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- Ho tradotto il primo romanzo di Ian McEwan 36 anni fa, nel 1987. Non potevo capacitarmi della fortuna che mi era toccata. Non mi capacito neppure adesso. Avevo 32 anni, ero incinta, e il ricordo della mia gravidanza è indissolubilmente legato a quel libro.
- E per finire, posso ricordare di aver tradottoMacchine come menel silenzio bianco del lockdown, mentre Ian McEwan, nel suo lockdown, dava inizio alla stesura diLezioni.
Ancora una volta vorrei farmi guidare dalle parole di Yves Bonnefoy sulla traduzione:
«E forse, dopo tutto, è così che bisogna tradurre, con l’oscura coscienza cioè che in ogni traduzione non si è che sé stessi, nel nostro proprio giorno, e che questa transitorietà avvolge tuttavia una testimonianza».
…
DopoBambini nel tempo, diIan McEwan, ho tradotto:
Lettera a Berlino1990
Cani neri1993
L’inventore di sogni1994
L’amore fatale1997
Amsterdam
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