Fabrizio Ursini RICORDA il padre Vasco (1936-2023): “… nella sua vita ha incessantemente cercato una via che lo conducesse ad una maggiore comprensione delle cose visibili ed invisibili …”

Il pensiero di Emanuele Severino nell'ambito del pensiero contemporaneo

… faccio mio il pensiero di un suo caro amico secondo il quale

Vasco nella sua vita ha incessantemente cercato una via che lo conducesse ad una maggiore comprensione delle cose visibili ed invisibili

mai accontentandosi, però, di racconti della condizione esistenziale già confezionati

ma sempre continuando a sottoporli a continua verifica ed ulteriore ponderazione

.……la vita come ricerca.

(RICORDO anche: https://traccesent.com/2023/03/15/caro-paolo-sono-fabrizio-e-sono-costretto-dirti-che-papa-ieri-sera-se-ne-andato/)

View original post

EMANUELE SEVERINO, “il RICORDARE è importante … “,  “Soltanto se qualcosa è eterno può essere ricordato“, un frammento di pensiero di 50 secondi riferito al libro: IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI. Autobiografia, Rizzoli, 2011

Il pensiero di Emanuele Severino nell'ambito del pensiero contemporaneo

In questo frammento Emanuele Severino parla della sua autobiografia IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI, Rizzoli, 2011:

“Soltanto se qualcosa è eterno può essere ricordato“

Sorgente: Emanuele Severino, “il RICORDARE è importante … “ – Antologia del tempo che resta

Il libro cui fa riferimento questo frammento è:

Emanuele Severino, IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI. Autobiografia, Rizzoli, 2011

Emanuele Severino, IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI. Autobiografia, Rizzoli, 2011, con un frammento di VIDEO che spiega il titolo

View original post

“Ogni esser “uomo” è un ricordare . E quindi in ogni uomo il suo ricordare è il suo ricordo eterno degli eterni – dove eterni sono, appunto, sia le cose ricordate, sia il ricordante”, in Emanuele Severino, Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia, Rizzoli, 2011, pagine 136/137

VASCO URSINI, Una filosofia per il tempo che viviamo, Edizioni Nuova Prhomos, 180 pagine, 2021, – dal blog Il pensiero di Emanuele Severino nella sua “regale solitudine” rispetto all’intero pensiero contemporaneo

Sito della casa editrice:

https://www.nuovaprhomos.com/

COLORO CHE INTENDESSERO ACQUISTARE IL SAGGIO DEL PROF. VASCO URSINI CON ESTREMA VELOCITA POSSONO CONTATTARE L’UFFICIO DISTRIBUZIONE DELLA CASA EDITRICE (ore 9-13; 14-16) AL NUMERO TELEFONICO

075 85 50 805

VERRA’ LORO DETTO CHE POSSONO ACQUISTARE IL SAGGIO CON UNA DI QUESTE DUE MODALITA’:

A) TRAMITE PAGAMENTO CONTRASSEGNO AL RICEVIMENTO DEL SAGGIO CON L’AGGIUNTA DI 5 EURO RISPETTO AL SUO COSTO DI 20 EURO;

B) CON BONIFIFICO BANCARIO, USANDO LE COORDINATE CHE VERRANNO COMUNICATE VIA TELEFONO DALLA DISTRIBUZIONE. CON QUESTA MODALITA’ DI PAGAMENTO NON C’E’ NESSUN AUMENTO DEL COSTO DEL SAGGIO.

IL SAGGIO, IN ENTRAMBE LE MODALITA’ SARA’ RICEVUTO DALL’ACQUIRENTE IN 24 ORE

Per i contatti telefonici con la casa editrice vai a:

https://www.nuovaprhomos.com/contatti.html

Indirizzo mail della casa editrice:

stampa@nuovaprhomos.com

«Filastrocca della morte», di Mimmo Mòllica. Dedicata a Gigi Proietti nel giorno della morte

Chissà, io morirò forse domani,
triste e malato o sbranato dai cani?
Forse io me ne andrò senza parlare,
forse danzando, impegnato a ballare?
Magari morirò sotto Natale,
forse per Pasqua oppure a Carnevale?

Forse tra un anno tirerò le cuoia
ucciso dalla fame o dalla noia?

…..

Venga correndo, corra, salti, voli,
però non porti fiori né cannoli,
giacché non siamo antichi né moderni,
noi siamo il tempo, quindi siamo eterni.

vai alla intera poesia

https://parcodeinebrodi.blogspot.com/2020/11/filastrocca-della-morte-di-mimmo-mollica.html

Katia Trinca Colonel RICORDA i passaggi a COMO del pensatore EMANUELE SEVERINO (1929-2020), in Corriere di Como, allegato locale del Corriere della Sera, 25 gennaio 2020

Antologia del TEMPO che resta

kat342

Katia Trinca Colonel

si è laureata in Filosofia all’Università Statale di Milano e si è specializzata in counseling filosofico presso l’Istituto superiore di ricerca e formazione in filosofia, psicologia e psichiatria – ISFiPP – di Torino.

È giornalista culturale per il quotidiano Corriere di Como, allegato locale del Corriere della Sera.

Da sei anni tiene laboratori di filosofia nel Carcere del Bassone di Como e si adopera per la divulgazione della giustizia riparativa.

via Il pensiero di Emanuele Severino nella sua “regale solitudine” rispetto all’intero pensiero contemporaneo – a cura di Vasco Ursini, autore di: Il dilemma verità dell’essere o nichilismo?

View original post

Emanuele Severino (1929-2020)

è vero che, come argomentano i filosofi , esiste l’ETERNO.
Ma in questi momenti quello che viene meno è la SOGGETTIVITA’ di cui ci parla la psicanalisi.
2017-12-29_005612.jpg
ma di certo il PENSIERO continua INTATTO.
E che PENSIERO  !!!!   …
capace di interpretare ogni anfratto della esistenza individuale, sociale, culturale
cropped-11351270_1157164540976306_7200076477902198622_n2.jpg

Gli OBLIVION, in LA BIBBIA RIVEDUTA E (S) CORRETTA, e Emanuele Severino sulla citazione “Creatio est productio rei ex nihilo sui et subjecti ” di Sant’Agostino

cara ​L.
come sai ho molto apprezzato gli OBLIVION di ieri sera perchè hanno saputo “decostruire” con intelligenza letteraria e teatrale la cosiddetta “parola di dio” (trasmessa dai LORO testi: bibbia e vangeli)
al ritorno, in auto ho cercato di dire perchè la loro rappresentazione è davvero “severiniana”
Emanuele Severino spiega con la forza della filosofia che “dio è il primo omicida”
ma io, che non ho una cultura filosofica sufficiente per spiegare questa analisi, faccio ricorso alle sue parole.
Qui trovi un suo testo fondante:
Emanuele Severino sulla citazione “Creatio est productio rei ex nihilo si et subjecti ” di Sant’Agostino – Il pensiero filosofico di EMANUELE SEVERINO

https://emanueleseverino.com/2017/11/12/emanuele-severino-sulla-citazione-creatio-est-productio-rei-ex-nihilo-sui-et-subjecti-di-santagostino/

