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Al tuo passo: l’opera di Claudia Losi lungo la via tra Bergamo e Brescia
Categoria: ARTE
da una traccia biografica sentita questa mattina a “Te la do io l’arte”, a cura di Nicolas Ballario, Rai Radio 1: FIORI di Georgia O’KEEFFE





Calvino Italo, Guardare. Disegno, cinema, fotografia, arte, paesaggio, visioni e collezioni, a cura di Marco Belpoliti, Mondadori, 2023. Indice del libro
il pittore BETTO LOTTI (1894-1977), Mostra a Bellagio, dal 29 aprile al 21 maggio 2023

BETTO LOTTI, di arte e vita presso Torre delle Arti Bellagio
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schede su BETTO LOTTI:
PINACOTECA CIVICA DI COMO. Opere scelte, Electa editore, 2021. Recensione di Pietro Berra in La Provincia di Como, 7 febbraio 2022. Indice del libro
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https://www.electa.it/prodotto/pinacoteca-civica-di-como-opere-scelte/

Nelle parole “Pinacoteca civica” c’è un’alchimia: Pinacoteca rimanda a un luogo destinato a proteggere e custodire opere, mentre civica esprime l’appartenenza di questo patrimonio alla civitas.
Il volume raccoglie una selezione di opere conservate presso la Pinacoteca di Como, relative a un ampio arco cronologico: accanto ai materiali medievali delle chiese del territorio compaiono i ritratti degli uomini illustri della raccolta di Paolo Giovio (1483-1552); dalle opere provenienti dagli edifici religiosi soppressi si passa ai tesori del collezionismo, per approdare alle avanguardie storiche con il Futurismo di Antonio Sant’Elia, il Razionalismo di Terragni e l’Astrattismo comasco, fino al contemporaneo.




Marco Enrico Giacomelli, Ma dove sono le opere d’arte? – Castelvecchi Editore

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Ma dove sono le opere d’arte? – Castelvecchi Editore
L’arte è l’espressione intima – ma concepita per essere condivisa – della sensibilità di alcuni individui che avvertono l’urgenza di manifestare il proprio sentire rispetto al reale, o al non-reale.
Gli artisti e, di conseguenza, le loro opere non possono non accogliere le sollecitazioni provenienti dall’attualità che li anima elaborando le complessità del mondo contemporaneo.
È quindi necessario intrecciare come in una mappa neuronale lo studio delle opere d’arte con altre discipline, come antropologia, filosofia, biologia, perché una più ampia libertà di indagine consente di strutturare con maggiore armonia la storia e la critica d’arte.
Realizzare dialoghi plurimi permetterà così una visione più piena e approfondita dell’arte stessa.
MARCO ENRICO GIACOMELLI
Giornalista e dottore di ricerca in Estetica, insegna Critical Writing alla NABA di Milano.
È cofondatore e vicedirettore editoriale di «Artribune».
Ha collaborato all’Abécédaire de Michel Foucault (Sils Maria, 2004) e all’Abécédaire de Jacques Derrida (Sils Maria, 2007).
Tra le sue pubblicazioni:
Un filosofo tra patafisica e surrealismo. René Daumal dal Grand Jeu all’induismo (Bulzoni, 2011)
e Di tutto un pop. Un percorso fra arte e scrittura nell’opera di Mike Kelley (Johan & Levi Editore, 2014).
Gregory Colbert, creatore di ASHES and SNOW
Gregory Colbert (nato nel 1960) è un cineasta e fotografo canadese noto soprattutto come creatore di Ashes and Snow , una mostra di opere fotografiche e film ospitata nel Nomadic Museum
vai alla biografia
Gregory Colbert
ROBERTO BOLLE, Scritto e illustrato da Francesco Cattani – 24 Ore Cultura editore, 2022
ROBERTO BOLLE, Scritto e illustrato da Francesco Cattani, 24 ORE Cultura
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ROBERTO BOLLE – 24 Ore Cultura

Maria Lai, Legarsi alla montagna – video YouTube
Ritratti biografici di Louise Bourgeois e Maria Lai, in Te la do io l’arte, a cura di Nicolas Ballario, Rai Radio 1 | RaiPlay Sound
Oggi vi riproponiamo due tra i migliori ritratti che abbiamo fatto durante questi anni passati insieme: Louise Bourgeois e Maria Lai
ascolta in:
Te la do io l’arte | Recap! Due Super Ritratti + un incontro speciale | Rai Radio 1 | RaiPlay Sound
Louise Bourgeois:

