Mark Strand, G sta per giardino, in Tutte le poesie, Mondadori Oscar Baobab, 2014/2019, pag. VII

G sta per giardino, ma quale giardino non so. Forse l’angolo di un certo particolare giardino; forse un giardino in cui c’è una sedia in attesa di qualcuno che vi si sieda. Non è un giardino astratto, non un giardino dell’Eden, né un giardino infernale come Bomarzo, né ordinato come il Doria Pamphili, a Roma, … Continua a leggere Mark Strand, G sta per giardino, in Tutte le poesie, Mondadori Oscar Baobab, 2014/2019, pag. VII

Mark Strand, LA FINE, in Tutte le poesie, Mondadori, collana Oscar Baobab, 2019

Quando parlo con la finestra …, Mark Strand

... Quando parlo con la finestra dico che tutto è tutto ... MARK STRAND https://traccesent.com/category/autori/strand-mark/

Mark Strand, RESPIRO, letta da Domenico Pelini, da ‘L’uomo che cammina un passo avanti al buio’, Poesie 1964-2006, a cura di Damiano Abeni

https://youtu.be/LLyJq0i-dE8

Il nuovo manuale di poesia – Mark Strand

Povero nord – Mark Strand

L’INIZIO DI UNA SEDIA, da Cos’era, di Mark Strand, tradotta da Damiano Abeni, Donzelli Poesia, 1999

Avatar di Paolo FerrarioLUOGHI del LARIO e oltre ...

Cos’era

da “Blizzard of one”

I
Era impossibile da immaginare, impossibile
da non immaginare; la sua azzurrezza, l’ombra che lasciava,
che cadeva, riempiva l’oscurità del proprio freddo,
il suo freddo che cadeva fuori da se stesso, fuori da qualsiasi idea
di se’ descrivesse nel cadere; un qualcosa, una minuzia,
una macchia, un punto, un punto in un punto, un abisso infinito
di minuzia; una canzone, ma meno di una canzone, qualcosa che
affoga in se’, qualcosa che va, un’alluvione di suono, ma meno
di un suono; la sua fine, il suo vuoto,
il suo tenero, piccolo vuoto che colma la sua eco, e cade,
e si alza, inavvertito, e cade ancora, e cosi’ sempre,
e sempre perche’, e solo perche’, essendo stato, era…

II
Era l’inizio di una sedia;
era il divano grigio; era i muri,
il giardino, la strada di ghiaia; era il modo in cui
i ruderi di…

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Come è – Mark Strand

Sto a letto. Mi rigiro tutta notte nel freddo indisturbato abisso delle lenzuola senza dormire. Il mio vicino cammina per la sua stanza, indossa la maschera lucente di un falco dal grande becco. Sta alla finestra. Una piuma viola sale dalla sommità del suo elmo. La luce della luna si versa come latte su di … Continua a leggere Come è – Mark Strand

Mark Strand

Avatar di internopoesiaInterno poesia

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La vita tranquilla

Sei in piedi alla finestra.
C’è una nube di vetro a forma di cuore.
I sospiri del vento sono caverne in ciò che dici.
Sei il fantasma sull’albero di fuori.

La strada è muta.
Il clima, come il domani, come la tua vita,
è in parte qui, in parte per aria.
Non puoi farci niente.

La vita tranquilla non dà preavvisi.
Consuma i climi dello sconforto
e compare, a piedi, non riconosciuta, senza offrire nulla,
e tu sei lì.

da L’uomo che cammina un passo avanti al buio (Mondadori, 2011), trad. it. D. Abeni

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Mark Strand, COS’ERA (What It Was). Lettura di Domenico Pelini

  Cos'era I Era impossibile da immaginare, impossibile da non immaginare; la sua azzurrezza, l'ombra che lasciava, che cadeva, riempiva l'oscurità del proprio freddo, il suo freddo che cadeva fuori da se stesso, fuori da qualsiasi idea di se' descrivesse nel cadere; un qualcosa, una minuzia, una macchia, un punto, un punto in un punto, … Continua a leggere Mark Strand, COS’ERA (What It Was). Lettura di Domenico Pelini

