«Su quali competenze locali fare leva e quali politiche immaginare al fine di dare spazio reale al “desiderio di restanza” che si va sviluppando tra i giovani delle aree interne?».
Da decenni le aree interne italiane sono coinvolte in intensi processi di spopolamento, di rarefazione dei servizi pubblici essenziali, di impoverimento produttivo.
Si tratta di tendenze ormai croniche e alquanto diffuse, che il lavoro di analisi e di proposta dell’Associazione Riabitare l’Italia ha contribuito a riportare al centro del dibattito pubblico.
Nonostante il declino demografico, economico e di attenzione, le aree interne continuano ad essere luoghi vivi, dove quotidianamente si riproducono beni pubblici fondamentali per l’intero paese e dove milioni di cittadini hanno scelto di vivere e di investire le loro capacità.
Dopo i bagordi serali facciamo una colazione molto leggera e partiamo con l’entusiasmo nelle vene, per affrontare il tratto spesso descritto come il più spettacolare delle Highlands . Il percorso con le strade più difficili , quasi tutte one way strette/strettissime (non idonee per i mezzi superiori a 8 metri) con frequenti passing place (di lunghezza inferiore a 8 metri appunto) : e qui più diventa difficile, più diventa bello … Nonostante il tempo piovigginoso e le nuvole che a tratti -con la bruma- nascondono il paesaggio, non saremo affatto delusi. Le stradine sono molto caratteristiche, e scendono impavide in mezzo alle montagne, si arrampicano coraggiose su colline e scogliere, con curve continue dettate dalle necessità del territorio, e riescono a stringersi tra muretti ed alti argini oltre ogni ragionevole previsione.
Impossibile fermarsi per fare fotografie : possiamo solo rallentare e fermarci in mezzo alla nostra…
Iniziamo la giornata con una passeggiata nel porticciolo, dove scopriamo che il paesino ospita una colonia di lontre residenti, che però non riusciamo ad avvistare ; troviamo solo un hotel che offre una colazione completa a buffet (dolce o salata) a 12 sterline (non esiste alcun bar aperto al mattino). Ci accompagnano nuvole e pioggerellina per tutta la giornata.
Il programma è apparentemente semplice : cercheremo di fare il giro completo dell’isola di Skye , percorrendo la strada che ci condurrà via via a scoprire le bellezze naturalistiche del paesaggio. E’ la più estesa delle circa 800 isole scozzesi, con i suoi 9900 abitanti : 80 chilometri di brughiere vellutate, aspre montagne, fiordi e laghi scintillanti, scogliere a picco sul mare delle Ebridi. Con queste isole rimane il centro della cultura gaelica : ospita la scuola gaelica più importante e oltre un terzo della popolazione parla…
Finalmente è arrivato il momento di realizzare questo piccolo sogno.
La Scozia è una meta alla quale pensiamo da tempo, soprattutto per la bellezza del paesaggio , per il suo carattere incontaminato, lontano, estremo : terra forte e potente, dove la natura è la padrona indomata e la bellezza assoluta del paesaggio ti racconta la storia della terra.
Il viaggio in Scozia per noi camperisti esperti e oramai pensionati è una piccola avventura: non fosse altro per la lontananza, in quanto è già un bel viaggio arrivare all’inizio del viaggio vero e proprio. Quest’anno però sembra che le costellazioni siano tutte in posizione a noi propizia e riusciamo a partire, seppure a rate. Mentre Gabriele, la Nina e Biagio 2.0 carico e pronto per l’avventura sono partiti da casa venerdì sera 8 luglio e ci aspettano a Londra , io e la Jessica riusciamo a partire solamente lunedì 11 luglio…
Londra – Cotswolds (assaggio) – Epping Forest – Nancy.
