clicca sul seguente link per ascoltare l'audio: https://drive.google.com/file/d/1FAfNFdPiE-n-XQyLUE0I4IlZ25dQn14G/view?usp=sharing Piatta come il tavolo sul quale è posata. Sotto – nulla si muove, né cerca uno sbocco. Sopra – il mio fiato umano non crea vortici d’aria e lascia tranquilla la sua intera superficie. Bassopiani e vallate sono sempre verdi, altopiani e montagne sono gialli e marrone, … Continua a leggere …Amo le mappe perché dicono bugie. Perché sbarrano il passo a verità aggressive. Perché con indulgenza e buon umore sul tavolo mi dispongono un mondo che non è di questo mondo … Domenico Pelini legge La MAPPA, di Wislawa Szymborska, in Basta così, Adelphi
Categoria: Pelini Domenico
La MAPPA, di Wislawa Szymborska, in Basta così, Adelphi. Lettura poetica di Domenico Pelini. …Amo le mappe perché dicono bugie. Perché sbarrano il passo a verità aggressive. Perché con indulgenza e buon umore sul tavolo mi dispongono un mondo che non è di questo mondo …
clicca sul seguente link per ascoltare l’audio: https://drive.google.com/file/d/1FAfNFdPiE-n-XQyLUE0I4IlZ25dQn14G/view?usp=sharing https://youtu.be/xknS5qqG6do Piatta come il tavolo sul quale è posata. Sotto – nulla si muove, né cerca uno sbocco. Sopra – il mio fiato umano non crea vortici d’aria e lascia tranquilla la sua intera superficie. Bassopiani e vallate sono sempre verdi, altopiani e montagne sono gialli e … Continua a leggere La MAPPA, di Wislawa Szymborska, in Basta così, Adelphi. Lettura poetica di Domenico Pelini. …Amo le mappe perché dicono bugie. Perché sbarrano il passo a verità aggressive. Perché con indulgenza e buon umore sul tavolo mi dispongono un mondo che non è di questo mondo …
Domenico Pelini legge: Iosif Brodskij, Fondamenta degli incurabili, Adelphi, 1989, pag. 29: “D’inverno , specialmente la domenica, ti svegli in questa città …
D’inverno, specialmente la domenica, ti svegli in questa città tra lo scrosciare festoso delle sue innumerevoli campane, come se dietro le tendine di tulle della tua stanza tutta la porcellana di un gigantesco servizio da tè vibrasse su un vassoio d’argento nel cielo grigio perla. Spalanchi la finestra, e la camera è subito inondata da … Continua a leggere Domenico Pelini legge: Iosif Brodskij, Fondamenta degli incurabili, Adelphi, 1989, pag. 29: “D’inverno , specialmente la domenica, ti svegli in questa città …
Mark Strand, RESPIRO, letta da Domenico Pelini, da ‘L’uomo che cammina un passo avanti al buio’, Poesie 1964-2006, a cura di Damiano Abeni
Cos’è, creatura amata … da “D’improvviso e altre poesie scelte” Edizioni Via del Vento, Pistoia 2006 musica tratta da Corde Oblique-In the temple of Echo di Riccardo Prencipe, lettura di DOMENICO PELINI
https://youtu.be/zEmazP8R5EM Cos'è, creatura amata..da "D'improvviso e altre poesie scelte" Edizioni Via del Vento, Pistoia 2006 musica tratta da Corde Oblique-In the temple of Echo di Riccardo Prencipe Cos'è, creatura amata, questa luce arata dal destino, la trasparenza dove continuo a vederti, che inchioda la mia anima al tuo viso? Lo bacio nell'assenza, l'accarezzo come nei … Continua a leggere Cos’è, creatura amata … da “D’improvviso e altre poesie scelte” Edizioni Via del Vento, Pistoia 2006 musica tratta da Corde Oblique-In the temple of Echo di Riccardo Prencipe, lettura di DOMENICO PELINI
Domenico Pelini, Il gatto
Robert Frost La strada non presa – lettura di Domenico Pelini
Eugenio Montale Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale – lettura di Domenico Pelini
“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella … Continua a leggere Eugenio Montale Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale – lettura di Domenico Pelini
Iosif Brodskij, frammento finale dalle Fondamenta degli Incurabili, letto da Domenico Pelini
