L’APPUNTAMENTO, narrazione dal lontano settembre 1977
L’appuntamento
Le gocce di pioggia battevano con violenza sui vetri della finestra, mentre un branco di nuvole color piombo si muoveva minaccioso e sospinto da raffiche di vento.
Nella stanza silenziosa la lampada sulla scrivania illuminava la pagina dell’8 settembre nella agenda di cuoio. Accanto alla lista dei pazienti una V vergata in rosso segnalava la progressione delle visite.
Con un sospiro la dottoressa Silvia Monteverdi appoggiò il capo sulla spalliera dell’alta poltrona, mentre lo sguardo indugiava sull’ultimo colloquio delle 15 e 15 previsto nel pomeriggio.
Un tuono improvviso la spaventò, suscitandole una sensazione di inquietudine di fronte a quel nome agganciato a un punto interrogativo simile a un cappio.
Il suono del campanello fu lieve.
Nello studio di uno psicanalista anche il trillo di annuncio alla porta riveste un significato. C’è il suono lungo e insistente, che rivela un bisogno imperativo di soccorso; c’è il suono intermittente, simile all’ansia…
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