Maria Lai:
vedi anche:
MARIA LAI, Legarsi alla montagna: l’arte relazionale di mettere in connessione i cittadini del paese fra di loro e con l’ambiente| – scheda informativa e video
Maria Lai, Legarsi alla montagna – video YouTube
Luciano Caramel [Como, 1935 | Erba, 2022], il ricordo di Gerardo Monizza
DA:
Gerardo Monizza | Facebook

nomi di FOTOGRAFI ricordati da Geoff Dyer in: L’infinito istante. Saggio sulla fotografia, il Saggiatore, 2022


vai alla scheda del libro:
Geoff Dyer, L’infinito istante. Saggio sulla fotografia, il Saggiatore, 2022. Prima edizione nel 2005
Sguardo fotografico di Dorothea Lange sulla STRADA

DIE MOBILES, Moving Shadows
biografia: https://de.wikipedia.org/wiki/Die_Mobil%C3%A9s
“Tu Sì Que Vales”, i Die Mobiles si aggiudicano un posto in finale (24 settembre 2022): https://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/tu-si-que-vales-i-die-mobiles-si-aggiudicano-un-posto-in-finale_55178269-202202k.shtml
Nella fotografia non esiste il frattempo …, in Geoff Dyer, L’infinito istante. Saggio sulla fotografia, il Saggiatore
“Nella fotografia non esiste il frattempo.
C’era quel momento e ora c’è questo e in mezzo non esiste nulla”
citazione ripresa da https://www.repubblica.it/robinson/2022/09/10/news/geoff_dyer_lo_sguardo_e_la_storia_di_chi_scatta_limmagine_influenzano_chi_guarda-365075097/
vai alla scheda del libro:
Geoff Dyer, L’infinito istante. Saggio sulla fotografia, il Saggiatore
Geoff Dyer, L’infinito istante. Saggio sulla fotografia, il Saggiatore, 2022. Prima edizione nel 2005
Geoff Dyer, L’infinito istante. Saggio sulla fotografia, il Saggiatore
L’infinito istante – Il Saggiatore
Per Geoff Dyer la fotografia non è altro che un mezzo attraverso cui avviene il racconto delle piccole e grandi storie dell’umanità. Come la scrittura e il jazz, anche la fotografia sa andare oltre il significato del soggetto dell’opera, ma è necessario affinare la propria sensibilità.
Nell’Infinito istante, è una sorta di ordine entropico a guidare il viaggio nelle sterminate possibilità del mezzo fotografico. Dyer prova a distinguere quei fili che, come in un romanzo, legano generazioni di fotografia che pur non essendosi mai incontrati entrano in contatto incuranti del tempo e dello spazio grazie alla ripetizione dell’identico. Raccoglie quindi gli scatti di Alfred Stieglitz, Paul Strand, Walker Evans, André Kertész, Dorothea Lange, Diane Arbus e William Eggleston e scopre come il fotografare le stesse scene e gli stessi oggetti (panchine, cappelli, mani, strade, finestre, negozi di barbieri, fisarmonicisti) crei tra di loro un dialogo costante, una conversazione a più voci. Il suo è lo sguardo di uno scrittore che non possiede una macchina fotogra ca per sua stessa ammissione, e che può quindi abbandonarsi all’esperienza intima e personale dell’immagine.
La fotografia cambia il modo in cui vediamo il mondo, Geoff Dyer cambia il modo in cui guardiamo entrambi.
«Ho tentato, per quanto mi è stato possibile, di essere aperto a tutto “come un pezzo di materiale non esposto, sensibilizzato”.»
«Dopo averlo letto, la vita sembra più grande.» John Berger
«Dyer mette a fuoco una serie di intuizioni sagaci e originali sul lavoro di un gruppo di artisti su cui sembrava si fosse già detto tutto.» The New York Times
Traduzione di Maria Virdis

È morto il disegnatore francese Jean-Jacques Sempé – Fumettologica
alla radice delle parole: FOTOGRAFIA: scrivere con la luce
vai alla etimologia:
Gillo Dorfles e Giorgio Casati, Mostra INTERFERENZE COSTRUTTIVE, Galleria Cortina d’Arte di Milano, maggio 2022
.. siedo alla finestra, e guardo … Umberto Saba


