SILVIO RAFFO, VEGLIA D’AUTUNNO, New Press edizioni, nella collana Il Cappellaio Matto, diretta da Vincenzo Guarracino, 2016. Salotto letterario e reading con Silvio Raffo, poeta, romanziere, saggista e docente universitario di letterature comparate, Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, ore 18, 29 novembre 2016. Presentazione di Vera Fisogni

introduzione di Vera Fisogni Silvio Raffo legge alcune poesie sull'autunno e presenta il suo libro:

HANS MAGNUS ENZENBERGER, Gli scomparsI, dal blog poesiainrete.wordpress.com

MAURO FOGLIARESI: Non sono le foglie che cadono, ma i rami che singhiozzano

Non sono le foglie che cadono ma i rami che singhiozzano MAURO FOGLIARESI  

OTTOBRE, di Vincenzo Cardarelli

Ottobre Un tempo, era d'estate, era a quel fuoco, a quegli ardori, che si destava la mia fantasia. Inclino adesso all'autunno dal colore che inebria; amo la stanca stagione che ha già vendemmiato. Niente più mi somiglia, nulla più mi consola, di quest'aria che odora di mosto e di vino di questo vecchio sole ottobrino … Continua a leggere OTTOBRE, di Vincenzo Cardarelli

Robert Frost La strada non presa – lettura di Domenico Pelini

  https://youtu.be/ZKjA4AdoiXM

poesie di GRAZIELLA MOLINARI lette da BETTY MOLINARI: LA CA’ DI NONI e NOTT DE SAN LUREENZ, testi e video, 11 agosto 2016

POESIA E POTERE – di Giovanni NUSCIS

L’INIZIO DI UNA SEDIA, da Cos’era, di Mark Strand, tradotta da Damiano Abeni, Donzelli Poesia, 1999

Avatar di Paolo FerrarioLUOGHI del LARIO e oltre ...

Cos’era

da “Blizzard of one”

I
Era impossibile da immaginare, impossibile
da non immaginare; la sua azzurrezza, l’ombra che lasciava,
che cadeva, riempiva l’oscurità del proprio freddo,
il suo freddo che cadeva fuori da se stesso, fuori da qualsiasi idea
di se’ descrivesse nel cadere; un qualcosa, una minuzia,
una macchia, un punto, un punto in un punto, un abisso infinito
di minuzia; una canzone, ma meno di una canzone, qualcosa che
affoga in se’, qualcosa che va, un’alluvione di suono, ma meno
di un suono; la sua fine, il suo vuoto,
il suo tenero, piccolo vuoto che colma la sua eco, e cade,
e si alza, inavvertito, e cade ancora, e cosi’ sempre,
e sempre perche’, e solo perche’, essendo stato, era…

II
Era l’inizio di una sedia;
era il divano grigio; era i muri,
il giardino, la strada di ghiaia; era il modo in cui
i ruderi di…

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POESIE – dal taccuino di Paolo Gironi

Un semplice taccuino, una raccolta dei versi che ho incontrato e, non volendo perdere, ho trascritto.Ho finito il mio vecchio quaderno con la copertina verde e nera. Continuo qua. Sorgente: Poesia - dal mio taccuino Anna Achmatova "Strinsi le mani sotto la scura veletta" "Il signore non è benigno" "Io vivo come il cuculo" "Ultimo … Continua a leggere POESIE – dal taccuino di Paolo Gironi

Alma Gattinoni e Giorgio Marchini presentano Dare tempo al tempo. Variazioni sul tema della poesia del Novecento. Dialoga con gli autori lo scrittore Paolo Di Paolo, da BiBazz | Giovedì 29 settembre

INCONTRO CON ALMA GATTINONI E GIORGIO MARCHINI Libreria Ubik, piazza San Fedele 31, ore 18, ingresso libero Alma Gattinoni e Giorgio Marchini presentano Dare tempo al tempo. Variazioni sul tema della poesia del Novecento. Dialoga con gli autori lo scrittore Paolo Di Paolo. Dare tempo al tempo raccoglie, intorno a un grande tema poetico, filosofico … Continua a leggere Alma Gattinoni e Giorgio Marchini presentano Dare tempo al tempo. Variazioni sul tema della poesia del Novecento. Dialoga con gli autori lo scrittore Paolo Di Paolo, da BiBazz | Giovedì 29 settembre

Peter Handke, Elogio dell’infanzia: “Quando il bambino era bambino, era l’epoca di queste domande: perché io sono io, e perché non sei tu? perché sono qui, e perché non sono lì? quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio? …  – da Berlino Magazine

Peter Handke, Elogio dell’infanzia Quando il bambino era bambino, camminava con le braccia ciondoloni, voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente e questa pozzanghera il mare. Quando il bambino era bambino, non sapeva di essere un bambino, per lui tutto aveva un’anima e tutte le anime erano un tutt’uno. Quando il … Continua a leggere Peter Handke, Elogio dell’infanzia: “Quando il bambino era bambino, era l’epoca di queste domande: perché io sono io, e perché non sei tu? perché sono qui, e perché non sono lì? quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio? …  – da Berlino Magazine

WAKA, una forma di poesia giapponese. Da un ritaglio cartaceo degli anni ’70

Vincenzo Cardarelli, PASSATO, lettura di Gianni Caputo

I ricordi, queste ombre troppo lunghe del nostro breve corpo, questo strascico di morte che noi lasciamo vivendo i lugubri e durevoli ricordi, eccoli già apparire: melanconici e muti fantasmi agitati da un vento funebre. E tu non sei più che un ricordo. Sei trapassata nella mia memoria. Ora sì, posso dire che che m'appartieni … Continua a leggere Vincenzo Cardarelli, PASSATO, lettura di Gianni Caputo

Biografia e libri della poetessa Marisa Zoni (1935-2011)

vai a https://antemp.com/2011/12/02/biografia-della-poetessa-marisa-zoni-1935-2011/

Marisa Zoni (1935-2010) è stata una poetessa italiana, nata a Castel San Pietro Terme (Bologna)

Marisa Zoni (1935-2010) è stata una poetessa italiana, nata a Castel San Pietro Terme (Bologna), attiva nel panorama letterario del secondo Novecento. Dopo quarant'anni di insegnamento di lettere tra Nord e Centro Italia124, ha lasciato un segno significativo nella poesia contemporanea, caratterizzata da una forte sensibilità civile e politica6. Opere principaliTra i suoi lavori più … Continua a leggere Marisa Zoni (1935-2010) è stata una poetessa italiana, nata a Castel San Pietro Terme (Bologna)

Grazia Apisa Gloria, La tua sommessa voce. Dedicata a Paolo Ferrario, che mi ha fatto conoscere Antonia Pozzi, 27 marzo 2010

I miei personali “quasi Haiku”: “Gusci sull’acqua …

Poesia di Marisa Zoni, Fra qualche anno, 1966

poesia di Marisa Zoni, Gli occhi chiusi, 1966

poesia di Marisa Zoni, La presenza costante

poesia di Marisa Zoni: A P., 26 novembre

poesia di Marisa Zoni, A P.,

poesia di Marisa Zoni, Nella pelle, gennaio 1966