PROGETTO E DESTINO: il «diventa ciò che sei» pindarico e la sua scomposizione nel campo psicoterapeutico. Brani liberamente tratti e adattati da: MARIO TREVI, Il lavoro psicoterapeutico. Limiti e controversie, THEORIA 1993. Dal Blog di Gabriele De Ritis

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Su: RACCONTARSI di Duccio Demetrio, Raffaello Cortina edizioni, in Ai confini dello sguardo di Gabriele De Ritis

Raccontarsi, Il sottotitolo è L’autobiografia come cura di sé. Il volume Raccontarsi di Duccio Demetrio è stato pubblicato dall’editore Raffaello Cortina nel 1996; la Libera Università dell’Autobiografia è stata fondata da lui ad Anghiari assieme a Saverio Tutino nel 1999. «Arriva un momento nell’età adulta in cui si avverte il desiderio di raccontare la propria storia di vita. Per fare un po’ … Continua a leggere Su: RACCONTARSI di Duccio Demetrio, Raffaello Cortina edizioni, in Ai confini dello sguardo di Gabriele De Ritis

Gabriele De Ritis: "Ci sono posti che sono solo località geografiche …"

Gabriele trova le parole giuste per un mio tratto di personalità: il SENTIMENTO DEL TEMPO, domenica 6 novembre 2016

Gabriele De Ritis : Grazie per il tuo sentimento del tempo, Paolo. Trovi un posto per tutte le cose belle. OGNI VIVENTE DOTATO DELLA CAPACITÀ DI PENSARE E PENSARSI STA SULLA TERRA ERRANDO FRA TEMPO, LUOGO, EROS, POLIS E DESTINO

mi scrive G., 25 dicembre 2015

mi scrive G., 25 dicembre 2015 Paolo, ti invio la mia 'nuvola' in OneDrive: è la Base della conoscenza che incremento giorno per giorno. Ci trovi tutte le mie cose, molte forse inutili per te, ma alcune migliaia di libri e tante idee. È questo un modo per farmi perdonare il fatto che quest'anno non ti … Continua a leggere mi scrive G., 25 dicembre 2015

occorrerà capire bene cosa implichi il motto DIVENTA CIÒ CHE SEI, da CAMMINARSI DENTRO di Gabriele De Ritis

occorrerà capire bene cosa implichi il motto DIVENTA CIÒ CHE SEI. Una persona deve essere aiutata a realizzare la proprianatura, più che a passare a vivere quella che a noi sembra la forma di vita migliore. Allora, tornare a vivere ‘libera-mente’ significa imparare a riconoscere e ad accettare come un dato il proprio Sé. A questo deve conformarsi la vera … Continua a leggere occorrerà capire bene cosa implichi il motto DIVENTA CIÒ CHE SEI, da CAMMINARSI DENTRO di Gabriele De Ritis

Caro Paolo … G D R, 26 novembre 2014

  caro gabriele la tua lettera di compleanno è, come le altre volte, calda, vicina, affettuosa, coinvolgente, tenera, sapiente .... ​in più punti mi ha commosso fino alle lacrime. non c'è nulla da fare : cedo alla "funzione sentimento" le tue parole sulla malattia sono vere e giuste. da pesare e ripetere: "siamo soli nella … Continua a leggere Caro Paolo … G D R, 26 novembre 2014

scrive G DR sul mio libro

Ciao, Paolo. Nella mattinata di oggi ho ricevuto un bel plico giallo che conteneva il tuo libro. All'emozione di averlo in mano si è aggiunta l'emozione più grande della dedica. Ho sfogliato tutte le pagine subito, per respirare l'aria che vi hai trasfuso. Ho riconosciuto subito Tullio-Altan, i riferimenti legislativi, le tue belle mappe, gli … Continua a leggere scrive G DR sul mio libro

lettera di Gabriele DR per il mio ultimo giorno di lavoro alla università

Caro Paolo, nel tuo annuncio c’è un sentimento del tempo che mi è sempre piaciuto in te: scandisci le epoche della vita, stagione per stagione, a tutto assegnando una data di inizio e un termine. Questa lucida consapevolezza è indizio chiaro, per chi non ti conosce, di limpidezza morale e di fermezza politica. Chi si … Continua a leggere lettera di Gabriele DR per il mio ultimo giorno di lavoro alla università

come non condividere la tua gioia per una fatica che si compie

Caro Paolo, come non condividere la tua gioia per una fatica che si compie, dopo anni di studio e di lavoro appassionato? Aspetto con ansia l'uscita del libro che raccomanderò a tutti gli amici che so interessati al tema e alle Istituzioni locali perché se ne servano. Ti abbraccio. G

Gabriele De Ritis su “Noelle, i cigni e il cerchio dell’apparire”

Avatar di Paolo FerrarioANTOLOGIA DEL TEMPO CHE RESTA

qui il mio audio, da cui è partito Gabriele per il suo bellissimo messaggio:

Non una figura incappucciata 

dove la scala curva nell’oscurità
rattrappita sotto un mantello fluttuante!
Non occhi gialli nella stanza di notte,
che fissano da una superficie di ragnatela grigia!
E non il battito d’ala di un condor,
quando il ruggito della vita inizia
come un suono mai udito prima!
Ma in un pomeriggio di sole,
in una strada di campagna,
dove erbacce viola fioriscono
lungo una staccionata sconnessa,
e il campo è stato spigolato, e l’aria è ferma,
vedere contro la luce del sole qualcosa di nero,
come una macchia con un bordo iridescente –
questo è il segnale per occhi di seconda vista…
e io vidi quello.