​Gli OBLIVION lo hanno fatto con la forza della rappresentazione teatrale tesa a far vedere che i cosiddetti sacri testi altro non sono che opere scritte da qualcuno che pretende di essere dio
ciao
e arrivederci a qualche prossimo incontro

Il pensiero di Emanuele Severino nell'ambito del pensiero contemporaneo

Nel mito di Adamo l’uomo vuole “uccidere dio” per impossessarsene.

Ma è altrettanto vero che, PRIMA ANCORA,  dio è il primo omicida, perchè pretende di creare l’uomo dal niente.

Pretendendo di crearlo afferma il principio che l’uomo era il nulla assoluto.

Creatio est productio rei ex nihilo sui et subjecti ” dice Sant’Agostino

Traduco alla buona: “la creazione è produzione della cosa da un precedente niente sia di se stesso che di ogni oggetto“.

La parola “creazione” vuole, dunque, imporre la totale inesistenza dell’ “essere” (e quindi del mondo) prima della sua produzione da parte di dio.

La nozione di creazione pone l’accento sul NULLA del punto di partenza (“ex nihilo“) dell’azione creatrice.

Ecco perchè Emanuele Severino indica che tutte le religioni partecipano delle visioni nichiliste.

Ben prima di Nietzsche

View original post

domenica 25 marzo 2018 sarò a: LAVIA dice Leopardi, SEVERINO lo pensa |al Teatro Franco Parenti di Milano

Al Franco Parenti di Milano una duplice prospettiva per addentrarsi nelle parole di Giacomo Leopardi.

Lavia dice Leopardi, Severino lo pensa

All’interno della ricca e variegata rassegna realizzata al teatro Franco Parenti di Milano, dall’eloquente titolo “Per amore della poesia”, trova posto quest’anno anche il pensatore-poeta che rimane uno dei personaggi più significativi e incisivi del panorama italiano culturale degli ultimi due secoli.

GIACOMO LEOPARDI

Come a valorizzare la vasta portata della sua produzione letteraria, che consta sia di liriche che di riflessioni dal carattere esistenziale, viene offerto un inedito connubio di contributi, quelli di Emanuele Severino e di Gabriele Lavia. L’accoppiata, che abbraccia poesia e filosofia – mai così vicine come in Giacomo Leopardi – ha il vantaggio di proporre una visione un po’ meno parziale di quella così di sovente attribuita, specie in passato, al nostro pensatore. L’appuntamento è per il prossimo 25 marzo.

S’INCOMINCIA FILOSOFANDO

Alle 19.30 sarà il turno del prestigioso filosofo Emanuele Severino per raccontare il suo Leopardi. Egli, peraltro, ne disquisisce con il valore aggiunto delle competenze, che gli derivano dagli studi condotti sull’autore recanatese. Si tratta di analisi e osservazioni sedimentate e ampliate nel corso del tempo e confluite in diversi libri, tra cui “In viaggio con Leopardi” (2015) e “Il nulla e la poesia” (1990).

SI CONCLUDE CORRENDO LA MARATONA SUL POSTO

Alle 21 comincia, con la voce di Gabriele Lavia, la parte forse più emozionale della serata, dedicata all’interpretazione e alla lettura dei testi leopardiani. Il surplus di esperienza sul campo dell’attore milanese, che, con le sue perfomance in vari teatri italiani, ha contribuito, nell’arco di svariati anni, a divulgare la potenza espressiva insita alle stesse parole di Leopardi, arricchisce e rende più maturo questo dialogo “cantato” con il pubblico.

Oltre a questo, Lavia porta con sé, dispiegandolo nel contatto con gli spettatori, un legame di carattere affettivo col poeta:

“Le poesie di Leopardi sono talmente belle e profonde che basta pronunciarne il suono, non ci vuole altro. Da ragazzo volli impararle a memoria, per averle sempre con me. Da quel momento non ho mai smesso di dirle. Per me dire Leopardi a una platea significa vivere una straordinaria ed estenuante esperienza. Anche se per tutto il tempo dello spettacolo rimango praticamente immobile, ripercorrere quei versi e quel pensiero equivale per me a fare una maratona restando fermo sul posto”.

vai a

LAVIA dice Leopardi, SEVERINO lo pensa |al Teatro Franco Parenti di Milano , 25 marzo 2018, da Teatro.it – Il pensiero filosofico di Emanuele Severino

Emanuele Severino, “Mi commuove l’affetto con cui hanno voluto festeggiare e partecipare alla nascita dell’ASES. Desidero esprimere la mia gratitudine ad ognuno di Loro, augurando ogni bene. Con amicizia”, 28 febbraio 2017

Emanuele Severino: Esiste la guerra giusta?, da Il Grillo, 26 aprile 1999 – da Il pensiero filosofico di Emanuele Severino

IL GRILLO (26/4/1999)

EMANUELE SEVERINO

ESISTE LA GUERRA GIUSTA?

Documenti correlati
“Bisogna sapere che polemos [il conflitto] è presente in tutte le cose, che la giustizia è conflitto e che tutto accade necessariamente come frutto di una lotta”.
Eraclito (Frammento 80)

26 APRILE 1999
LICEO CLASSICO “GIANBATTISTA VICO” DI NAPOLI

SEVERINO: Mi chiamo Emanuele Severino; oggi dobbiamo discutere insieme il tema: “Esiste una guerra giusta?”. Adesso vedremo una scheda filmata e poi discuteremo.