“Amelia e Ricky”, di Robin Shwartz, in “You call it love” Fotolux Festival, 2022

MARIA LAI, Legarsi alla montagna: l’arte relazionale di mettere in connessione i cittadini del paese fra di loro e con l’ambiente| – scheda informativa e video
Legarsi alla montagna è stato un evento unico, ideato da Maria Lai, a cui partecipò l’intera comunità di Ulassai l’otto settembre del 1981. Legarsi alla montagna è la prima opera di Arte relazionale a livello internazionale.
vai alla scheda informativa: https://it.wikipedia.org/wiki/Legarsi_alla_montagna
BIOGRAFIA DELL’ARTISTA MARIA LAI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Lai
e qui uno sguardo poetico sull’artista Maria Lai:
I libri cuciti, Maria Lai
La vita, fili da tessere.
Ordinatamente intrecciati,
leggeri, colorati
paiono inseguire desideri e felicità.
Ma se il caos interrompe il loro distendersi,
i fili oltrepassano la trama,
varcano confini,
si trasformano in grovigli, nodi, filacce, viluppi.
Grumi imperfetti.
Colate di fili,
sciami impazziti.
Senza più forme e contorni.
Senza più senso.
Dove più i fili si ingarbugliano
solo il verso del poeta
restituisce la speranza
di ricucirli
in sentieri di viaggi possibili,


MARIA LAI. Il tempo dell’incalcolabile — M77 Gallery Official Website. Visita alla mostra, 19/3/22
MARIA LAI. Il tempo dell’incalcolabile2021-10-25 / 2022-04-03M77 presenta, da martedì 26 ottobre 2021, Il tempo dell’incalcolabile, progetto espositivo dedicato all’artista Maria Lai
vai al sito della galleria
MARIA LAI. Il tempo dell’incalcolabile — M77 Gallery Official Website




































sguardo di LU su LAI

Orchidee
Sfoggiano
delicate corolle
sui lunghi steli
assopiti nel sonno invernale.
Bentornate.

Vincent MUNIER, Matthieu Ricard, Solitudes, Kobalann, 2013
vai alla scheda dell’editore:
https://vincentmunier.com/shop/en/acces-libraires/1-solitudes-9782953738940.html
Vincent Munier: fotografie
Matthieu Ricard: testi















il PETTIROSSO. Dipinto a mano donato a L. da C. e A. il 6 gen 22


Edvard MUNCH, Malinconia, 1894/1895

Arte di Lou
LIBERO ARBITRIO, 14 artisti in mostra al Teatro Sociale di Como: Doriam Battaglia, Fabrizio Bellanca, Roberto Bondi, Elena Borghi, Patrizia Cassina, Adriano Caverzasio, Giuliano Collina, Alberto Colombo, Valerio Gaeti, Marzia Mauri, Fabrizio Musa, Carlo Pozzoni, Walter Trecchi, Marco Vido, dal 17 al 28 Novembre 2021
SGUARDO di Lou

dal blog Le Scritteriate: https://lescritteriate.com/2021/11/20/lincanto-di-uno-sguardo/
FIRENZE, città d’arte

Vincent Van Gogh, I CAMPI ELISI

Vincent Van Gogh, IL SENTIERO NEL PARCO DI ARLES

Vincent Van Gogh, PAESAGGIO AUTUNNALE CON QUATTRO ALBERI

La letteratura , come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta, Fernando PESSOA
La letteratura , come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta, Fernando PESSOA
alcuni MURALES di ALICE PASQUINI
mi ricordo la visita alle TORRI DI KIEFER (Pirelli Hangar Bicocca), Milano, luglio 2014
Arturo BRACHETTI: arte della sabbia
va a Ricomincio da Rai 3, 3 gennaio 2021:
Roberto Bolle, DANZA CON ME, 1 gennaio 2021, Rai 1
vai a Rai Replay: https://www.raiplay.it/programmi/robertobolle-danzaconme
vedi anche la scheda di presentazione

Alexander Ekman’s ‘Cacti’ with Sydney Dance Company – Behind the Scenes
cosa è il SUMI-E (arte giapponese della pittura a inchiostro)
NINA SIMONE, in un dipinto di Lucia Arcani, 29 dicembre 2020