La vita tranquilla – Mark Strand

La fine, di MARK STRAND

La collina – Mark Strand

La storia delle nostre vite – Mark Strand

Cos’era – Mark Strand

Mare nero – Mark Strand

MARK STRAND, Preservare la compiutezza delle cose, traduzione di Damiano Abeni, in L’inizio di una sedia, Donzelli editore, 1999, pag. 101

In un prato io sono l'assenza del prato. E' sempre così. Ovunque sia sono ciò che manca. Quando cammino fendo l'aria e sempre l'aria rifluisce a colmare gli spazi in cui è stato il mio corpo. Tutti abbiamo motivi per muoverci. Io mi muovo per preservare la compiutezza delle cose. I am the absence of … Continua a leggere MARK STRAND, Preservare la compiutezza delle cose, traduzione di Damiano Abeni, in L’inizio di una sedia, Donzelli editore, 1999, pag. 101

Mappe nere – Mark Strand

Tenere insieme le cose – Mark Strand

È vero, come ha detto qualcuno… – Mark Strand

MARK STRAND, Cos’era? … era l’inizio di una sedia, tradotta da Damiano Abeni e letta da Domenico Pelini

Cos'era I Era impossibile da immaginare, impossibile da non immaginare; la sua azzurrezza, l'ombra che lasciava, che cadeva, riempiva l'oscurità del proprio freddo, il suo freddo che cadeva fuori da se stesso, fuori da qualsiasi idea di se' descrivesse nel cadere; un qualcosa, una minuzia, una macchia, un punto, un punto in un punto, un … Continua a leggere MARK STRAND, Cos’era? … era l’inizio di una sedia, tradotta da Damiano Abeni e letta da Domenico Pelini

Mark Strand, LA FINE | da Interno poesia

Non ogni uomo sa cosa canterà alla fine, guardando il molo mentre la nave salpa, o cosa sentirà quando sarà preso dal rombo del mare, immobile, là alla fine, o cosa spererà una volta capito che non tornerà più. Quando il tempo è passato di potare la rosa, coccolare il gatto, quando il tramonto che … Continua a leggere Mark Strand, LA FINE | da Interno poesia

DUE CAVALLI tengono assieme Mark Strand, Jan Garbarek, Giorgio De Chirico e Domenico Pelini

Mark Strand, uno sguardo poetico sulla “quotinianità crepuscolare”. Ma anche un potente evocatore di immagini potenti, nitide, fortissime, come qui: Due cavalli Una calda sera di giugno scesi al lago, mi misi carponi e mi abbeverai come un animale. Due cavalli mi si affiancarono, per abbeverarsi anch’essi. È stupefacente, pensai, ma chi lo crederà? I … Continua a leggere DUE CAVALLI tengono assieme Mark Strand, Jan Garbarek, Giorgio De Chirico e Domenico Pelini

Mark Strand: … Poi, ada­gio, il lago si schiuse come un occhio bianco e lui si ritrovò bambino …

Si chinò sul foglio e a lungo non vide niente. Poi, ada­gio, il lago si schiuse come un occhio bianco e lui si ritrovò bambino, a gio­care con i cugini, e c’era un prato e un filare di piante che scen­deva fino all’acqua. Era un caldo pome­rig­gio d’agosto e una festa stava per iniziare. Si chinò sul … Continua a leggere Mark Strand: … Poi, ada­gio, il lago si schiuse come un occhio bianco e lui si ritrovò bambino …

Mark Strand sul libro IL MONUMENTO, Fandango Libri

http://youtu.be/vtvPEgBZCcs undefined

DUE CAVALLI tengono assieme Mark Strand, Jan Garbarek, Giorgio De Chirico e Domenico Pelini

