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Nel nostro ritmo di vita terrena noi stanchi della luce.
Noi siamo lieti quando il giorno ha fine, quando
ha fine il gioco; e l’estasi è troppo dolore.
Siamo fanciulli rapidamente stanchi: fanciulli che re-
stano svegli di notte e poi cadono in sonno ap-
pena al razzo è stato dato fuoco; e il giorno è
lungo per il lavoro o il gioco.
Stanchi di distrazione o di concentrazione, dormia-
mo e siamo lieti di dormire,
controllati dal ritmo del sangue e del giorno e del-
la notte e delle stagioni.
E dobbiamo estinguere la candela, spegnere il lume e
riaccenderlo;
Per sempre dobbiamo smorzare, per sempre riaccen-
dere la fiamma.
Per cui Ti ringraziamo per la nostra piccola luce,
variata dall’ombra.
Ti ringraziamo per averci sospinti a edificare, a cer-
care, a formare sulle punte delle nostre dita e al
raggio dei nostri occhi.
E quando avremo edificato un altare alla Luce Invi-
sibile, che vi si possano porre le piccole luci per
le quali fu creata la nostra visione corporea.
E noi Ti ringraziamo che la Tenebra ricordi a noi
la luce.
O Luce Invisibile, Ti siano rese grazie per la Tua
grande gloria!
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