Le vicende belliche nella regione dei Balcani hanno ormai del tutto dissolto la convinzione che, dopo il secondo conflitto mondiale, la guerra potesse toccare l’Europa solo a distanza, combattuta in paesi lontani e pensata secondo categorie, capaci sì di accendere gli spiriti, ma che difficilmente toccano la vita di ogni giorno. Ora, con la guerra di nuovo in Europa, questa distanza è stata annullata. I profughi del Kosovo guardano noi italiani e europei per aiuto. Gli arerei che bombardano le città serbe decollano dalle nostre basi N.A.T.O.. La guerra è diventata di nuovo una questione immensamente reale e vicina e, con essa, la difficoltà di affrontarla. Vi è come un abisso che si spalanca di fronte all’idea di pianificare razionalmente attacchi destinati a distruggere città e ad uccidere persone. Come applicare alla guerra i nostri giudizi morali ordinari? L’etica quotidiana, fondata sull’idea del rispetto e della giustizia, sembra come sospesa di fronte alla spaventosa portata del concetto stesso di guerra. Il dovere morale presuppone la vita delle persone a cui si rivolge, mentre nella guerra si tratta di trovare ragioni che giustifichino l’uccisione delle persone. Eppure mai come nelle guerre recenti, nel Golfo e ora in Serbia, le ragioni che sono state portate sono quelle del Diritto Internazionale che sancisce la difesa dei diritti inalienabili della persona. Mai come questo scorcio di fine secolo le guerre sono state combattute con ragioni che vogliono essere morali, di fronte a un torto subito o alla messa a repentaglio della possibilità stessa della libertà e dell’integrità fisica delle persone. Ma quale etica può consentirci di affrontare la follia della guerra?

STUDENTESSA: A parer Suo, può esistere una guerra giusta?

SEVERINO: Per rispondere rapidamente, così come Lei ha posto la domanda: “No, non esiste una guerra giusta”. Però dobbiamo chiederci che cosa può significare questa domanda. Lei sa che cos’è giustizia? Sappiamo che cos’è giustizia? Se vogliamo procedere con un po’ di ragionamento giustificato, penso che ci si debba innanzi tutto chiedere che cos’è giustizia. A Loro che sono giovani, vorrei dare questo suggerimento: penso che siamo fatti tutti della stessa pasta, di fronte a certe scene tutti proviamo disgusto, orrore. La guerra ci fa orrore. Ecco, direi che uno degli insegnamenti maggiori per i giovani è quello, certamente, di essere fatti in questo modo, per cui provano orrore per la vergogna della guerra, però attenzione a non fidarsi del sentimento d’orrore, perché – e chiudo subito questa prima parte di risposta – il disgusto per la guerra è un qualche cosa che c’è oggi, ma non c’era ieri, non c’è stato tante volte nel corso della storia dell’uomo. “Ieri”, dico “ieri” tra virgolette, per esempio si provava disgusto per gli ebrei. Oggi questo disgusto, fortunatamente, nel nostro tipo di società, è scemato. Ma il disgusto è qualche cosa che ora c’è, ora non c’è. Il sentimento di deprecazione ora c’è, ora non c’è. Quindi l’invito è di provare a ragionare. E ragionare vuol dire innanzi tutto chiedersi che cos’è giustizia. Io penso che la mia risposta potrà concretarsi con le altre domande, altrimenti faccio una chiacchierata troppo lunga.

….

segue

VAI A:

Sorgente: Emanuele Severino: Esiste la guerra giusta?

perchè FARE MEMORIA? … perchè il RICORDARE E’ IMPORTANTE (Emanuele Severino). Video “ritagliato” da una trasmissione televisiva sul libro: Emanuele Severino, Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia, Rizzoli, 2011

vai ai post su Il mio ricordo degli eterni:

https://traccesent.com/?s=Il+mio+ricordo+degli+eterni

i saluti di Vasco Ursini a EMANUELE SEVERINO, 30 novembre 2015

Caro Paolo,
un’ora fa ho parlato con Emanuele e gli ho chiesto se aveva recepito il mio saluto portato da te.
Mi ha risposto di sì e mi ha chiesto di te. Io ti ho presentato come meriti.
Lui si è meravigliato che già ieri notte, dalle 00,27 alle 3,17. ho potuto ascoltare, grazie alla tua registrazione, gli interventi degli oratori al teatro Parenti di Milano.
L’ho trovato stanchissimo per il fatto di essere tornato a casa versola una di ieri notte, di essere andato la mattina alle 8 a far lezione al San Raffaele di Milano e di essere tornato a casa oggi intorno alle 13,00. Pensa Paolo, lui ha 86 anni!
Grazie ancora di tutto, caro Paolo. Un affettuoso abbraccio.
Vasco

Emanuele Severino parla della strage di Brescia: “«Era in atto una lotta all’ultimo sangue tra le democrazie capitalistiche occidentali e il socialismo reale, da Bresciaoggi.it

L’articolo di Emanuele Severino, pubblicato da «Bresciaoggi» nei giorni immediatamente successivi alla strage di piazza Loggia, rimane a distanza di quarantuno anni «di incredibile attualità, lucidamente onesto ed estremamente coraggioso». 

Il giudizio dato da Emilio Del Bono sul pezzo, datato primo giugno 1974, è un riferimento all’immediata individuazione da parte del filosofo, oggi ottantaseienne, della matrice fascista dell’attentato. Il sindaco, intervenuto alla presentazione di un libretto stampato dai tipi di Morcelliana, meritevoli di aver riproposto il famigerato articolo, accompagnato da un’intervista rilasciata da Severino al curatore del piccolo volume (Ilario Bertoletti), ha definito l’iniziativa editoriale «un’offerta di riflessione per tutta la nostra comunità». 

tutto l’articolo qui:

Bresciaoggi.it – Notizie, Cronaca, Sport, Cultura su Brescia e Provincia.

A 41 anni dall’attentato fascista che sconvolse la nostra città, oggi alle ore 18 il Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia ospiterà una conversazione fra il teologo Rosino Gibellini, il banchiere Giovanni Bazoli ed Emanuele Severino, a partire dalla pubblicazione del volumetto del filosofo bresciano «Piazza della Loggia. Una strage politica» (48 pagine, 6 euro), che la casa editrice Morcelliana manda in libreria in questi giorni per la curatela di Ilario Bertoletti.

