Davide Grioni (davvero giovanissimo!) che recita è bravissimo e evidentemente formato alla scuola di Carlo. La cantante Elena Festini è una meraviglia di tono vocale. Il pianista Alessandro Lupo Pasini sa adattare ed adattarsi al ritmo dei testi, accompagnato da un gruppo di musicisti sensibili e appassionati.
I temi sono la persona nel progetto del vivente (come direbbe Silvia Montefoschi): l’eros e l’amore per il corpo, la ricerca di senso, la responsabilità, il tempo fuggevole, la presenza soggettiva in un mondo che ci sopravviverà …
Il giovane Davide Grioni (davvero giovanissimo!) che recita è bravissimo e evidentemente formato alla scuola di Carlo. La cantante Elena Festini è una meraviglia di tono vocale. Il pianista Alessandro Lupo Pasini sa adattare ed adattarsi al ritmo dei testi, accompagnato da un gruppo di musicisti sensibili e appassionati.

L’applauso è intenso e lungo.
Sulla porta incrocio Nuvola de Capua. La saluto e mi tengo dentro il suo dolcissimo sorriso
Sulla porta incrocio Nuvola de Capua. La saluto e mi tengo dentro il suo dolcissimo sorriso

Attraverso la notturna urbanizzazione di quel territorio e riesco ad immergermi di nuovo nel bosco.
Ho la netta percezione di avere partecipato ad una situazione di intensa empatia individuale e collettiva.
Con una percezione della presenza di Carlo Rivolta che il mio realismo psicologico non riesce ad allontanare.
Oggi riprendo le parole di Silvia Montefoschi, le sue parole dell’ultimo tratto:
Ho la netta percezione di avere partecipato ad una situazione di intensa empatia individuale e collettiva.
Con una percezione della presenza di Carlo Rivolta che il mio realismo psicologico non riesce ad allontanare.
Oggi riprendo le parole di Silvia Montefoschi, le sue parole dell’ultimo tratto:
” – Cosa vuole dire che è ciò che è?
– Vuole dire che ciò che è è l’esserci della presenza al cospetto d’altra presenza quale è infinito della vita”
in L’ultimo tratto di percorso del Pensiero Uno, Zephyro Edizioni
