Corso di Raja Yoga. a cura di Massimo Lozzi, marzo-luglio 2015

Corso di Yoga

Raja Yoga

Serata di presentazione: mercoledì 25 febbraio ore 20.30

Dove: Centro mOve Ment via Varesina, 79 – Como

Quando: tutti i mercoledì da marzo a luglio 2015.

Orari: è possibile scegliere fra 19.15-20.15 o 20.30-21.30

Costo: 50 euro al mese + tessera annuale Associazione Territori (10 euro). Possibile lezione di prova.

Asana è essere fermamente stabili in uno spazio di ben-essere.

(Stirasukha asanam, Yoga Sutra II 46 )

“Il Raja Yoga dunque si rivolge a chiunque abbia la curiosità e il desiderio di comprendere il proprio mondo interiore, chiunque voglia scoprire cosa significhi essere vivi, sentirsi vivi; perché risulti così difficile essere consapevoli, presenti verso se stessi e gli altri; perché il non essere coscienti inneschi un processo di sofferenza e come porvi rimedio… Tutte queste domande non si possono attribuire in senso stretto né all’Occidente né all’Oriente, bensì a chiunque voglia dare un senso più profondo alla propria esistenza.” (Moiz Palaci e Renata Angelini)

Il Raja Yoga (o Yoga Regale) è il nome con cui è noto lo Yoga classico, esposto negli Yoga Sūtra, opera attribuita al filosofo indiano Patañjali (II sec a.c.). Il Raja Yoga, come delineato negli Yoga Sutra, costituisce uno dei sei sistemi filosofici indiani.

Il termine “yoga” deriva dalla radice indoeuropea “Jug”, la stessa di “congiungere”. Definisce uno stato interiore, uno stato di unità, l’essere uno, unire, riunire, essere in accordo con sé stessi attraverso la conoscenza di sé; ma designa anche il percorso mirato all’evoluzione interiore dell’uomo nonché all’esplorazione di tutte le sue potenzialità verso questo stato.

Lo Yoga è quindi un percorso di conoscenza di sé, di trasformazione interiore, di ri-unione con se stessi.

Conoscere se stessi richiede una capacità di ascolto che non si apprende teoricamente ma con la pratica, imparando a stabilire una relazione stabile e continuativa con il corpo, con il respiro, con le sensazioni e i pensieri.

E’ quindi dalla relazione con il corpo che questo percorso prende avvio. Nel Raja Yoga non si dà alcuna importanza alla forma esteriore delle posizioni, alla postura intesa come semplice posizione del corpo da assumere, come “dover essere”, ma piuttosto al modo con cui la postura è da noi abitata, vissuta, alla nostra presenza e capacità di ascolto nella posizione. L’unico elemento rilevante è il grado di presenza nella pratica.

La sfida che sta al cuore della pratica del Raja Yoga è proprio quella di conferire realtà al presente, di imparare a procedere tenendo conto di “ciò che è”, di ciò che accade di momento in momento. La pratica rivela l’importanza di non essere sempre ingombrati dall’attività che continuamente occupa la nostra mente: essa ostacola sia l’ascolto sia l’osservazione. Scopriamo che è possibile rimanere stabili, uniti, non perdersi, pur nel variare dei contenuti mentali. Allora lo stato di Yoga si manifesta portando con sé un immensa gioia.

Massimo Lozzi: pratica Yoga da trent’anni. Si è formato inizialmente con G.F. Barabino, già presidente della Federazione Italiana Yoga. Ha insegnato per oltre dieci anni. Frequenta il quinto e ultimo anno del corso di perfezionamento per insegnanti condotto da Moiz Palaci e Renata Angelini, fondatori dell’Associazione Italiana di Raja Yoga e allievi di Gerard Blitz e Vimala Thakar.

da Corso di Yoga |.

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