CAPITOLO 2
Mercoledì 13 aprile
Mattino di riposo/doccia/gestione camper: Andiamo a prendere la Jessica all’uscita dal lavoro a Victoria per una tipica giornata londinese : pranzo Leon leggero ; passeggiata verso il centro città tra architetture e negozi; visita alla Royal Academy of Arts, con la bella mostra “Whistler’s Woman in White : Joanna Hiffernan”. Tè leggero del pomeriggio nel bar dell’Accademia (ottimo afternoon tea Hope and Glory). Cena oramai rituale da Flat Iron, il primo ristorante londinese dove ci ha portato la Jessica . Buonanotte.
Johnson – e con lui tutti gli invitati – sono nei guai per il party privato a Downing Street nel periodo di lockdown. Ne viene chiesta la dimissione a gran voce, ma ovviamente il prime minister rifiuta. Mentre le mamme papera a Londra finiscono sulla prima pagina dei giornali per aver attraversato una scuola…
Londra – Cotswolds (assaggio) – Epping Forest – Nancy .
CAPITOLO 1
Dovevamo partire in data lunedì 7 marzo per salire a Londra per vedere il nuovo lavoro teatrale della Jessica :
Dalla notte di venerdì però la Carla aveva un raffreddore di proporzioni mai sperimentate precedentemente, da sabato sera associato ad un certo malessere generale . Il tampone antigenico risultava negativo, per cui abbiamo mantenuto le normali attività (sabato al mercato a Milano con Elena) e proseguito i preparativi per la partenza , con la Carla sempre più incapace di stare in piedi di giorno, e neppure sdraiata di notte. Trascinandosi in casa la Carla prepara tutto ciò che serve, mentre Gabriele carica furiosamente tutto, decisissimo a partire come sempre .
Lunedì sera, circa mezz’ora prima della partenza, Elena ci telefona e ci dice che è risultata positiva al tampone : anche Carla risulta positiva (la doppia strisciolina rosa…
La piazza custodisce l’anima di ogni località, grande o piccola che sia. Punto d’arrivo e di partenza offre la chiave di lettura per comprendere intere civiltà: la piazza siamo noi.
Eravamo rimasti ai Kew Gardens. Ed ora : incontro con socievolissima, curiosissima e golosa scoiattolina, che ha individuato il nostro sacchetto delle caramelle alla frutta. E risulta impossibile non dargliene qualcuna…. anche perchè viene a prendersele impetuosamente … ma le interessa anche fare la conoscenza di tutti noi e capire se la macchina fotografica di Carlo è commestibile.
Elementary , miss. Watson.
Venerdì 17 giugno
Facciamo tutti la doccia in campeggio . La Jessica ha un turno breve (6-10); pranziamo in una vecchia scuola vicina al quartiere di Shorenditch, che visitiamo (writers).
Passeggiata della Nina con l’impermeabile . Pioviggina.
Shorenditch . Un museo di arte urbana a cielo aperto .
il quartiere dell’arte, la moda, i locali cool, le serate che diventano mattina e, a volte, dell’esagerazione fine a se stessa. Shoreditch, territorio conteso tra gang fino ad una quindicina di anni fa, si è negli anni…
Èun luogo nascosto e segreto, grande quasi come il Parco Sempione, ricco di più di 2000 alberi preziosi (platani, frassini, pioppi neri, tigli, iperici, bagolari, paulownie, phitolacche) e di animali selvatici che vi hanno trovato rifugio (uccelli tra cui il gufo reale, ricci e volpi).
Nel corso della storia le carte geografiche hanno modellato la nostra visione del mondo e il posto che vi occupiamo. In questo brillante libro, Jerry Brotton sostiene che, lungi dall’essere meri strumenti della scienza, le mappe del mondo sono inevitabilmente descrizioni parziali e soggettive, intimamente legate ai sistemidi potere, all’autorità e alla creatività di tempi e luoghi particolari. I disegnatori di mappe non si limitano a raffigurare il mondo, lo costruiscono sulla base delle idee vigenti nella loro epoca. Questo libro analizza il significato di dodici mappe del mondo, a partire dalle rappresentazioni della storia antica e per finire con le immagini satellitari contemporanee. Ricrea vividamente gli ambienti e le circostanze in cui queste carte sono state create, mostrando come ciascuna di esse trasmetta un’immagine estremamente personale del mondo: la prospettiva cristiana centrata su Gerusalemme della mappamundi di Hereford del quattordicesimo secolo; lapiù antica…
Con la punta dell’unghia posso schiacciare i vulcani,
accarezzare i poli senza guanti grossi,
posso con un’occhiata
abbracciare ogni deserto
insieme al fiume che sta lì accanto.
