Insieme a tutti i miei morti – e insieme a tutti i morti – mi aspetta. I nostri morti ci aspettano. Ora sono degli Dèi. Per ora stanno fermi nella luce. Come le stelle fisse del cielo.
Poi, quando la vicenda terrena dell’uomo sarà giunta al proprio compimento, sarà necessario che ognuno faccia esperienza di tutte le esperienze altrui e che in ognuno appaia la Gioia infinita che ognuno è nel profondo. Essa oltrepassa ogni dolore sperimentato dall’uomo.
Siamo destinati a una Gioia infinitamente più intensa di quelle che le religioni e le sapienze di questo mondo permettono
…
E non riposeremo “in pace”. In pace riposano i cadaveri. Lasciandoci alle spalle il dolore e la morte, quella luce mostrerà all’infinito una Gioia sempre più infinita
in Emanuele Severino, IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI, Rizzoli, 2011, P. 11
disegno di Nanà Dalla Porta in:
GALIMBERTI UMBERTO, MERLINI IRENE, PETRUCCELLI MARIA LUISA, PERCHÉ? 100
Fermatevi … siete belli
come disse Goethe citando Sinesio
Potrei dire a quell’attimo:
Fermati dunque
sei così bello
J W. Goethe, da “Faust, II, atto V”
Conversare su
IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI
attraverso la voce di EMANUELE SEVERINO
incontro con Paolo Ferrario, Como 6 Giugno 2012
A dimostrazione dei temi trattati oggi da Emanuele Severino alla luce del primo pensiero filosofico basta scorrere i titoli del libro
LA BILANCIA, pensieri del nostro tempo, Rizzoli Bur, 1992/2011:
Riprendiamo la questione del “cos’è la filosofia” (trattata già nel primo incontro) attraverso il metodo dell’analisi etimologica che è strutturante nelle scalette argomentative di Severino:
C’è anche il problema della obiettiva difficoltà dei temi e delle mappe cognitive necessarie ad affrontarli. Per nostra fortuna da una decina d’anni Severino ha avviato una generosa opera di “semplificazione” che passa soprattutto attraverso la partecipazione a convegni, le lezioni didattiche nei cinema e nelle piazze, gli articoli sul Corriere della Sera:
La conversazione sul tema degli ETERNI parte dalle domande fondamentali che ogni individuo si pone quando diventa autoriflessivo.
Per questo ascoltiamo due audio:
Un ulteriore passaggio avviene attraverso la lettura di una parte cruciale del SIMPOSIO di Platone
Per accostare la sequenza: Tutto, Essere, Nulla
occorre partire da Parmenide:
e leggiamo qui quale interpretazione ne dà Severino:
A corredo del precedente testo, cominciamo a tracciare a grandi linee il tema del “perchè le cose sono eterne” e del Tempo, attraverso un audio: 5.Sev-Eterni e Nulla
Una parziale linea di comprensione (parziale per noi “dilettanti” della filosofia) è il tema del “Ricordo” e del “Ricordare”.
Ascoltiamolo dalla voce diretta di Severino:
Percorriamo alcune pagine di IL MIO RICORDO DEGLI ETERNI, Rizzoli 2011
Il racconto autobiografico si intreccia con i grandi temi evocati, e in particolare quello della follia essenziale che “si esprime nella persuasione che le cose escono e ritornano nel niente”
Amplifichiamo la riflessione ancora attraverso un audio:
La discussione si dipana su vari livelli, ciascuno molto personale e filtrato dalla propria esperienza e dai propri vissuti.
Concludiamo la serata con queste potenti parole pronunciate da Emanuele Severino in una lezione tenuta a Monza:
associato a: la legna e la cenere
clicca sulla seguente citazione e sentirai la stupenda lettura di Domenico Pelini
(Iosif Brodskij, Fondamenta degli incurabili, Adelphi, 1991, Milano, p. 29)
da Iosif Brodskij, FONDAMENTA DEGLI INCURABILI, Adelphi 1989, pag.40 e pag. 29.
Le letture di Domenico Pelini sono tratte dal suo canale su Youtube