caro gabriele
la tua lettera di compleanno è, come le altre volte, calda, vicina, affettuosa, coinvolgente, tenera, sapiente ….
in più punti mi ha commosso fino alle lacrime. non c’è nulla da fare : cedo alla “funzione sentimento”
le tue parole sulla malattia sono vere e giuste. da pesare e ripetere: “siamo soli nella malattia: solo noi possiamo “amministrarla”, seguendo o meno quello che ci vien detto di fare”
ma è sul libro che ti sono ancora più grato.
è da leggere esattamente come dici: a partire da un qualsiasi punto (ottimo quindi la terza parte che mette al centro i “problemi”). è come una mappa nelle politiche sociali. e i capitoli della seconda parte sono le chiavi di lettura (molto aperte e molteplici) che si possono adottare per pensare e quindi agire in questi sistemi operativi
tu hai capito la struttura e mi confermi che funziona
da qui la mia gratitudine: l’autore ha trovato il lettore
sei un caro amico, sei un mio contemporaneo, sei un “attore” nei mondi sociali
è bello, molto bello, averti conosciuto, conoscerti.
e, per finire, voglio ancora ricordarti che sei stato tu ad “iniziarmi” al pensiero filosofico di Emanuele Severino. Ti assicuro che le tue spinte iniziali mi hanno molto aiutato. Parlo, ormai di qualche anno fa
vorrei finire con questa pagina di pietro citati che conosci e che bene racconta il nostro incontro e la nostra amicizia:
il mio sogno estivo: una conversazione (non prevaricante e unilaterale) tra amici, lungo i corridoi di un giardino che si affaccia sul lago. Audio Lettura da: Pietro Citati, L’ARTE DELLA CONVERSAZIONE, in L’ARMONIA DEL MONDO, RCS libri, 1998
ecco: ci sei e ci siamo riusciti ad avvicinarci a questo modo di stare in rapporto
abbraccio e saluti cari