Segnalano le selve alcuni alberelli
tra i quali è ben difficile smarrirsi.
A est e ovest, sopra e sotto
l’equatore, un assoluto
silenzio sparso come semi,
ma in ogni seme nero
la gente vive.
Forse comuni e improvvise rovine
sono assenti in questo quadro.
I confini si intravedono appena,
quasi esitanti – esserci o non esserci?
Amo le mappe perché dicono bugie.
Perché sbarrano il passo a verità aggressive.
Perché con indulgenza e buon umore
sul tavolo mi dispongono un mondo
che non è di questo mondo.
Map
Flat as the table it’s placed on. Nothing moves beneath it and it seeks no outlet. Above—my human breath creates no stirring air and leaves its total surface undisturbed. Its plains, valleys are always green, uplands, mountains are yellow and brown, while seas, oceans remain a kindly blue beside the tattered shores. Everything here is small, near, accessible. I can press volcanoes with my fingertip, stroke the poles without thick mittens, I can with a single glance encompass every desert with the river lying just beside it. A few trees stand for ancient forests, you couldn’t lose your way among them. In the east and west, above and below the equator— quiet like pins dropping, and in every black pinprick people keep on living. Mass graves and sudden ruins are out of the picture. Nations’ borders are barely visible as if they wavered—to be or not. I like maps, because they lie. Because they give no access to the vicious truth. Because great-heartedly, good-naturedly they spread before me a world not of this world.
Pensa che mi capita , talvolta di rifare quei passi. é come se quei luoghi fossero inscritti non solo nella mia psiche, ma anche nella mia biologia
Ma mi venivano alla mente anche i cammini che facevo (negli anni 70 e 80), quando dalla stazione nord di Milano mi recavo alle scuole di servizio sociale, dove ci siamo conosciuti: via Ruffini, via Daverio, Via Pace …
davvero grazie per avermi evocato queste immagini importanti che sono costitutive della mia biografia
ti saluto con affetto e gratitudine
anche attraverso la mappa esistenziale che mi orienta dal 1967
ci ha risposto:
carissimo Paolo, carissimi amici, grazie per questo breve ma affettuoso e lucente memoir vagabondante. Ma grazie soprattutto per questo vostro riscontro. Mi mancava davvero, a Pistoia avevo davanti a me un pubblico certo generoso anch’ esso ma deturpato dalle mascherine d’ ordinanza che non mi permettevano di vedere i volti, ora grazie alle vostre calde parole vedo i vostri e insieme ci sorridiamo come se fossimo presenti insieme. Abbracci e la mia commozione Duccio
Che cos’hanno in comune Borgo Sud (Einaudi) di Donatella Di Pietrantonio e Una grossa fregatura (Chiaredizioni) di Marcello Nicodemo? Tanto per cominciare, la città in cui si svolgono le due storie: Pescara, vera e immaginaria. Nel libro di Marcello, c’è anche qualche altro pezzo di costa adriatica e vari passaggi in Campania, regione di origine dei suoi genitori, ai quali il libro, dolente e sincero, è dedicato. Nel libro di Donatella, c’è anche un po’ di entroterra, lo stesso che aveva fatto da scenario a L’Arminuta il bellissimo romanzo di cui il nuovo è per così dire il “sequel”. In tutti e due, poi, appare qui e là anche Chieti, la mia città natale.