Mark Strand, uno sguardo poetico sulla “quotinianità crepuscolare”. Ma anche un potente evocatore di immagini potenti, nitide, fortissime, come qui: Due cavalli Una calda sera di giugno scesi al lago, mi misi carponi e mi abbeverai come un animale. Due cavalli mi si affiancarono, per abbeverarsi anch’essi. È stupefacente, pensai, ma chi lo crederà? I … Continua a leggere DUE CAVALLI tengono assieme Mark Strand, Jan Garbarek, Giorgio De Chirico e Domenico Pelini

Mark Strand, La luce che viene, lettura di Domenico Pelini

http://youtu.be/tuQAuU_2KVs

Mark Strand letto da Domenico Pelini

Mark Strand, La tua ombra, letta da Domenico Pelini postato da: AMALTEO alle ore novembre 08, 2011 17:07 | link | commenti (2) categorie: destino mark strand Mark Strand, Il tuo morire, letta da Domenico Pelini

Mark Strand, La tua ombra, letta da Domenico Pelini | Tracce e Sentieri

da Mark Strand, La tua ombra, letta da Domenico Pelini | Tracce e Sentieri.

Mark Strand, Il tuo morire, letta da Domenico Pelini | Tracce e Sentieri

da Mark Strand, Il tuo morire, letta da Domenico Pelini | Tracce e Sentieri.

Mark Strand, “era … era l’inizio di una sedia” , tradotta da Damiano Abeni e letta da Domenico Pelini

Cos'era I Era impossibile da immaginare, impossibile da non immaginare; la sua azzurrezza, l'ombra che lasciava, che cadeva, riempiva l'oscurità del proprio freddo, il suo freddo che cadeva fuori da se stesso, fuori da qualsiasi idea di se' descrivesse nel cadere; un qualcosa, una minuzia, una macchia, un punto, un punto in un punto, un … Continua a leggere Mark Strand, “era … era l’inizio di una sedia” , tradotta da Damiano Abeni e letta da Domenico Pelini

Video-Intervista a Mark Strand, di Luigia Sorrentino

Vai a: Video-Intervista a Mark Strand : Poesia.

Mark Strand, L’unica canzone

L'unica canzone (Mark Strand) Il massimo per me è stare tutto il giorno come una pera cotta su una sedia e giacere tutta notte come un sasso nel mio letto. Quando arriva da mangiare apro la bocca. Quando arriva il sonno chiudo gli occhi. Il mio corpo intona un'unica canzone; il vento vortica grigio tra … Continua a leggere Mark Strand, L’unica canzone

Mark Strand: L’uomo che cammina un passo avanti al buio, di Giorgio Linguaglossa, Lietocolle

.... Strand ama lo stile dichiarativo, la proposizione dichiarativo-comunicativa. Va per la semplicità assoluta (che è cosa ben diversa dal semplicismo!) verso le cose, usa verbi elementari (ma efficaci) coniugati nelle declinazioni che la sintassi richiede e reclama, non ama affatto giustapporre il proprio «io» (con tutte le sue intermittenze) al di sopra, o al … Continua a leggere Mark Strand: L’uomo che cammina un passo avanti al buio, di Giorgio Linguaglossa, Lietocolle

Video-Intervista a Mark Strand : Poesia

Mark Strand, in assoluto una delle voci più rilevanti della poesia contemporanea, ha appena pubblicato in Italia per gli Oscar Mondadori una raccolta di tutte le poesie: L’uomo che cammina un passo avanti al buio, Oscar Mondadori, 2011 (euro 15,00). In questa video-intervista realizzata da Luigia Sorrentino Mark Strand, premio Pulitzer per la poesia nel 1999, rivela un’inedita lettura di tutta la sua … Continua a leggere Video-Intervista a Mark Strand : Poesia

