Roberto Cavalli, George Clooney, Richard Gere, Mick Jagger, Clint Eastwood, Rod Steward, Bobby Solo: … non ragioniam di lor, ma guarda e passa …

«Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa.» Non ragioniam di lor, ma guarda e passa

Risultati della ricerca per “non ti curar” – TRACCE e SENTIERI

NAUSEA per l’articolo pubblicato oggi sul quotidiano La Provincia di Como da diego minonzio, Domenica 26 febbraio 2023

l’articolo era sul tema FASCISMO, POSTFASCISTI e NEOFASCISTI:

https://mappeser.com/category/storia/storia-contemporanea/fascismo-postfascisti-e-neofascisti/

“Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”, Dante Alighieri, Inferno, canto III, verso 51. Conosciuto anche nella forma: “Non ti curar di loro …

«Fama di loro il mondo esser non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa.»

Non ragioniam di lor, ma guarda e passa – Wikipedia

un autore da NON LEGGERE (mai più): massimo cacciari, 23 aprile 2019

Cacciari
Ha avuto solo due fidanzate note, ma ha fama di piacere molto. Come mai? 
«Io questo non l’ho mai constatato».
Perché non si è mai sposato? 
«Bisogna aver letto Nietzsche per capire cosa significa dire di sì, quando chiede: hai scavato il fondo della tua anima?, sei pronto a dire “per sempre”? Vale anche per essere padre. Infatti, non ho avuto figli».
Ha mai avuto il dubbio di sposarsi o no? 
«Tutte le volte che ho amato».
E quante volte ha amato? 
«È impossibile a dirsi… Dire amore è come dire popolo: ogni volta, è una cosa diversa».
Al pettegolezzo che la voleva amante di Veronica Lario in Berlusconi, rispose di non conoscerla. Le è poi capitato d’incontrarla? 
«Mai. Né prima né dopo».
È vero che si taglia barba e capelli da solo? 
«Certo, e temo si veda. Non ho tempo da perdere col barbiere».
Si dice che sia superstizioso, in cosa? 
«Lo sono un po’ per ridere, un po’ no. Su alcune teorie e pratiche che cataloghiamo come superstizioni, bisogna essere però molto seri. Si tratta di straordinarie tradizioni. Prenda l’astrologia: fino al ‘500 o al ‘600 non c’era un potente che non si facesse fare l’oroscopo».
Si ritrova nel segno dei Gemelli? 
«Totalmente: è una disperazione. Una concordia oppositorum continua».
Un’altra superstizione? 
«I tarocchi. Uno che, come me, studia Umanesimo e Rinascimento, come fa a non conoscerli? Mi sono anche divertito a farli, me la cavavo, ma ripeto: li ho studiati per i miei libri»

[Massimo Cacciari a Candida Morvillo, CdS].


 

Vasco Ursini Perfettamente d’accordo con te caro Paolo Ferrario: da anni io non lo leggo più: saccenza, presunzione, arroganza: questo Cacciari mostra, così nel suo porsi nei rapporti interpersonali,come nei suoi scritti filosofici, banali e privi di apporti personali innovativi. Un abbraccio, caro Paolo Ferrario.
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  • Paolo Ferrario molte grazie, Vasco Ursini. Mi fa molto piacere che anche tu abbia individuato gli eccessi di presunzione e narcisismo di questo autore. il tempo che resta è poco, nella vita. e dunque è meglio usarlo per autori che hanno molto da dire e che non hanno mai, nella loro lunga vita, centrato l’attenzione solo su di sè. E noi a uno di questi AUTORI stiamo rendendo il giusto “lavoro di memoria”
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  • Vasco Ursini Paolo Ferrario, condivido anche questo tuo giudizio. Sicuramente avrai notato che da sempre non pubblico nulla di lui nel gruppo “Amici di Emanuele Severino” e nel nostro “Blog” che si va sempre più espandendo nel mondo.
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  • Paolo Ferrario Vasco Ursini sì. lo avevo notato. l’attenzione che gli ho dedicato in questi anni è stata un ERRORE
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  • Vasco Ursini Paolo Ferrario, l’errore sta dentro a una delle due anime che sono nel nostro petto. L’errore ammanta te, me e chiunque altro. La “potenza dell’errare” nobilita la verità del destino. Ciao.

Gramsci e Turati e il tarlo del massimalismo, di Alessandro Orsini

vai a: il tarlo del massimalismo

Gramsci e Turati vissero nello stesso contesto ma ebbero modi di pensare, di agire e di sentire opposti, come i modelli pedagogici in cui credevano. Due modi di essere di sinistra in irriducibile contrasto
Si presti attenzione a queste parole di Gramsci, che non erano rivolte ai fascisti, bensì ai moderati: “Per noi chiamare uno porco se è un porco, non è volgarità, è proprietà di linguaggio. Noi insomma badiamo all´interiorità, non all´apparenza verbale, e la sostanza cerchiamo qualificare con esattezza e proprietà anche se per ciò dobbiamo adoperare parolacce ed espressioni ritenute volgari”. Fino a quando fu libero di esprimersi e di lottare, Gramsci scriveva che, a rivoluzione avvenuta, i comunisti avrebbero dovuto armarsi e uccidere gli avversari per eliminare ogni forma di opposizione al comunismo. Il disprezzo, l´insulto, l´intolleranza, la ridicolizzazione dei difetti fisici degli avversari, l´elogio della violenza e della parolaccia, le minacce, la denigrazione erano considerati da Gramsci strumenti pedagogici in vista della trasformazione rivoluzionaria del mondo.
La pedagogia dell´intolleranza di Gramsci ebbe il suo più tenace oppositore in Filippo Turati.