Emanuele Severino interviene al convegno “I nemici della conoscenza: i saperi di fronte al relativismo”, tenutosi a Modena il 24 ottobre 2008

Il professor Emanuele Severino intervene al convegno “I nemici della conoscenza: i saperi di fronte al relativismo”, tenutosi a Modena il 24 ottobre 2008, nella ricorrenza del ventesnimo anniversario dalla fondazione dell’Istituto Filosofico Studi Tomistici. Titolo dell’intervento: “I nemici della filosofia”

begli INCONTRI INTERSOGGETTIVI su facebook: "Volevo chiedere un consiglio: io sono un medico, so poco di filosofia.Ma adoro Severino; vorrei studiarlo: da dove cominciare?da quali opere?" …

Antologia del TEMPO che resta

Gentile dott Ferrario.
So che è un estimatore, come me, del prof Severino.
Volevo chiedere un consiglio: io sono un medico, so poco di filosofia.Ma adoro Severino; vorrei studiarlo: da dove cominciare?da quali opere?
e poi…so che molti libri sono stati pubblicati sul pensiero di E.S., ce ne è uno fra questi che può essere considerato introduttivo e propedeutico o esemplificativo?cioè qualcosa che aiuti a capire Severino e non un libro di “critica” intorno al suo pensiero?
grazie, con viva cordialità …
RISPONDO:
gentile andrea, sono davvero FELICE che un medico si interessi a emanuele severino. sono certo che le servirà per tutta la sua vita professionale fare i suoi personali pensieri sulla filosofia di severino. volevo anche dirle che pure io non sono uno specialista di filosofia. ho fatto altri studi ed altro lavoro nella mia vita. dunque siamo del tutto uguali. allora le consiglio di cominciare con la…

View original post 214 altre parole

Emanuele Severino: “il ricordare è importante”

Occorre cliccare sul triangolo bianco per vedere e sentire

In questo frammento Emanuele Severino parla della sua autobiografia IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI, Rizzoli, 2011

Soltanto se qualcosa è eterno può essere ricordato

 

Qui una mia presentazione del libro Il mio ricordo degli eterni:

http://antemp.wordpress.com/2012/06/03/conversare-su-il-mio-ricordo-degli-eterni-attraverso-la-voce-di-emanuele-severino-incontro-con-paolo-ferrario-como-6-giugno-2012/

Sono a casa, al riparo, e respiro. Ogni vivente dotato della capacità di pensare e pensarsi sta sulla Terra errando fra Tempo, Luogo, Eros, Polis e Destino. Propiziano: Emanuele Severino e Davide van De Sfroos, Como 2-5 settembre 2014

ogni vivente

dotato della capacità

di pensare e pensarsi

sta sulla Terra

errando fra

Tempo,

Luogo,

Eros,

Polis

e Destino

 

E’ venerdì, giorno di dimissione dall’ospedale.

Luogo.

Ritorno a casa attraversando, piano, piano, la bellissima Como: si fa un percorso di storia romana, di medioevo, di architettura razionalista

Attraversare (piano, piano) Como significa camminare su 2000 anni di storia.

Eros è attualizzato dai nostri gatti (due gatte e un gatto) e dalla telefonata trepidante di Luciana. E poi alle 18 da lei stessa, perchè così vogliono le regole del lavoro

Sono a casa, al riparo.

La Techne medica ha svolto al meglio i suoi compiti: diagnosi e trattamento cardiologico validati sul piano delle procedure e delle abilità tecniche dei medici; assistenza sociosanitaria di buona qualità relazionale; consolidati trattamenti farmacologici

Sarò vivo, nel Tempo che resta, grazie ai successi della tecnica:

3 stent ad allargare le coronarie,

farmaci quotidiani per rendere fluido il sangue.

Mi sento grato a questo muscolo interno al torace che batte, batte, batte nonostante le staffilate che ha preso il 10 maggio.

Occorrerà, dunque Respirare:

Ora si tratta di continuare a vivere adottando gli stili di vita adatti alla situazione oggettiva.

Miei compagni di queste giornate e di queste notti sono stati alcuni libri di Emanuele Severino e alcune canzoni. Ricordo la splendida lezione: Nichilismo e destino, Book editore 2012, dove si legge:

“Noi cominciamo a vivere respirando, muovendo gli arti e il pensiero. Se non sommovessimo quello che inizialmente siamo, resteremmo soffocati da una sorta di barriera.

L’uomo, per vivere, deve flettere l’inflessibile. Prima c’è il pericolo di morte davanti alla barriera non ancora infranta. Successivamente il pericolo di morte è rappresentato dal risultato della flessione della barriera, perchè la barriera infranta produce quel divenire delle cose che si chiama appunto nascita e morte.

Da allora l’uomo va alla ricerca del rimedio contro il pericolo del diventare altro

Fra le canzoni, la prediletta di questi mesi e delle ultime notti è:

Davide Van De Sfroos, IL DONO DEL TEMPO:

 

Emanuele Severino su alcuni concetti per i quali ha elaborato l’immagine della LEGNA E LA CENERE, 1972, 1983, 1989, 1995, 1999, 2001. Scheda di studio a cura di Paolo Ferrario, 29 luglio 2014

Antologia del TEMPO che resta

PREMESSE (per punti chiave e per tentativo di comprensione):

  • Essenza del nichilismo (1972)
    • La storia della filosofia occidentale è la vicenda dell’alterazione e quindi della dimenticanza del senso dell’essere, inizialmente intravisto dal più antico pensiero dei greci [Parmenide].
    • Parmenide 1. L’essere è uno; 2. L’essere è eterno; 3. L’essere è continuo; 4. L’essere è indivisibile e non composto di parti; 5. L’essere è immobile; 6. L’essere non è soggetto a nascita o corruzione.
    • E in questa vicenda la storia della metafisica è il luogo ove l’alterazione e la dimenticanza si fanno più difficili a scoprirsi: proprio perché la metafisica si propone esplicitamente di svelare l’autentico senso dell’essere, e quindi richiama ed esaurisce l’attenzione sulle plausibilità con cui il senso alterato si impone.

  •  La strada (1983)
    • la follia estrema è la persuasione che le cose – cioè gli enti, i non-niente- siano niente
    • “Ente” (“essente”) significa “ciò che è”
    • il…

View original post 1.325 altre parole

… Lasciandoci alle spalle il dolore e la morte, quella luce mostrerà all’infinito una Gioia sempre più infinita …, Emanuele Severino, in IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI, Rizzoli, 2011, p. 11

Insieme a tutti i miei morti – e insieme a tutti i morti – mi aspetta. I nostri morti ci aspettano. Ora sono degli Dèi. Per ora stanno fermi nella luce. Come le stelle fisse del cielo.

Poi, quando la vicenda terrena dell’uomo sarà giunta al proprio compimento, sarà necessario che ognuno faccia esperienza di tutte le esperienze altrui e che in ognuno appaia la Gioia infinita che ognuno è nel profondo. Essa oltrepassa ogni dolore sperimentato dall’uomo.

Siamo destinati a una Gioia infinitamente più intensa  di quelle che le religioni e le sapienze di questo mondo permettono

E non riposeremo “in pace”. In pace riposano i cadaveri. Lasciandoci alle spalle il dolore e la morte, quella luce mostrerà all’infinito una Gioia sempre più infinita

 

in Emanuele Severino, IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI, Rizzoli, 2011, P. 11

Emanuele Severino: “si E’ a casa”

Un altro amico, e fraterno, se ne è andato.