Mark Strand nell’Enciclopedia Treccani

‎Strand ‹stränd›, Mark. - Poeta statunitense (n. Summerside, Isola Principe Edoardo, 1934). Dall'apparente linearità e accessibilità delle prime raccolte (Sleeping with one eye open, 1964; Reasons for moving, 1968; Darker, 1970) è approdato alla struttura elegiaca più complessa e compiuta di The story of our lives (1973), The late hour (1978) e The continuous life (1990), ponendo sempre al centro della sua poesia l'indagine sulla propria identità … Continua a leggere Mark Strand nell’Enciclopedia Treccani

Mark Strand al XVI festival internazionale della poesia di Genova

nNOTIZIA: A Genova fino al 21 giugno si svolge il XVI Festival internazionale di poesia. Dal blog Poesia di Ottavio Rossani. Corriere Della Sera: "Si �aperto - e chiuder�il 21 giugno - la 16esima edizione del festival della poesia di Genova “Parole Spalancate 2010”.� Anche quest'anno saranno ospiti grandi nomi della poesia mondiale. Per la … Continua a leggere Mark Strand al XVI festival internazionale della poesia di Genova

TartaRugosa ha letto e scritto di: Mark Strand (2003) 89 nuvole, Ed. L’Obliquo Traduzione di Damiano Abeni | TartaRugosa

TartaRugosa ha letto e scritto di: Mark Strand (2003) 89 nuvole, Ed. L’Obliquo Traduzione di Damiano Abeni Semplicemente 89 linee di cui lo stesso Strand dice “Il libro è composto da una lista. La lista è costituita dall’uso ripetuto di un’unica parola … Il significato a volte importa, a volte no. Queste nuvole le si … Continua a leggere TartaRugosa ha letto e scritto di: Mark Strand (2003) 89 nuvole, Ed. L’Obliquo Traduzione di Damiano Abeni | TartaRugosa

Mark Strand a Genova. Festival Internazionale di Poesia il 10 giugno 2010 | Mentelocale.it

Il Festival raccoglierà l'eccellenza della poesia mondiale, se l'inaugurazione, il 10 giugno, vedrà infatti la presenza dello statunitense Mark Strand, molto amato in Italia, ormai considerato il maggiore poeta americano e vincitore di numerosi premi dal Pulitzer al D'Annunzio, saranno poi due premi Nobel provenienti dal continente africano a costituire le perle dell'edizione 2010: il … Continua a leggere Mark Strand a Genova. Festival Internazionale di Poesia il 10 giugno 2010 | Mentelocale.it

Mark Strand – AOL Video

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Mark Strand, Per lei

Potrebbe essere ovunqueuna notte qualsiasi a tua scelta,nella tua camera vuota e buiao per stradao su quelle tenui frontiereche scorgi a malapena, a malapena sogni.Non proverai alcun desiderio,niente ti metterà in guardia,non un vento improvviso, non l’immobilità dell’aria.Lei apparirà,l’aspetto di una donna che conoscevi:l’amica che ha buttato via la vita,la ragazza seduta all’ombra della palma.I … Continua a leggere Mark Strand, Per lei

Mark Strand, … in un mondo senza paradiso tutto è addio …

E’ vero, come ha detto qualcuno, chein un mondo senza paradiso tutto è addio.Sia che tu saluti con la mano o no, è addio, e se non ti salgono lacrime agli occhiè addio lo stesso, e se fingi di non accorgerti,odiando ciò che passa, è addio lo stesso. Addio e basta. E le palme nel … Continua a leggere Mark Strand, … in un mondo senza paradiso tutto è addio …

Mark Strand, Seven Days, Sette giorni

First dayI sat in a room that was almost dark,looking out to sea. There was a light on the waterthat released a rainbow which landed near the stairs.I was surprised to discover you at the end of it.Second DayI sat in a beach chair surrounded by tall grassso that only the top of my hat … Continua a leggere Mark Strand, Seven Days, Sette giorni

Mark Strand, Intervista

IL MANIFESTOBlogged with the Flock Browser

Rai Fahrenheit: Ospite in studio Mark Strand

Si può riascoltare l' intervista di Felice Cimatti sul sito ma soprattutto la prossima settimana ascolteremo ogni giorno una sua poesia, letta dall'autore e tradotta Damiano Abeni, nello spazio quotidiano della Poesia del Giorno.

