cara michela
è passato molto tempo da quando gentilmente mi hai mandato il tuo racconto. scusa il ritardo nella mia risposta
tuttavia ho spesso rimuginato spesso la tua “varianza ” sul tema “perchè sono io”
la tua rielaborazione è molto bella e molto ben costruita sul piano narrativo
io vorrei essere capace di farlo. ma non ho la vocazione narrativa, purtroppo.
però mi hai fatto riaffiorare dei ricordi. ricordi nitidi, quasi fotografici
sono stato bambino in un paese sul lago di como (Torno) da cui si poteva gettare sempre lo sguardo sulle montagne e sulla linea d’acqua. pensa che mi immaginavo che lì di fronte, ci fosse un ‘isola. la stessa isola nella quale era esiliato Giuseppe Garibaldi
sono del 1948 e credo che quei ricordi siano di quando avevo , almeno, 4 anni. dunque il 1952
ebbene sono certo che almeno una volta (ma di certo di più), quando mi è capitato di guardarmi allo specchio , mi sono fatto quella domanda: “chi sono io?”
pensa che ricordo perfino le stanze di quella casa. ricordo dove erano le due stanze da letto. e l’entrata sia del solaio che della cantina. e ricordo la scala. … tutto ricordo di quel luogo. anche l’isola di Garibaldi
e di certo lì il mio io, in quel “dove”, mi portava a chiedermi: “chi?”, “perchè?” …
ecco : volevo dirtelo perchè il tuo tam tam mi ha fatto riaffiorare, ancora una volta quello splendido ricordo
ciao e grazie