Dove?

Ognuno di noi abita una «casa» , chiamiamola così. Attorno, a perdita d’occhio, la brughiera. Il fuoco è acceso, la tavola imbandita. Ma capita, guardando verso la finestra, che il vento ci faccia credere di trovarci là fuori — e ci si dimentichi di dove siamo davvero.

Si è «a casa».

Sin da prima dell’inizio dei tempi. Ci rimarremo in eterno; la casa sarà sempre più accogliente. E invece crediamo di vivere nella terra inospitale che ci ha ghermito col vento. 

Stando là fuori diciamo: «Ecco il mondo; questa è la vita che ci è toccata». Ci crediamo mortali. Ma quando si muore non si va da qualche parte. Ci si risveglia accanto al fuoco. Non più ingannati dal vento. Né intimoriti delle ombre e dal gelo della brughiera.

Una povera favola? Non direi; ma una metafora sì: dello Spettacolo che da gran tempo tento di indicare. (Il tentativo è delle parole, non di ciò che esse indicano).

da Emanuele Severino L’uomo in debito cerca la libertà, Corriere della sera 13 gennaio 2014

 

DSCN6972 (FILEminimizer)

LEGNA E CENERE: l’apparire dell’esser sè di Emanuele Severino nella tavernetta con il camino acceso | da COATESA SUL LARIO … e dintorni

IMG_1594

 

disegno di Nanà Dalla Porta in:

GALIMBERTI UMBERTO, MERLINI IRENE, PETRUCCELLI MARIA LUISA, PERCHÉ? 100

“cacciare il dolore con verità”, Eschilo, tradotto da Emanuele Severino

da l’Inno a Zeus, che sta al centro del primo canto intorno all’ara, nell’AGAMENNONE di Eschilo, nella traduzione di Emanuele Severino in Interpretazione e traduzione dell’Orestea di Eschilo, Rizzoli, 1985

agam

IMG_1408

IMG_1409

IMG_1410

eschilo375 eschilo376 eschilo377

da Emanuele Severino, IL GIOGO, alle origini della  ragione: Eschilo, Adelphi, 1989

alle origini della parola FESTA, partendo da Emanuele Severino e passando attraverso Emile Benveniste, Franco Rendich, Giovanni Semerano, 3 aprile 2013

Sono partito da questo estratto da una lezione di Emanuele Severino sulla parola FESTA:

Il dizionario etimologico dice “giorno di riposo“, dal latino FESTUS, alla cui radice sentiamo FES

Ma Severino ci indica di ricercare “gruppi di significati”.

Seguiamoli.

1. le radici DHE o anche DHES che portano a “luce”

Emile Benveniste nel suo VOCABOLARIO DELLE ISTITUZIONI INDOEUROPEE (Einaudi 1976, prima edizione francese 1969) ritiene che le radici originarie indoeuropee siano:

DHA (S) e BHAS

che rimandano alla “luce divina”

benvenistedhe221

Franco Rendich ci dice che la consonante d significava “luce” e che

dalla radice di

da intendere come “moto continuo” [i] della luce [d],

derivò il corrispondente sanscrito di, didyati “brillare”, “splendere)

DHA significava “portare il fuoco”

benvenis2223

“parola divina” rappresentano lo stesso evento mistico anche secondo la Qabbalah ebraica”

Le sequenze di significati trovati da Rendich sono:

dal sanscrito BHAS, “splendere, essere luminoso”

al greco PHAS, da cui PHAOS, “luce”

al latino FAS, che “mostra la luce” e che porta a FESTUS 

bhas224

dha225

2. Ancora sulla radice DHA che attraverso DHE,  arriva a  felix, felice

Secondo Rendich (ripreso da Severino)

DHA è anche “che porta energia”,  “poppare”,  “succhiare”

DHA diventa DHE

poi THE in greco

da cui il greco Thele, “capezzolo”, “mammella”

fino al latino fe, che porta a  felix, “che ha avuto un buon rapporto con il seno materno”, “felice”

thele226

3. arrivando a  THEORIA

Il sanscrito DHI diventa in greco THE che dà origine a parole come:

THEOS

theOS228

THESPHATOS, “enunciato da un dio”, “fissato da una decisione divina”, “stabilito dagli dei”

THEORIA, come “contemplazione, meditazione” e, nella lezione di severino, “contemplazione festiva”

theoria227

————————————————————————————————————–

Bibliografia:

 

Emanuele Severino, APPARENZA, REALTA’ E L’ISOLAMENTO DELLA TERRA, rassegna “Abitatori del Tempo”, Monza 8 febbraio 2013

E’ affidata ad Emanuele Severino – filosofo tra i più noti in Italia ed intellettuale pubblico – l’apertura della nona edizione della rassegna “Abitatori del Tempo“, il ciclo itinerante di incontri con i più grandi filosofi e pensatori contemporanei, tutti dedicati alla riflessione sull’oggi, per offrire “una maggiore consapevolezza del tempo che abitiamo”

abitatori2013103

Intitolata quest’anno al tema “Apparenza e Realtà” la rassegna

si aprirà venerdì 8 febbraio 2013 al teatro Manzoni di Monza – ore 21, ingresso gratuito –

con l’ intervento del prof. Emanuele Severino dal titolo “L’isolamento della terra“ 

da   Monza e Brianza

  • Audio della presentazione:

     

  • Audio della Lezione magistrale di Emanuele Severino
  • Audio della risposta su Parmenide 

     


Lezione magistrale, prima ora:

gli ultimi 20 minuti della lezione:

MOV003

MOV003

Associo ai contenuti della lezione questa pagina tratta da Emanuele Severino, LA MORTE E LA TERRA, Adelphi, 2011, pag. 188- 189

mortee terra104mortee terra105

Un ricordo della serata in fotografia:

il professor Fabio Botto, l’amico dottore in scienze pedagogiche Maurizio Fratea e il professor Emanuele Severino

severino-fratea-botto

caro maurizio 

anche per me ieri sera è stato un grande piacere incontrarti

questa fotografia è BELLISSIMA !!!
mi spiace di essere andato via alle 11 e 10, ma avevo un treno alle 11 e 25. comunque è stato un ritorno pieno di pensieri legati alla lezione (realtà , apparenza, terra, verità, uomo, pensiero arcaico, miti, presente,  passato, scienza ….)
ho perso l’occasione di essere immortalato in una fotografia con emanuele severino!
tuttavia questa vostra fotografia “fa memoria” ancora di più. 
ci sei tu, con il tuo coraggio e la tua forza di “essente”, c’è il tuo amico che fa con tanta passione il suo lavoro culturale  e c’è questo straordinario interprete filosofico della nostra appartenenza alla “terra isolata dal destino”. 
oggi metto sul mio blog filosofico video e audio della lezione di ieri sera e ti darò qualche suggerimento su come accostare la architettura del pensiero severiniano
mi autorizzi a pubblicare anche questa “eterna” fotografia?
un caro saluto
e a rileggerci