Mark Strand, Due cavalli

Mark Strand, uno sguardo poetico sulla “quotinianità crepuscolare”. Ma anche un evocatore di immagini potenti, nitide, fortissime, come qui: DUE CAVALLI Una calda sera di giugno scesi al lago, mi misi carponi e mi abbeverai come un animale. Due cavalli mi si affiancarono, per abbeverarsi anch'essi. È stupefacente, pensai, ma chi lo crederà? I cavalli … Continua a leggere Mark Strand, Due cavalli

Mark Strand: Libri di poesia e prosa

STRAND MARK, REASONS FOR MOVING, DARKER, ALFRED A. KNOPF, 2006. Prima edizione:1963 STRAND MARK, THE STORY OF OUR LIVE. With THE MONUMENT and THE LATE HOUR. Poems, ALFRED A. KNOPF, 2002. Prima edizione:1971 STRAND MARK, a cura di Damiani Abeni, L' INIZIO DI UNA SEDIA, DONZELLI, 1999. Prima edizione:1979 STRAND MARK, SELECTED POEMS, ALFRED A. … Continua a leggere Mark Strand: Libri di poesia e prosa

Leggere Mark Strand

Giovedì 15 gennaio alle 19.30presso l'Auditoriumdella St. Stephen's Cultural Center Foundation a Roma(Via Aventina, 3)il grande poeta americanoMark Strandlegge le sue poesie leggere mark strand

il "A sudden Excess of Desire" di Mark Strand, anche in ricordo di Tullio Aymone

Nello sguardo poetico di Mark Strand ricorre spesso il tema dell'  "ero stato" o quello, complementare, di "in un'altra vita". Prendo ad esempio Ero stato un esploratore polare: Ero stato un esploratore polare in gioventù e avevo trascorso innumerevoli giorni e notti a ghiacciare di luogo deserto in luogo deserto. In seguito, lasciai le spedizioni e … Continua a leggere il "A sudden Excess of Desire" di Mark Strand, anche in ricordo di Tullio Aymone

Le NUVOLE di Mark Strand, Audio Lettura di Paolo e Luciana

Quando si sfiora la felicità entrando in contatto fisico e mentale con un artefatto. Il libriccino ha 30 pagine.: “di questo volumetto sono stati ultimati presso la Tipolitografia S. Eustachio 300 esemplari” dice il fronte di copertina. Già questo, nell’epoca dei consumi di massa, è un fatto raro. Possedere un oggetto che ha incontrato le … Continua a leggere Le NUVOLE di Mark Strand, Audio Lettura di Paolo e Luciana

Mark Strand e Richard Hawley: sotto l’influsso della Luna, mirabilmente tradotto da Damiano Abeni

Luna Apri il libro della sera alla pagina in cui la luna, la luna sempre, appare tra due nuvole, spostandosi così piano che parrà siano trascorse ore prima che tu giunga alla pagina seguente dove la luna, ora più luminosa, fa scendere un sentiero per condurti via da ciò che hai conosciuto entro i luoghi … Continua a leggere Mark Strand e Richard Hawley: sotto l’influsso della Luna, mirabilmente tradotto da Damiano Abeni

Mark Strand, La vita tranquilla, 26 novembre 2006

La vita tranquilla Sei alla finestra. C’è una nube di vetro a forma di cuore. I sospiri del vento sono caverne in ciò che dici. Sei il fantasma sull’albero lì fuori. La strada è muta. II tempo, come il domani, come la tua vita, è in parte qui, in parte sospeso in aria. Non puoi … Continua a leggere Mark Strand, La vita tranquilla, 26 novembre 2006