Paul Nizan
“Avevo vent’anni.
Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”.
in Paul Nizan, Aden Arabie
Edizioni Fahreneit 451, 1994
traduzione di Daria Menicanti
E’ giorno per una traccia.
La memoria corre verso i visi di L. A. e L. D.
Eravamo ad un bivio del nostro ciclo di vita: alla fine delle scuole superiori e verso l’università.
Ed eravamo in “viaggio iniziatico” attraverso la Germania su una sgangherata Fiat Seicento di colore blu.
La notizia della invasione della Cecoslovacchia ci raggiunse in un bivacco di campeggio. E’ straordinario come le sinapsi che reggono la memoria siano così labili sul tempo presente ed, invece, così forti nel restiituire l’immagine di noi a quarant’anni di distanza.
Io a difendere la blanda ed inutile condanna di una parte neppure tanto maggioritaria della dirigenza del Pci.
L.D. a confermare il suo giudizio sulla irrimediabile vocazione totalitaria della ideologia comunista, L.A. a intellettualizzare la vicenda, fino a perderne i contorni storici e politici.
Naturalmente aveva ragione L.D..
Ero su un sentiero sbagliato.