Paolo

da  Emanuele Severino, APPARENZA, REALTA’ E L’ISOLAMENTO DELLA TERRA, rassegna “Abitatori del Tempo”, Monza 8 febbraio 2013 | Antologia del Tempo che resta.

in un piovoso pomeriggio a Lecco per il Premio Alessandro Manzoni a Emanuele Severino e a Boris Pahor, 26 ottobre 2012

Leggendo le velate critiche della stampa locale (in particolare resegoneonline, probabilmente influenzato dalle gerarchie cattoliche ) cresce il mio apprezzamento per la giuria che ha assegnato il premio ad Emanuele Severino.

Inoltre la giornata, che ho vissuto personalmente, è stata particolarmente toccante per il racconto della esperienza biografica e storiche di Boris Pahor, che ha parlato delle persecuzione subita dagli sloveni e su cui da poco si sta sollevando il telo della dimenticanza.

Ho registrato i vari interventi dell’indimenticabile pomeriggio

1 la motivazione per il premio a Emanuele Severino: 1MotivazioniPremioSeverino

2. Emanuele Severino sul SACRO: 2SeverinoSacro26ott12

3. Lettura di Boris Pahor da Figlio di nessuno, Rizzoli 2012: 3PahorLettura1

4. Motivazioni per i premio a Boris Pahor: 4motivazioniupremiopahor

5. Seconda lettura di Boris Pahor: 5PahorLettura2

6. Intervento di Boris Pahor: 6PahorIntervento1

7. Cristina Battocletti, che ha raccolto la testimonoianza di Pahor: 7BattoclettiPahor

8. Paolo racconta l’emozionante pomeriggio a Lecco: 8Paolo26Ottobre12

da Premio Alessandro Manzoni a Emanuele Severino e Boris Pahor, Lecco 26 ottobre 2012 « Antologia del Tempo che resta.

in un piovoso pomeriggio a Lecco per il Premio Alessandro Manzoni a Emanuele Severino e a Boris Pahor, 26 ottobre 2012

Leggendo le velate critiche della stampa locale (in particolare resegoneonline, probabilmente influenzato dalle gerarchie cattoliche ) cresce il mio apprezzamento per la giuria che ha assegnato il premio ad Emanuele Severino.

Inoltre la giornata, che ho vissuto personalmente, è stata particolarmente toccante per il racconto della esperienza biografica e storiche di Boris Pahor, che ha parlato delle persecuzione subita dagli sloveni e su cui da poco si sta sollevando il telo della dimenticanza.

Ho registrato i vari interventi dell’indimenticabile pomeriggio

1 la motivazione per il premio a Emanuele Severino: 1MotivazioniPremioSeverino

2. Emanuele Severino sul SACRO: 2SeverinoSacro26ott12

3. Lettura di Boris Pahor da Figlio di nessuno, Rizzoli 2012: 3PahorLettura1

4. Motivazioni per i premio a Boris Pahor: 4motivazioniupremiopahor

5. Seconda lettura di Boris Pahor: 5PahorLettura2

6. Intervento di Boris Pahor: 6PahorIntervento1

7. Cristina Battocletti, che ha raccolto la testimonoianza di Pahor: 7BattoclettiPahor

8. Paolo racconta l’emozionante pomeriggio a Lecco: 8Paolo26Ottobre12

da Premio Alessandro Manzoni a Emanuele Severino e Boris Pahor, Lecco 26 ottobre 2012 « Antologia del Tempo che resta.

Nicola Gardini apre lo sguardo sui CANTI di Giacomo Leopardi, in Per una biblioteca indispensabile, cinquantadue classici della letteratura italiana, Einaudi, 2011, lettura audio

Nicola Gardini apre lo sguardo sui CANTI di Giacomo Leopardi, in Per una biblioteca indispensabile, cinquantadue classici della letteratura italiana, Einaudi, 2011:

Luciana Quaia presenta a Fahrenheit di Radio Tre il libro: Intime erranze, il familiare curante, l’Alzheimer, la resilienza autobiografica, editore NodoLibri edizioni, Como

Luciana Quaia presenta a Fahrenheit di Radio Tre il libro:

Intime erranze, il familiare curante, l’Alzheimer, la resilienza autobiografica, editore NodoLibri edizioni, Como

Nella intervista Gerardo Monizza, delle edizioni NODOLIBRI  presenta la manifestazione Fiera del Libro, al suo sessantesimo anno, che si svolge a Como, in Piazza Cavour

Per la scheda editoriale e l’acquisto via internet vai a: http://www.nodolibri.it/libro.php?lid=232

Per l’acquisto mediante uffici postali vai alla cedola cartacea: http://polser.files.wordpress.com/2012/07/cedola-02.pdf

Emanuele Severino commenta il SECRETUM di Francesco Petrarca, da Radio 3 Suite, 2004, Audio di cinque ore, da Antologia del Tempo che resta

vai a: Emanuele Severino commenta il SECRETUM di Francesco Petrarca, da Radio 3 Suite, 2004, Audio di cinque ore « Antologia del Tempo che resta.

Emanuele Severino, la nascita della filosofia

La Nascita della Filosofia – Severino Emanuele

di cULTURAL cHANNEL

 Riproduci tutto

 

  1. 1Miniatura13:54Guarda più tardiGUARDATO [1di7] Severino – La Nascita della Filosofia -caffè filosoficodi CranioPassannante 10230 visualizzazioni
  2. 2Miniatura13:46Guarda più tardi[2di7] Severino – La Nascita della Filosofia -caffè filosoficodi CranioPassannante 5433 visualizzazioni
  3. 3Miniatura13:06Guarda più tardi[3di7] Severino – La Nascita della Filosofia -caffè filosoficodi CranioPassannante 4139 visualizzazioni
  4. 4Miniatura11:36Guarda più tardi[4di7] Severino – La Nascita della Filosofia -caffè filosoficodi CranioPassannante 3765 visualizzazioni
  5. 5Miniatura10:38Guarda più tardi[5di7] Severino – La Nascita della Filosofia -caffè filosoficodi CranioPassannante 3156 visualizzazioni
  6. 6Miniatura13:02Guarda più tardi[6di7] Severino – La Nascita della Filosofia -caffè filosoficodi CranioPassannante 2726 visualizzazioni
  7. 7Miniatura14:51Guarda più tardi[7di7] Severino – La Nascita della Filosofia -caffè filosoficodi CranioPassannante 2920 visualizzazioni

La Nascita della Filosofia – Severino Emanuele – YouTube.

