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Le sue canzoni hanno sempre una speciale intimità.
“Vengono dalla mia vita, dalle esperienze e dalla percezione del mondo. Anche dai sogni e dalla vita interiore. Non la inseguo consciamente ma emerge nel tempo, il processo creativo è lento e procede per accumulazione. Cresce come la corteccia sugli alberi, i capelli o le unghie. Le esperienze e le percezioni si rinforzano e man mano mi rendo conto di un certo gesto”.
Che cos’è per lei la musica?
“Mi sono sempre rivolto alla musica come al luogo dove potevo esprimere le questioni del mio cuore o del mio spirito. Da bambino, anche quando ero molto isolato vi trovavo grande sollievo, mi permetteva di essere espressivo ed espansivo, come in una sorta di spazio segreto. La musica e l’espressione creativa, è sacra per me, per questo la prendo molto sul serio. Non che io non possa essere leggero e divertirmi, ma la creatività è una specie di base a partire dalla quale interagisco con il mondo”.
…..Antony and The Johnsons “Le mie note di frontiera” – Bari – Repubblica.it.

Concerto davvero particolare, indimenticabile.
Un incantevole modo per generare nuovamente l’anima.
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fortunata te che hai potuto sentire questo cantante a cui si addice l’aggettivo “angelico”
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