... ripeto: l'acqua è uguale al tempo, e l'acqua offre alla bellezza il suo doppio. Noi, fatti in gran parte d'acqua, serviamo la bellezza allo stesso modo. Toccando l'acqua, questa città migliora l'aspetto del tempo, abbellisce il futuro. Ecco la funzione di questa città nell'universo. Perchè la città è statica mentre noi siamo in movimento. … Continua a leggere Iosif Brodskij, frammento finale dalle Fondamenta degli Incurabili, letto da Domenico Pelini
MARK STRAND, Cos’era? … era l’inizio di una sedia, tradotta da Damiano Abeni e letta da Domenico Pelini
Cos'era I Era impossibile da immaginare, impossibile da non immaginare; la sua azzurrezza, l'ombra che lasciava, che cadeva, riempiva l'oscurità del proprio freddo, il suo freddo che cadeva fuori da se stesso, fuori da qualsiasi idea di se' descrivesse nel cadere; un qualcosa, una minuzia, una macchia, un punto, un punto in un punto, un … Continua a leggere MARK STRAND, Cos’era? … era l’inizio di una sedia, tradotta da Damiano Abeni e letta da Domenico Pelini
Iosif Brodskij letto da Domenico Pelini: “ti svegli in questa città tra lo scrosciare festoso delle sue innumerevoli campane, come se dietro le tendine di tulle della tua stanza tutta la porcellana di un gigantesco servizio da tè vibrasse su un vassoio d’argento nel cielo grigio perla …”
D’inverno, specialmente la domenica, ti svegli in questa città tra lo scrosciare festoso delle sue innumerevoli campane, come se dietro le tendine di tulle della tua stanza tutta la porcellana di un gigantesco servizio da tè vibrasse su un vassoio d’argento nel cielo grigio perla. Spalanchi la finestra, e la camera è subito inondata da … Continua a leggere Iosif Brodskij letto da Domenico Pelini: “ti svegli in questa città tra lo scrosciare festoso delle sue innumerevoli campane, come se dietro le tendine di tulle della tua stanza tutta la porcellana di un gigantesco servizio da tè vibrasse su un vassoio d’argento nel cielo grigio perla …”
Camillo Sbarbaro Forse un giorno, sorella, lettura di Domenico Pelini
da Camillo Sbarbaro, poesia e prosa, Oscar Mondadori musica: Alone di Adam Hurst
DUE CAVALLI tengono assieme Mark Strand, Jan Garbarek, Giorgio De Chirico e Domenico Pelini
Mark Strand, uno sguardo poetico sulla “quotinianità crepuscolare”. Ma anche un potente evocatore di immagini potenti, nitide, fortissime, come qui: Due cavalli Una calda sera di giugno scesi al lago, mi misi carponi e mi abbeverai come un animale. Due cavalli mi si affiancarono, per abbeverarsi anch’essi. È stupefacente, pensai, ma chi lo crederà? I … Continua a leggere DUE CAVALLI tengono assieme Mark Strand, Jan Garbarek, Giorgio De Chirico e Domenico Pelini
Grazia Apisa, CHI TOCCA L’ ISTANTE, lettura di Domenico Pelini
"Chi tocca l'istante nella sua pienezza è nell'Eterno"
Brodskij Iosif, frammento tratto da Ninnananna di Cape Cod, letto da Domenico Pelini
lettura di Domenico Pelini: frammento tratto da Ninnananna di Cape Cod, traduzione di Giovanni Buttafava, Adelphi Editore gli ho scritto: ... non so se è la parola di brodskj . non so se è la tua voce ... so che non riesco a trattenere la commozione. e con questa le lacrime
LA CASA ERA SILENZIO, di Stevens Wallace – letta da Domenico Pelini (dal suo canale youtube)
Ascolta —> La casa era silenzio, di Stevens Wallace – Lettura di Domenico Pelini La casa era silenzio e il mondo era calma Il lettore divenne il libro e la notte estiva era il sentire del libro La casa era silenzio e il mondo era calma Le parole furono dette come se il libro non ci … Continua a leggere LA CASA ERA SILENZIO, di Stevens Wallace – letta da Domenico Pelini (dal suo canale youtube)
John Keats, La vecchia Meg era una zingara, lettura di Domenico Pelini
http://youtu.be/jzVFyXLtd74 undefined
VENEZIA si tiene con Iosif Brodskij e la voce di Domenico Pelini
https://www.youtube.com/watch?v=LqExWHRRPPE https://www.youtube.com/watch?v=Biqieia74V0 da Iosif Brodskij, FONDAMENTA DEGLI INCURABILI, Adelphi 1989, pag.40 e pag. 29. Le letture di Domenico Pelini sono tratte dal suo canale su Youtube