Emanuele Severino, IL PROGRESSO E LA TECNICA, incontro con Paolo Corsini e Riccardo Terzi organizzato dalla Cgil SPI Nazionale e Cgil SPI di Brescia, 18 GIUGNO 2012, Camera di Commercio, “Il Ridotto” Via Einaudi, 23 – Brescia. Audio delle relazioni

Spi Cgil Nazionale e Spi Cgil Brescia promuovono:

incontro con il prof.

Emanuele Severino

IL PROGRESSO E LA TECNICA

18 GIUGNO 2012

Camera di Commercio, “Il Ridotto”

Via Einaudi, 23 – Brescia


Ne discutono:

Riccardo Terzi, Segretario nazionale SPI CGIL

Prof. Paolo Corsini, storico


Presiede Ernesto Cadenelli, Segretario generale Spi Cgil Brescia 

da SPI CGIL BRESCIA

REGISTRAZIONI AUDIO:

Conversare su IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI attraverso la voce di EMANUELE SEVERINO, incontro in casa di amici “riflessivi” con Paolo Ferrario, Como 6 Giugno 2012, ore 21. Dispensa e Audio

Conversare su

IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI

attraverso la voce di EMANUELE SEVERINO

incontro con Paolo Ferrario, Como 6 Giugno 2012

A dimostrazione dei temi trattati oggi da Emanuele Severino alla luce del primo pensiero filosofico basta scorrere i titoli del libro

LA BILANCIA, pensieri del nostro tempo, Rizzoli Bur, 1992/2011:

  • tramonto del marxismo
  • bipolarismo
  • imprenditori e globalizzazione
  • le capacità di previsione in tempi incerti
  • il disarmo
  • l’europa e l’europeismo
  • guerra del golfo
  • democrazie e capitalismo
  • droga
  • pena di morte
  • eutanasia
  • pace e guerra
  • le paure e la paura
  • giustizia
  • nichilismo e scienza
  • mezzi e fini dentro l’Occidente

Riprendiamo la questione del “cos’è la filosofia” (trattata già nel primo incontro) attraverso il metodo dell’analisi etimologica che è strutturante nelle scalette argomentative di Severino:

C’è anche il problema della obiettiva difficoltà dei temi e delle mappe cognitive necessarie ad affrontarli. Per nostra fortuna da una decina d’anni Severino ha avviato una generosa opera di “semplificazione” che passa soprattutto attraverso la partecipazione a convegni, le lezioni didattiche nei cinema e nelle piazze, gli articoli sul Corriere della Sera:

La conversazione sul tema degli ETERNI parte dalle domande fondamentali che ogni individuo si pone quando diventa autoriflessivo.

Per questo ascoltiamo due audio:

Un ulteriore passaggio avviene attraverso la lettura di una parte cruciale del SIMPOSIO di Platone

Per accostare la sequenza: Tutto, Essere, Nulla

occorre partire da Parmenide:

e leggiamo qui quale interpretazione ne dà Severino:

A corredo del precedente testo, cominciamo a tracciare a grandi linee il tema del “perchè le cose sono eterne” e del Tempo, attraverso un audio: 5.Sev-Eterni e Nulla

Una parziale linea di comprensione (parziale per noi “dilettanti” della filosofia) è  il tema del “Ricordo” e del “Ricordare”.

Ascoltiamolo dalla voce diretta di Severino:

Percorriamo alcune pagine di IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI, Rizzoli 2011

  • il primo ricordo: sotto il tavolo
  • il fratello Giuseppe
  • il ginnasio e il liceo
  • la musica
  • la casa della nonna
  • la moglie Esterina
  • la storia di professore universitario

Il racconto autobiografico si intreccia con i grandi temi evocati, e in particolare quello della follia essenziale che “si esprime nella persuasione che le cose escono e ritornano nel niente”

Amplifichiamo la riflessione ancora attraverso un audio:

  • …. non dovrà accadere la messa in questione di quella che sembra la evidenza di tutte le evidenze …: Eterno-Sole-Severino

La discussione si dipana su vari livelli, ciascuno molto personale e filtrato dalla propria esperienza  e dai propri vissuti.

Concludiamo la serata con queste potenti parole pronunciate da Emanuele Severino in una lezione tenuta a Monza:

da: Conversare su IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI attraverso la voce di EMANUELE SEVERINO, incontro in casa di amici “riflessivi” con Paolo Ferrario, Como 6 Giugno 2012, ore 21. Dispensa e Audio « Antologia del Tempo che resta.

Conversare su IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI attraverso la voce di EMANUELE SEVERINO, incontro in casa di amici “riflessivi” con Paolo Ferrario, Como 6 Giugno 2012, ore 21. Dispensa e Audio

Conversare su

IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI

attraverso la voce di EMANUELE SEVERINO

incontro con Paolo Ferrario, Como 6 Giugno 2012

A dimostrazione dei temi trattati oggi da Emanuele Severino alla luce del primo pensiero filosofico basta scorrere i titoli del libro

LA BILANCIA, pensieri del nostro tempo, Rizzoli Bur, 1992/2011:

  • tramonto del marxismo
  • bipolarismo
  • imprenditori e globalizzazione
  • le capacità di previsione in tempi incerti
  • il disarmo
  • l’europa e l’europeismo
  • guerra del golfo
  • democrazie e capitalismo
  • droga
  • pena di morte
  • eutanasia
  • pace e guerra
  • le paure e la paura
  • giustizia
  • nichilismo e scienza
  • mezzi e fini dentro l’Occidente

Riprendiamo la questione del “cos’è la filosofia” (trattata già nel primo incontro) attraverso il metodo dell’analisi etimologica che è strutturante nelle scalette argomentative di Severino:

C’è anche il problema della obiettiva difficoltà dei temi e delle mappe cognitive necessarie ad affrontarli. Per nostra fortuna da una decina d’anni Severino ha avviato una generosa opera di “semplificazione” che passa soprattutto attraverso la partecipazione a convegni, le lezioni didattiche nei cinema e nelle piazze, gli articoli sul Corriere della Sera:

La conversazione sul tema degli ETERNI parte dalle domande fondamentali che ogni individuo si pone quando diventa autoriflessivo.

