[…] Un dizionario, Comunisti immaginari (Vallecchi, pagine 354, € 16), meglio un prontuario, che per singole voci racconta le tappe significative e i momenti cruciali del più grande partito comunista d’Occidente, che però mai salì al potere. E chissà come sarebbe andata altrimenti.Certo, è presente tutto l’impasto della complessa concettosità del sinistrese: dal collateralismo alle “svolte”, dal lorianesimo ai miglioristi fino all’immancabile “rivoluzione”. Ma Cundari usa un linguaggio spigliato, che non appesantisce. Anche se lascia affiorare qua e là un certo nostalgismo da lacrimuccia, stile spot Barilla: comprensibile, per chi si sentiva superiore e si è ritrovato catapultato dall’ideale dell’ “avvenire” nella canea politica del “post”; meno, per chi ha subìto la barbarie delle purghe, delle foibe, dei sogni di gloria spenti nella violenza.
Cundari infarcisce la narrazione di aneddoti e sapide citazioni, che rivelano i tic e le idiosincrasie, e insomma tutto l’apparato ideologico e psico(pato)logico della mentalità del “caro e vecchio” Pci […]
Pietre miliari/Cundari, “Comunisti immaginari” — The Frontpage