EDGAR LEE MASTERS

Occorre esercizio di…

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Gabriele: “Abbiamo scelto il campo della formazione delle coscienze. Solo il tempo ci dice quello che abbiamo seminato”

Caro Paolo, come abitatore del tempo sai bene cosa comporti fermarsi a riflettere, per misurare la distanza che ci separa dai nostri simili: giorni come questo servono anche a questi 'calcoli'. Non commettere, però, l'errore di contare gli amici e di separare quelli che ti sono (più) vicini dalle persone giovani e meno giovani che … Continua a leggere Gabriele: “Abbiamo scelto il campo della formazione delle coscienze. Solo il tempo ci dice quello che abbiamo seminato”

l’augurio di “saper stare” dentro alla possibilità, Paolo e Luciana, inviato ad alcuni amici il 31 dicembre 2012

L'ERRORE E LA POSSIBILITA' Chi non spera l’insperabile non lo scoprirà, poiché è chiuso alla ricerca Eraclito Dove eravamo rimasti? Esattamente un anno fa eravamo qui: "Continua il tempo della crisi e, proprio per questo, il 2012 sarà più che mai centrato sulle risorse della Polis, ossia sul vincolo del “tenersi assieme”, perché nessuno può farcela da solo" … Continua a leggere l’augurio di “saper stare” dentro alla possibilità, Paolo e Luciana, inviato ad alcuni amici il 31 dicembre 2012

da Gabriele, anche per i miei 64 anni

Caro Paolo, ho atteso lungamente questa giornata. Sono andato più volte a spiare la data, per timore che passasse senza aver dato un cenno della mia presenza. Su quest'ultima sto scrivendo un ‘libro’ da mesi che ho intitolato: “La presenza dell'altro, oltre il suo mero apparire”. Conterrà tutto quello che so a proposito della relazione … Continua a leggere da Gabriele, anche per i miei 64 anni

COMUNICAZIONE INTERNETTIANA DEGENERATA IN VIOLENZA LINGUISTICA. Per non dimenticare una deturpazione personale avvenuto su Facebook

Per conservatorismo del passato e per non ripetere errori, ricordo qui una comunicazione deturpante attivata da alcuni "amici"  che usano in modo disinvolto e spregiativo le parole per attaccare innanzitutto la PERSONA e non le sue OPINIONI Paolo Ferrario in bilanci di fine anno Insegna il Cristo: amerai il tuo prossimo come te stesso, / ma non … Continua a leggere COMUNICAZIONE INTERNETTIANA DEGENERATA IN VIOLENZA LINGUISTICA. Per non dimenticare una deturpazione personale avvenuto su Facebook

Gabriele De Ritis: “Fare oggi gli auguri a te senza farli contemporaneamente a lei sarebbe stupido: se tu sei la persona speciale che sei è merito suo, è grandemente merito suo”

Ciao, Paolo. Ti ho lasciato gli Auguri su Skype e su Tracce e Sentieri. Questa giornata non finirà a mezzanotte, perché subito dopo e per un po’ continuerai ad avere 62 anni. Voglio dire che le parole eccezionali di oggi non sono indispensabili, oggi. Oggi devi sapere semplicemente che ti voglio bene, perché sei simpatico, … Continua a leggere Gabriele De Ritis: “Fare oggi gli auguri a te senza farli contemporaneamente a lei sarebbe stupido: se tu sei la persona speciale che sei è merito suo, è grandemente merito suo”

Gabriele De Ritis: "Tu hai nella natura e nella storia che hai contribuito a costruire là dove vivi i giusti confini. Custodire la linea che ti separa dall'altro da te è ininterrotto lavoro quotidiano, ma anche esercizio spirituale: è quell'imparare a morire giorno dopo giorno che le forme della saggezza che abbiamo scelto ci insegnano"

Caro Paolo, ho appena finito di leggere una prima volta il tuo preziosissimo saggio. Non mi è sfuggito nemmeno il più piccolo riferimento alle cose da te sentite e pensate in questi anni. La lettura è favorita dalla chiara struttura del testo, che si apre e si chiude con movimento giustamente circolare: partire e tornare … Continua a leggere Gabriele De Ritis: "Tu hai nella natura e nella storia che hai contribuito a costruire là dove vivi i giusti confini. Custodire la linea che ti separa dall'altro da te è ininterrotto lavoro quotidiano, ma anche esercizio spirituale: è quell'imparare a morire giorno dopo giorno che le forme della saggezza che abbiamo scelto ci insegnano"