Emmanuel Lévinas:
Noi chiamiamo volto il modo in cui si presenta l’Altro. Questo modo non consiste nel mostrarsi come un insieme di qualità che formano un’immagine. Il volto d’Altro distrugge ad ogni istante e oltrepassa l’immagine plastica che mi lascia. […] La vera natura del volto, il suo segreto sta altrove: nella domanda che mi rivolge, domanda che è al contempo una richiesta di aiuto e una minaccia.
La grandezza dell’arte vera […] consiste, tutt’al contrario, nel ritrovare, nel riafferrare, nel farci conoscere quella realtà da cui viviamo lontani … | Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto, Vol. 7 Il tempo ritrovato
La grandezza dell’arte vera […] consiste, tutt’al contrario, nel ritrovare, nel riafferrare, nel farci conoscere quella realtà da cui viviamo lontani, da cui ci scostiamo sempre più via via che acquista maggior spessore e impermeabilità la conoscenza convenzionale che le sostituiamo: quella realtà che rischieremmo di morire senza aver conosciuta, e che è semplicemente la nostra vita. La vita vera, la vita finalmente scoperta e tratta alla luce, la sola vita quindi realmente vissuta, è la letteratura; vita che, in un certo senso, dimora in ogni momento in tutti gli uomini altrettanto che nell’artista. Ma essi non la vedono perché non cercano di chiarirla. E così il loro passato è ingombro d’innumerevoli lastre fotografiche, che rimangono inutili perché l’intelligenza non le ha sviluppate. Riafferrare la nostra vita, e anche la vita altrui: giacché lo stile, per lo scrittore, come il colore per il pittore, è un problema non di tecnica, bensì di visione.
La grandeur de l’art véritable, au contraire, de celui que M. de Norpois eût appelé un jeu de dilettante, c’était de retrouver, de ressaisir, de nous faire connaître cette réalité loin de laquelle nous vivons, de laquelle nous nous écartons de plus en plus au fur et à mesure que prend plus d’épaisseur et d’imperméabilité la connaissance conventionnelle que nous lui substituons, cette réalité que nous risquerions fort de mourir sans l’avoir connue, et qui est tout simplement notre vie, la vraie vie, la vie enfin découverte et éclaircie, la seule vie, par conséquent, réellement vécue, cette vie qui, en un sens, habite à chaque instant chez tous les hommes aussi bien que chez l’artiste. Mais ils ne la voient pas, parce qu’ils ne cherchent pas à l’éclaircir. Et ainsi leur passé est encombré d’innombrables clichés qui restent inutiles parce que l’intelligence ne les a pas «développés ». Ressaisir notre vie ; et aussi la vie des autres ; car le style, pour l’écrivain aussi bien que pour le peintre, est une question non de technique, mais de vision.
Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto, Vol. 7 Il tempo ritrovato, p. 227 (ed. Einaudi 1951, traduzione di Giorgio Caproni)
citazione ripresa da:
Roberto Bolle danza sulle note di Prisencolinensinainciusol, a Milano, Galleria Vittorio Emanuele
Sentiero alberato in autunno (1902) dipinto del pittore danese Hans Andersen Brendekilde