(Pèrigord 1533 – Saint-Michel-de-Montaigne 1592) scrittore e filosofo francese, iniziò lo studio dei classici in tenera età. Studiò nel Collegio di Guyenne a Bordeaux, successivamente filosofia nella stessa città e diritto a Tolosa. Nel 1554 entrò nella magistratura a Périgueux, divenne poi consigliere del parlamento di Bordeaux (1557-1568). Il solo avvenimento che segnò profondamente la sua esistenza fu l’amicizia con Étienne de La Boétie, iniziata nel 1558. La prematura morte dell’amico, quattro anni dopo, lasciò un vuoto incolmabile nel pensatore. Nel 1568 gli morì il padre. Dal 1570, ritiratosi nelle sue terre, si dedicò agli studi, alla meditazione e alla composizione degli Essais. Nel 1580 effettuò viaggi in Francia, Svizzera, Germania e Italia, nella speranza di trovare beneficio nelle acque termali per combattere la calcolosi renale di cui soffriva. Nel 1581 ebbe notizia della sua nomina a sindaco di Bordeaux e prese la via del ritorno. In patria il filosofo svolse con competenza il suo biennio di sindaco e venne rieletto per altri due anni. Nel 1585 nella regione di Bordeaux scoppiò un’epidemia di peste e Montaigne dovette allontanarsi dalle sue terre ma, passata l’epidemia, si ritirò nel suo castello. Nel 1587 fu assalito e derubato in viaggio verso Parigi e arrivato nella città venne imprigionato per qualche ora, in seguito a tumulti scoppiati. La morte lo sorprese nel 1592.
EnvironMental ha organizzato per sabato 12 ottobre 2019 un viaggio alla scoperta della Paleontologia, accompagnati dal professor Silvio Renesto, paleontologo e docente dell’Università degli Studi dell’Insubria,
Alberto Angela ci accompagna in un viaggio alla scoperta delle “Meraviglie” italiane, quelle che ci rendono una vera e propria “penisola dei tesori”. Un itinerario fra arte e bellezze naturali nei siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
Ci sono posti che sono solo località geografiche: possono essere raggiunti fisicamente da noi nei nostri viaggi senza che si riesca a conquistare lo ’spirito del luogo’. Ce ne andiamo via delusi e stanchi, per aver cercato invano; forse, anche disgustati, per un senso di noia che ci assale, per il tempo dedicato inutilmente alla valorizzazione di angoli suggestivi o di prodotti dell’arte, non importa quanto preziosi.
Giacomo Leopardi ha descritto ampiamente il senso di un’esperienza esemplare perché ‘vissuta’: ogni luogo si trasformava in ’sito’ per lui quando, dopo averne fatto ripetutamente esperienza, poteva collegarvi un ricordo. Lo spazio si faceva, dunque, tempo: rimembranza. E «una ricordanza, una ripetizione» era per lui tanto più cara, quanto più vago e indefinito era il segno che lasciava nella memoria ‘linguistica’ del cuore…
Ci sono siti che non ci appartengono. Eppure, ci sono familiari; suscitano in noi emozioni vive, anche solo a contemplarli…
Rasiglia da sempre è sinonimo di acqua. Acqua intesa come risorsa utilizzata dall’uomo, attraverso tecniche e tecnologie sostenibili in piena armonia con gli ecosistemi ed i cicli naturali, per la propria sopravvivenza, per creare benessere e sviluppo.
Per Arpa Umbria Rasiglia rappresenta un laboratorio di diversità e complessità, un paradigma della “comunità sostenibile”, dove gli elementi dell’ecosistema e dell’ambiente fisico contribuiscono in maniera sincretica alle funzioni sociali e ai processi naturali.
Video su YouTube
Curiosando sul web si possono trovare diverse notizie, immagini, video e racconti su Rasiglia; in questa pagina abbiamo raccolto alcuni video per i più curiosi.
Racconti in video ed immagini del nostro piccolo e suggestivo paese.
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