Il grido doloroso di Giobbe
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Ore: 18:18
giovedì, 11 marzo 2010
«Perché gli innocenti soffrono e prosperano coloro che fanno il male?». È un grido pieno di dolore, una domanda posta quasi con violenza, quella che Giobbe leva verso Jahvé, nell’omonimo libro della Bibbia. Giobbe continua a nutrire la sua pazienza, anche se a tratti vacilla, e la sofferenza sembra annientarlo. Ma, a fronte di quegli che è soltanto un uomo, si staglia il disegno divino e, con esso, trionfano la fede e la sapienza.
Un’interpretazione intensa quella resa da Luciano Bertoli protagonista, in un’affollata Chiesa di San Francesco, della rappresentazione tratta dal libro biblico «Giobbe» della Compagnia Carlo Rivolta, con traduzione di Roberto Vignolo, versione scenica di Carlo Rivolta e Nuvola De Capua. L’iniziativa è stata promossa dalla Ccdc – con il Convento San Francesco d’Assisi e la Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita – anche per manifestare l’omaggio a Carlo Rivolta, scomparso nel 2008.
In scena, un Bertoli che, muovendosi nell’ambito di una trasposizione ed interpretazione scenica fedele all’integrità del testo biblico, agisce sullo schema del dramma didascalico tipico del Medioevo, restituendo con maestrìa tutta l’efficacia del «teatro di parola».
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