L’angelo necessario è figura della volontà della mente di sollevarsi al di sopra del dolore e della morte … Gabriele De Ritis

Questo angelo viene da un cimitero monumentale. Il fiore che stringe tra le mani è rivolto verso il basso. Per me significa un amore perduto, malinconia d’amore, consapevolezza della perdita, miseria e abbandono. Ma angelo e fiore sono! Un transito necessario, questo. Occorre fare ripetutamente l’esperienza del dolore, per temprare l’anima. L’angelo necessario è figura … Continua a leggere L’angelo necessario è figura della volontà della mente di sollevarsi al di sopra del dolore e della morte … Gabriele De Ritis

Non bisogna logorare gli angeli. : Ai confini dello sguardo

Io me li immagino sempre al tramonto, nel crepuscolo delle periferie o in aperta campagna, in quel lungo e quieto istante in cui le cose restano sole alle spalle del tramonto, e i diversi colori sembrano ricordi o presentimenti di altri colori. Non bisogna logorarli troppo gli angeli; sono le ultime divinità che ospitiamo e … Continua a leggere Non bisogna logorare gli angeli. : Ai confini dello sguardo

Gabriele De Ritis sull'emozione estetica, sul giudizio estetico

Del rito rappresentato dalla visione in una sala cinematografica posso dire questo: ho provato l'emozione più grande con Blade Runner, in un cinema d'essai a Roma. Il film era appena uscito. Andammo a Roma, spinti da un presagio. Sentivamo che doveva trattarsi di una cosa importante. Schermo gigante. Prime file. Schiacciato dallo schermo e dai … Continua a leggere Gabriele De Ritis sull'emozione estetica, sul giudizio estetico

Gabriele De Ritis: … Tu non credi, però, che il nostro compito ora sia quello di ringraziare per ogni nuovo giorno che ci sia concesso? …

La pace raggiunta con la tranquillità dell'anima - che non è la mera quiete né la serenità di un giorno né la contentezza per i doni ricevuti - è ciò che consente di contemplare la vita dall'alto della collina, alla maniera di Alce Nero, e come lui ringraziare per il bene ricevuto e dire sì … Continua a leggere Gabriele De Ritis: … Tu non credi, però, che il nostro compito ora sia quello di ringraziare per ogni nuovo giorno che ci sia concesso? …

Pensieri del cuore da luoghi instabili

Caro Paolo, quando non mi lascio travolgere dall'ira per le angustie dei tempi che viviamo, assegno al cuore il compito di parlare. Sempre. Il pensiero del cuore di James Hilmann e Baldo Lami è stato una scoperta teorica, ma posso dire che da tempo io lo pratico. Debbo molto all'elegia e allo stile di Virginia … Continua a leggere Pensieri del cuore da luoghi instabili

Accanto all’Ombra, di Gabriele De Ritis

CAMMINARSI DENTRO (90): Accanto all’Ombra Pubblicato con Flock

Ferite d’angelo : Ai confini dello sguardo di Gabrieke De Ritis

CAMMINARSI DENTRO (89): Ferite d’angelo : Ai confini dello sguardo Pubblicato con Flock

Tracce attorno a): Intorno a Nichilismo e Relativismo. : Ai confini dello sguardo di Gabriele De Ritis

http://www.gabrielederitis.it/index.php/2009/07/18/massimo-cacciari-nietzsche-il-deus-adveniens/

Perché non ci basta il mondo visibile. : Ai confini dello sguardo, di Gabriele De Ritis

CAMMINARSI DENTRO (83): Perché non ci basta il mondo visibile. : Ai confini dello sguardo

CAMMINARSI DENTRO (51): Imparare a morire : le mie Pratiche filosofiche, di Gabriele De Ritis

Imparare a vivere, imparare a dialogare, imparare a morire, imparare a leggere sono i quattro esercizi spirituali suggeriti dalla cultura pagana, dentro le pratiche filosofiche adottate dall’uomo greco come esercizio morale e ‘terapia’ dell’anima. CAMMINARSI DENTRO (51): Imparare a morire : le mie Pratiche filosofiche

Gabriele De Ritis, Camminarsi dentro

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Empatia e kairos. scheda di Gabriele De Ritis

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Amicizie maschili e tempo biografico

Nei miei decenni avrei desiderato coltivare amicizie maschili. Quelle amicizie talvolta ruvide ed anche un po' complici che, tuttavia, rafforzano l'identità di genere. Quelle di cui ho più nostalgia affondano alla fine degli anni sessanta, in quell'arco di tempo che va dai sedici ai ventiquattro. Allora la forza delle spinte all'entrata nell'età adulta mi portava … Continua a leggere Amicizie maschili e tempo biografico