Google Arts & Culture
Anselm Kiefer. Visita a I Sette Palazzi Celesti in presenza dell’artista, Mercoledì 29 gennaio 2020, ore 18.30
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ROBERTO BOLLE, incontro con Chiara Maffioletti, in Corriere della Sera 7, 27.12.2019
«Sono più forte di prima, non ho paura di sbagliare.
Se mi fanno un torto però subisco»
Il ballerino più famoso del mondo racconta la sua crescita, il rapporto con il corpo e l’esperienza in tv con Danza con me, di nuovo su Rai 1 il 1°gennaio 2020
VAI ALL’ARTICOLO QUI:
Paolo Ferrario Album fotografici su FLICKR
vedi anche gli Album fotografici su FLICKR
ANGELA Alberto, Meraviglie. Alla scoperta della penisola dei tesori, Rai Libri, 2019. Indice del libro
Van Gogh: Il buio che si fa luce, di Saverio Falcone, La Biblioteca di Vivarium, 2016. Indice del libro
Van Gogh Il buio che si fa luce Saverio Falcone La Biblioteca di Vivarium, 2016L’intento dell’autore di questo libro è stato quello di rintracciare, nella vita e nell’opera di Vincent van Gogh, il sotteso filo archetipico, intriso di miti e di immagini primordiali solari, piuttosto che porre l’accento.. |
- Premessa
- INCUBAZIONE: La vocazione religiosa – Dio Sole in medio noctis – L’archetipo dell’anima – Nel Regno dei Morti: il Borinage
- NOTTE: La muta: cambiare per diventare ciò che si è – Dal carbone al carboncino – Costruire una mano da disegnatore – La prima prova iniziatica del pittore della luce: la mano sul fuoco – L’anima Sorrow – I colori del nero – Dal carbone del Borinage alla torba del Drenthe – La luce dei giorni passati – I mangiatori di patate – La fine e il fine della Notte: una ricapitolazione simbolica
- TRA IL SONNO E LA VEGLIA: La lotta tra il buio e la luce – La scoperta del Giappone: Anversa – Alle soglie dell’Alba
- ALBA: Le scarpe – L’incontro con l’Impressionismo – L’espulsione del Nero: Cauda Pavonis – Autoritratto: specchio del Sé
- MEZZOGIORNO: Il Giappone di Francia: la Provenza – L’atelier du midi: la Casa Gialla – Il colore suggestivo – Gli iris e i girasoli – Vincent van Gogh e Paul Gauguin – Monaco buddhista: la religione delle stelle – La seconda prova iniziatica del pittore della luce: l’orecchio reciso – Una pittura misteriosamente chiara
- POMERIGGIO: La sedia di Gauguin e la sedia di van Gogh – Impazzito dalla società – Thébé, figlia di Thelui, sacerdotessa di Osiris – Un mandala
- TRAMONTO: Nel manicomio di Saint-Remy-de-Provence – L’approssimarsi della morte: il Falciatore – Il mezzo di trasporto verso una Nuova Notte: il Raggio Verde
- VERSO UN'”ALTRA” NOTTE: La pittura dell’aldilà – Cipresso: torcia del Sol Niger – Il Buio che si fa Luce: Strada con cipresso sotto il cielo stellato – Alle soglie dell’eternità – Auvers: l’ultimo approdo – Sentieri interrotti
- Opere
- L’artista malato
- Biografia
- Note
L’intento dell’autore di questo libro è stato quello di rintracciare, nella vita e nell’opera di Vincent van Gogh, il sotteso filo archetipico, intriso di miti e di immagini primordiali solari, piuttosto che porre l’accento (e unirsi con ciò alla già nutrita schiera dei patobiografi del pittore olandese) sul disagio psichico dell’artista e sul nesso (peraltro discutibile) di arte e follia.
La ricerca figurativa e cromatica di van Gogh sembra avere seguito un percorso circolare paragonabile alle quattro fasi (Nadir, Alba, Zenit, Tramonto) del quotidiano ciclo eliogenetico: van Gogh è partito dal Nero ed è, passando dai processi di imbiancamento, ingiallimento e inverdimento, tornato al Nero.
Ulteriori amplificazioni conducono dal Giorno all’Anno solare, dalle Ore alle Stagioni. E, analogamente, dal quaternio della suddivisione Crono-grafica ai quattro punti cardinali (Nord, Est, Sud, Ovest) della suddivisione Geo-grafica.
La grandezza di un artista consiste probabilmente nel fatto che riesca a dare forma linguistica, a incanalare in espressione comunicabile la straripante urgenza del suo complesso autonomo creativo. Così se Vincent van Gogh può essere considerato una sorta di profeta del Dio Elio, che con la sua pittura rimise in auge arcaici e obliati culti e ierofanie solari, non deve altresì essere dimenticato che egli poté raggiungere questi risultati solo a prezzo di una strenua lotta per salvaguardare il lato umano di se stesso – il proprio Io, la propria personalità cosciente – dalla travolgente possessione della sua eruttiva ispirazione solare (“Col mio lavoro rischio ogni giorno la vita!”). L’arte di van Gogh è frutto per così dire miracoloso di questo squassante scontro interiore.
Su questa mai sopita contraddizione, la vita dell’uomo e l’opera dell’artista procedettero all’unisono rischiarandosi reciprocamente la via. La loro gestazione nel grembo della Notte fu lunga e travagliata: van Gogh venne alla luce, nacque una seconda volta, quasi trent’anni dopo la sua nascita biologica. Soltanto nel luglio del 1880, all’età di 27 anni, sentì la chiamata del Padre che lo aveva scelto come figlio e profeta. Per lui era tempo di “muta”. Provava, dopo anni di lontananza, “nostalgia per il paese dei quadri”. Ebbe allora la premonizione – in apparenza del tutto infondata – che sarebbe diventato pittore, il Pittore della Luce.
la danza di KATELYN OHASHI (vista su Tg1 il 14 gennaio 2018)
Entrate nel quadro! I piccoli enigmi dei capolavori, di Alain Korkos, L’Ippocampo editore, 2011
Alain Korkos ci porta, con Entrate nel quadro, alla scoperta di alcune opere d’arte che devono la loro celebrità a certi singolari dettagli ben nascosti nella scena del quadro… Ma qual è quel dettaglio tanto speciale che le ha rese famose? Perché per esempio La cena in Emmaus del Caravaggio fece tanto scandalo? Cosa si cela dietro al misterioso sorriso di Monnalisa? Che ci fanno i puttini ne La Madonna Sistina di Raffaello?
62 quadri ci raccontano storie insospettabili, commoventi o divertenti, tristi o buffe, ma sempre sorprendenti. Sbirciate dallo spiraglio che queste opere vi aprono per riflettere sui loro particolari più segreti. Dai piccoli aneddoti alla grande Storia, Alain Korkos ci fa entrare nel mondo della pittura da una porta di servizio che svela innumerevoli misteri…
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Entrate nel quadro! Alain Korkos
