ogni vivente
dotato della capacità
di pensare e pensarsi
sta sulla Terra
errando fra
Tempo,
Luogo,
Eros,
Polis
e Destino
E’ venerdì, giorno di dimissione dall’ospedale.
Luogo.
Ritorno a casa attraversando, piano, piano, la bellissima Como: si fa un percorso di storia romana, di medioevo, di architettura razionalista
Attraversare (piano, piano) Como significa camminare su 2000 anni di storia.
Eros è attualizzato dai nostri gatti (due gatte e un gatto) e dalla telefonata trepidante di Luciana. E poi alle 18 da lei stessa, perchè così vogliono le regole del lavoro
Sono a casa, al riparo.
La Techne medica ha svolto al meglio i suoi compiti: diagnosi e trattamento cardiologico validati sul piano delle procedure e delle abilità tecniche dei medici; assistenza sociosanitaria di buona qualità relazionale; consolidati trattamenti farmacologici
Sarò vivo, nel Tempo che resta, grazie ai successi della tecnica:
3 stent ad allargare le coronarie,
farmaci quotidiani per rendere fluido il sangue.
Mi sento grato a questo muscolo interno al torace che batte, batte, batte nonostante le staffilate che ha preso il 10 maggio.
Occorrerà, dunque Respirare:
Ora si tratta di continuare a vivere adottando gli stili di vita adatti alla situazione oggettiva.
Miei compagni di queste giornate e di queste notti sono stati alcuni libri di Emanuele Severino e alcune canzoni. Ricordo la splendida lezione: Nichilismo e destino, Book editore 2012, dove si legge:
“Noi cominciamo a vivere respirando, muovendo gli arti e il pensiero. Se non sommovessimo quello che inizialmente siamo, resteremmo soffocati da una sorta di barriera.
…
L’uomo, per vivere, deve flettere l’inflessibile. Prima c’è il pericolo di morte davanti alla barriera non ancora infranta. Successivamente il pericolo di morte è rappresentato dal risultato della flessione della barriera, perchè la barriera infranta produce quel divenire delle cose che si chiama appunto nascita e morte.
Da allora l’uomo va alla ricerca del rimedio contro il pericolo del diventare altro
Fra le canzoni, la prediletta di questi mesi e delle ultime notti è:
Davide Van De Sfroos, IL DONO DEL TEMPO:
Ciao, Paolo, ho capito bene? hai fatto tutto? sei a casa e stai bene? Un abbraccio di cuore. gabriella
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carissima , sì. sono stato convocato martedì al reparto di cardiologia dell’ospedale valduce di como. e mi hanno aggiunto 2 stent che dilatano le cononarie. ora gli stent sono tre. da qui il mio racconto biografico (volutamente un po’ criptico): medicina, cure, destino. come sai ho un assistente spirituale di primo valore (emanuele severino) e così ho affrontato bene questi tre giorni. rispetto alla degenza dopo l’infarto del 10 maggio è andata benissimo. ora sta a me adotatre uno stile di vita adatto alla situazione oggettiva. grazie per il tuo gentile messaggio e per la tua bravura nel commentare sul blog. pensa che luciana non è capace e si rifiuta di imparare queste semplicissima operazione. ciao e arrivederci a quando sarà possibile
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