Per questo ascoltiamo due audio:

Un ulteriore passaggio avviene attraverso la lettura di una parte cruciale del SIMPOSIO di Platone

Per accostare la sequenza: Tutto, Essere, Nulla

occorre partire da Parmenide:

e leggiamo qui quale interpretazione ne dà Severino:

A corredo del precedente testo, cominciamo a tracciare a grandi linee il tema del “perchè le cose sono eterne” e del Tempo, attraverso un audio: 5.Sev-Eterni e Nulla

Una parziale linea di comprensione (parziale per noi “dilettanti” della filosofia) è  il tema del “Ricordo” e del “Ricordare”.

Ascoltiamolo dalla voce diretta di Severino:

Percorriamo alcune pagine di IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI, Rizzoli 2011

  • il primo ricordo: sotto il tavolo
  • il fratello Giuseppe
  • il ginnasio e il liceo
  • la musica
  • la casa della nonna
  • la moglie Esterina
  • la storia di professore universitario

Il racconto autobiografico si intreccia con i grandi temi evocati, e in particolare quello della follia essenziale che “si esprime nella persuasione che le cose escono e ritornano nel niente”

Amplifichiamo la riflessione ancora attraverso un audio:

  • …. non dovrà accadere la messa in questione di quella che sembra la evidenza di tutte le evidenze …: Eterno-Sole-Severino

La discussione si dipana su vari livelli, ciascuno molto personale e filtrato dalla propria esperienza  e dai propri vissuti.

Concludiamo la serata con queste potenti parole pronunciate da Emanuele Severino in una lezione tenuta a Monza:

Camminando per Venezia in occasione del Convegno IL DESTINO DELL’ESSERE, dialogo con (e intorno al pensiero di) EMANUELE SEVERINO, 28 e 29 maggio 2012. L’Hotel Dalla Mora e gli altri di San Pantalon

TRACCE e SENTIERI

in Hotel Bella Mora:

gli altri alloggi in San Pantalon:

Ritorno al Dalla Mora: ponte dei Vinanti


Verso Campo Santa Margherita:

View original post

IL DESTINO DELL’ESSERE, dialogo con (e intorno al pensiero di) EMANUELE SEVERINO, Venezia, Università Ca’ Foscari, Ca’ Dolfin, aula magna Silvio Trentin, 29 e 30 maggio 2012. registrazione delle RELAZIONI

Locandina del Convegno

Le relazioni:

introduzione di Luigi Perissonotto: DM450363

introduzione di Luigi Ruggiu: DM450364

Prima sessione, introduzione di Mario Ruggenini: DM450365

Relazione di MAURO VISENTIN, IMMUTABILE/MUTEVOLE: L’ESSERE NELL’APPARIRE DELL’ENTE 4-DM450366

Relazione di LEONARDO MESSINESE, SEVERINO E LA METAFISICA  DM450367

Seconda sessione, introduzione di Lucio Cortella DM450368


Relazione di PAOLO PAGANI, NOTE SULLA MODALITA’ DELL’ESSERE DM450369

Relazione di GIORGIO BRIANESE, “SENTIAMO E SPERIMENTIAMO DI ESSERE ETERNI”: SEVERINO INTERPRETE DI SPINOZA   DM450370

Relazione di DAVIDE SPANIO, ANTICIPARE IL NIENTE, INTORNO ALLA LETTURA SEVERINIANA DI GENTILE  DM450371

intervento di Giulio Goggi DM450372

Terza sessione, introduzione di Carmelo Vigna DM450373

Relazione di ENRICO BERTI, SEVERINO E ARISTOTELE DM450374

Relazione di PIETRO BARCELLONA, GLI ABITATORI DEL TEMPO. LA TECNICA E LA STORIA NEL PENSIERO DI SEVERINO DM450375

Quarta sessione, introduzione di Luigi Vero Tarca DM450377

Relazione di NATALINO IRTI, DIRITTO POSITIVO E NORMATIVITA’ DELLA TECNICA DM450378

Relazione di VINCENZO VITIELLO, TAUTA AEI. LA LOGICA DELL’INERENZA DI EMANUELE SEVERINO  DM450379

Quarta sessione: DIALOGO CON EMANUELE SEVERINO, introduzione di Luigi Perissinotto DM450380

Gli appunti:

IL DESTINO DELL’ESSERE, dialogo con (e intorno al pensiero di) EMANUELE SEVERINO, Venezia, Università Ca’ Foscari, Ca’ Dolfin, aula magna Silvio Trentin, 29 e 30 maggio 2012. registrazione delle RELAZIONI

Locandina del Convegno

Le relazioni:

introduzione di Luigi Perissonotto: DM450363

introduzione di Luigi Ruggiu: DM450364

Prima sessione, introduzione di Mario Ruggenini: DM450365

Relazione di MAURO VISENTIN, IMMUTABILE/MUTEVOLE: L’ESSERE NELL’APPARIRE DELL’ENTE DM450367

Relazione di LEONARDO MESSINESE, SEVERINO E LA METAFISICA  DM450367

Seconda sessione, introduzione di Lucio Cortella DM450368


Relazione di PAOLO PAGANI, NOTE SULLA MODALITA’ DELL’ESSERE DM450369

Relazione di GIORGIO BRIANESE, “SENTIAMO E SPERIMENTIAMO DI ESSERE ETERNI”: SEVERINO INTERPRETE DI SPINOZA   DM450370

Relazione di DAVIDE SPANIO, ANTICIPARE IL NIENTE, INTORNO ALLA LETTURA SEVERINIANA DI GENTILE  DM450371

intervento di Giulio Goggi DM450372

Terza sessione, introduzione di Carmelo Vigna DM450373

Relazione di ENRICO BERTI, SEVERINO E ARISTOTELE DM450374

Relazione di PIETRO BARCELLONA, GLI ABITATORI DEL TEMPO. LA TECNICA E LA STORIA NEL PENSIERO DI SEVERINO DM450375

Quarta sessione, introduzione di Luigi Vero Tarca DM450377

Relazione di NATALINO IRTI, DIRITTO POSITIVO E NORMATIVITA’ DELLA TECNICA DM450378

Relazione di VINCENZO VITIELLO, TAUTA AEI. LA LOGICA DELL’INERENZA DI EMANUELE SEVERINO  DM450379

Quarta sessione: DIALOGO CON EMANUELE SEVERINO, introduzione di Luigi Perissinotto DM450380

Gli appunti: