Nel nostro ritmo di vita terrena noi stanchi della luce. Noi siamo lieti quando il giorno ha fine … , in Thomas Stearns ELIOT, Poesie, a cura di Roberto Sanesi, Bompiani, 1966, pag. 385-386

Nel nostro ritmo di vita terrena noi stanchi della luce.

Noi siamo lieti quando il giorno ha fine, quando

ha fine il gioco; e l’estasi è troppo dolore.

Siamo fanciulli rapidamente stanchi: fanciulli che re-

stano svegli di notte e poi cadono in sonno ap-

pena al razzo è stato dato fuoco; e il giorno è

lungo per il lavoro o il gioco.

Stanchi di distrazione o di concentrazione, dormia-

mo e siamo lieti di dormire,

controllati dal ritmo del sangue e del giorno e del-

la notte e delle stagioni.

E dobbiamo estinguere la candela, spegnere il lume e

riaccenderlo;

Per sempre dobbiamo smorzare, per sempre riaccen-

dere la fiamma.

Per cui Ti ringraziamo per la nostra piccola luce,

variata dall’ombra.

Ti ringraziamo per averci sospinti a edificare, a cer-

care, a formare sulle punte delle nostre dita e al

raggio dei nostri occhi.

E quando avremo edificato un altare alla Luce Invi-

sibile, che vi si possano porre le piccole luci per

le quali fu creata la nostra visione corporea.

E noi Ti ringraziamo che la Tenebra ricordi a noi

la luce.

O Luce Invisibile, Ti siano rese grazie per la Tua

grande gloria!

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