Venezia si tiene con Iosif Brodskij e la voce di Domenico Pelini
clicca sulla seguente citazione e sentirai la stupenda lettura di Domenico Pelini D’inverno, specialmente la domenica, ti svegli in questa città tra lo scrosciare festoso delle sue innumerevoli campane, come se dietro le tendine di tulle della tua stanza tutta la porcellana di un gigantesco servizio da tè vibrasse su un vassoio d’argento nel cielo … Continua a leggere Venezia si tiene con Iosif Brodskij e la voce di Domenico Pelini
Finestre affacciate su VENEZIA tengono assieme Iosif Brodskij e un ricordo
Mimmo Pelini legge Brodskij D'inverno, specialmente la domenica, ti svegli in questa città tra lo scrosciare festoso delle sue innumerevoli campane, come se dietro le tendine di tulle della tua stanza tutta la porcellana di un gigantesco servizio da tè vibrasse su un vassoio d'argento nel cielo grigio perla. Spalanchi la finestra, e la camera è … Continua a leggere Finestre affacciate su VENEZIA tengono assieme Iosif Brodskij e un ricordo
DUE CAVALLI tengono assieme Mark Strand, Jan Garbarek, Giorgio De Chirico e Domenico Pelini
Mark Strand, uno sguardo poetico sulla “quotinianità crepuscolare”. Ma anche un potente evocatore di immagini potenti, nitide, fortissime, come qui: Due cavalli Una calda sera di giugno scesi al lago, mi misi carponi e mi abbeverai come un animale. Due cavalli mi si affiancarono, per abbeverarsi anch’essi. È stupefacente, pensai, ma chi lo crederà? I … Continua a leggere DUE CAVALLI tengono assieme Mark Strand, Jan Garbarek, Giorgio De Chirico e Domenico Pelini
BRODZKY: “il pizzo verticale della facciate veneziane …” letta da Domenico Pelini
Mark Strand, La luce che viene, lettura di Domenico Pelini
… al di là del parco, al di sopra dei campi fumiganti, scivolò dentro il paesaggio un arcobaleno …. , di Vladimir Nabokov, lettura di Domenico Pelini
Al di là del parco, al di sopra dei campi fumiganti, scivolò dentro il paesaggio un arcobaleno; i campi finivano sul limitare oscuro e dentellato di un lontano bosco di abeti dove si inarcava una parte dell’arcobaleno, e in quel tratto il bordo della foresta scintillava magicamente attraverso il velo iridescente verde pallido e rosa … Continua a leggere … al di là del parco, al di sopra dei campi fumiganti, scivolò dentro il paesaggio un arcobaleno …. , di Vladimir Nabokov, lettura di Domenico Pelini
Mark Strand letto da Domenico Pelini
Mark Strand, La tua ombra, letta da Domenico Pelini postato da: AMALTEO alle ore novembre 08, 2011 17:07 | link | commenti (2) categorie: destino mark strand Mark Strand, Il tuo morire, letta da Domenico Pelini
Mark Strand, La tua ombra, letta da Domenico Pelini | Tracce e Sentieri
da Mark Strand, La tua ombra, letta da Domenico Pelini | Tracce e Sentieri.
Mark Strand, Il tuo morire, letta da Domenico Pelini | Tracce e Sentieri
da Mark Strand, Il tuo morire, letta da Domenico Pelini | Tracce e Sentieri.
Mark Strand, “era … era l’inizio di una sedia” , tradotta da Damiano Abeni e letta da Domenico Pelini
Cos'era I Era impossibile da immaginare, impossibile da non immaginare; la sua azzurrezza, l'ombra che lasciava, che cadeva, riempiva l'oscurità del proprio freddo, il suo freddo che cadeva fuori da se stesso, fuori da qualsiasi idea di se' descrivesse nel cadere; un qualcosa, una minuzia, una macchia, un punto, un punto in un punto, un … Continua a leggere Mark Strand, “era … era l’inizio di una sedia” , tradotta da Damiano Abeni e letta da Domenico Pelini
Sandro Penna, Mi nasconda la notte, letta da Domenico Pelini
Mi nasconda la notte e il dolce vento. Da casa mia cacciato e a te venuto mio romantico antico fiume lento. Guardo il cielo e le nuvole e le luci degli uomini laggiù così lontani sempre da me. Ed io non so chi voglio amare ormai se non il mio dolore. La luna si nasconde … Continua a leggere Sandro Penna, Mi nasconda la notte, letta da Domenico Pelini
